Si può dire che Trilok Gurtu, il percussionista di Bombay, abbia il ritmo e la musica inscritti nel suo Dna. Appartenente a una famiglia di musicisti, è cresciuto confrontandosi fin da piccolissimo con le complesse regole e strutture ritmiche della musica classica indiana. Non a caso il primo strumento che ha imparato a suonare, a 5 anni, è stato il tabla, il piccolo tamburo che rappresenta la base ritmica di gran parte della musica indiana tradizionale. In seguito, affascinato dal sound di Jimi Hendrix e James Brown, ha perfezionato il suo modo di fare musica negli ambienti del pop e del jazz del suo paese.
Lasciata definitivamente l'India per l'America e l'Europa nel 1976, Trilok Gurtu è salito alla ribalta della scena internazionale affiancando il leggendario trombettista Don Cherry in un memorabile tour europeo. Determinante nella sua carriera è stato inoltre il sodalizio artistico con gli Oregon e quello con John McLaughlin, esperienze fondamentali per sviluppare il suo fenomenale talento. Nell’estate del’93 Gurtu è stato in tour con il suo trio “The Crazy Saints” supporter di Joe Zaminul e Pat Metheny.
Negli anni ’90 Gurtu e la sua band hanno girato il mondo e suonato nei festivals accanto a megastars del mondo dello spettacolo come Bob Dylan, Eric Clapton, REM e i Prodigy, esattamente come con artisti della scena World Music come Youssou N’Dour, Baaba Maal, Cesaria Evora e Salif Keita. Oggi con l'Inghilterra che ri-scopre le inquietudini della sua minoranza indopakistana in termini di Asian Underground, con Talvin Singh che suona le tabla e ama i remix, il "vecchio" maestro non resta a guardare e ribadisce il concetto: "Per i giovani come Talvin Singh, Nitin Sawhney, Asian Dub Foundation, la mia musica è stata un'importante ispirazione.
Talvin ha sempre seguito quello che facevo e Nitin è stato perfino a casa mia. Mi ha detto che tutti erano partiti dalla mia musica e dalla mia idea. Loro usano drum machine e io no. Io suono le stesse cose sugli strumenti acustici. Loro pensano addirittura che io dovrei essere più grande e più conosciuto perché ho dato l'avvio a questo processo d'integrazione tra le musiche. Mi hanno aiutato a raggiungere anche l'audience dei club mixando i miei dischi o campionandoli e gli sono molto grato.
I giovani mi stanno aiutando più dei media e dimostrano che la mia musica è molto più moderna di quanto la gente possa immaginare". Gurtu è a Lunatica 2004 con la sua nuova formazione per la presentazione del nuovo lavoro su cd “Broken Rythms".
Il percussionista indiano Trilok Gurtu è uno dei nomi più prestigiosi della scena musicale internazionale. La sua carriera inizia negli anni '70 con un fuoriclasse del free jazz come il trombettista Don Cherry, poi lo troviamo al fianco di Ralph Towner con gli Oregon, del sassofonista Jan Garbarek ed infine entra stabilmente nella Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin.
Negli anni '90 diventa ormai un imprescindibile riferimento per gli amanti della world music, ma strizza continuamente l'occhio anche al jazz ed al pop grazie anche alle collaborazioni con artisti come Joe Zawinul, Bill Laswell, Pharoah Sanders, Pat Metheny, Gilberto Gil ed il nostro Ivano Fossati. Si concede anche il lusso di collaborare con il violoncellista Yo Yo Ma e le sorelle Labeque, vere star della musica classica. Nel 2004 Trilok Gurtu torna ad essere protagonista con il nuovo "BROKEN RHYTHMS", il suo ennesimo disco da solista, con ospiti come il chitarrista Gary Moore, l'ensemble italico Arkè String Quartet ed il vocal group sovietico Huun-Huur-Tu.