Firenze- Un’occasione importante per scoprire ed esplorare angoli del fiume spesso dimenticati, se non addirittura ignorati, ma anche per confrontare e valutare i risultati finora conseguiti. “Già l’anno scorso l’evento ebbe un successo importante – ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci – quest’anno si replica con un programma ancora più ricco di iniziative. La festa è un’opportunità interessante per riappropriarsi di un fiume spesso dimenticato o sottovalutato ma è anche un momento propizio per fare il punto su quello che è stato fatto finora per la risoluzione dei problemi ambientali e di messa in sicurezza e per capire quello che ancora resta da fare per rafforzare l’impegno di tutti in questa direzione”.
Casse d’espansione, impianti di depurazione e riuso delle acque reflue industriali, questi gli argomenti più urgenti da presentare al tavolo di discussione. “Riguardo al primo punto – ha aggiunto Franci – vanno evidenziati i progressi registrati con l’avvio della progettazione dei lavori a Figline e nell’alto Valdarno e con l’ormai imminente apertura dei cantieri ai Renai, a Fibbiana (nel comune di Montelupo) e a Roffia (nei comuni di San Miniato, Cerreto Guidi e Fucecchio). Notevoli anche i passi avanti fatti per quanto riguarda il secondo punto, grazie agli accordi sottoscritti e alle risorse importanti messi a disposizione dalla Regione: 28 milioni di euro sono stati stanziati per riorganizzare e adeguare la depurazione industriale e civile nel comprensorio del cuoio e altri 10 milioni per la depurazione dei reflui industriali del comprensorio tessile e loro riutilizzo nel settore floro-vivaistico.
Senza poi dimenticare il milione di euro destinato alla tutela dell’invaso di Bilancino”.
L’aspetto su cui ancora occorre lavorare con impegno riguarda invece la valorizzazione e la protezione di alcune zone di interesse naturalistico. “Tanto è stato fatto a questo proposito – conclude Franci – ma ancora non è sufficiente. Devo purtroppo infatti rilevare i ritardi per quanto riguarda l’istituzione dell’Anpil (Area naturale protetta di interesse locale) a valle di Firenze (nei comuni di Firenze, Scandicci, Campi Bisenzio, Lastra a Signa e Signa) e soprattutto per la tutela della zona umida del Padule di Fucecchio, una delle più importanti a livello internazionale”.