"Firenze, come l'Italia, non è ancora preparata ad ospitare i giovani studenti e i turisti provenienti dalla Cina. Il Consiglio Comunale potrebbe presentare un piano di promozione specifico con Università, Istituzioni Culturali e operatori turistici per proporre Firenze come meta europea di studi, ricerca, cultura e turismo per la Cina". È questa l'idea di Dario Nardella, consigliere comunale dei DS, alla luce di quanto riportato in questi giorni da alcuni organi di stampa.
"Firenze - prosegue Dario Nardella - rischia di scontare un pesante ritardo culturale se considererà il fattore «Cina» come un problema legato solo ai flussi migratori e non piuttosto come un'opportunità per fare di questa città una meta turistica, culturale e di alta formazione per i cinesi delle classi emergenti che sempre più scelgono l'Europa e investono nel continente. Le statistiche di settore ci dicono che l'Italia in generale, a causa di difficoltà burocratiche e culturali, sconta un pesante ritardo nell'ospitare gli studenti cinesi, che preferiscono come mete europee di studi la Gran Bretagna (60.000), la Francia (40.000) o la Germania (40.000).
Firenze presenta gli stessi limiti in questo settore, come in quello del turismo, dove le strutture turistiche ricettive non sono preparate ad ospitare i flussi di turisti cinesi in continuo aumento e con maggiore propensione alla spesa". Il consigliere dei DS auspica che "l'Amministrazione Comunale lavori ad un piano di promozione strategico da realizzare con l'Università e i centri di ricerca, le Istituzioni Culturali, i musei statali e gli operatori turistici, per lanciare la città come meta europea di cultura, turismo e formazione per i cinesi.
Ciò sarebbe anche funzionale a migliorare i rapporti economici e culturali complessivi dell'Italia con il paese asiatico, come indicato dallo stesso Presidente della Repubblica Ciampi".