I fiorentini vinsero a Campaldino, nel 1289, sull’esercito degli aretini. E fu l’evento che cambiò il corso della storia, mettendo fine al Medioevo e aprendo la strada al Rinascimento, come descrive Riccardo Nencini nel suo libro ‘La battaglia’ (Edizioni Polistampa). La presentazione dell’opera avverrà a Pelago (Fi) venerdì 30 luglio, alle ore 18.00- presso l’ex convento Santa margherita in Tosina. Assieme all’autore, che è anche presidente del Consiglio regionale, interverrà Anna Benvenuti, docente medievalista all’Università di Firenze.
La lettura storica contenuta nel libro “La Battaglia” – Guelfi e Ghibellini a Campaldino nel sabato di San Barnaba- ricostruisce gli avvenimenti anche politici e di costume che ruotano attorno agli eserciti schierati nella piana del Casentino. I Guelfi avevano deciso di saldare definitivamente il conto con i Ghibellini, le cui truppe radunavano oltre che i nobili aretini anche quelli della Marca, del Mugello e di Orvieto. Per quel tempo un’enorme massa di soldati e cavalieri: in tutto oltre 20.000 armati.
Fu lo scontro armato più violento del secolo e del secolo cambiò le sorti non solo in Toscana, ma nel mondo con l’avvento del potere dei mercanti fiorentini, poi innovatori nei prodotti e nelle scienze ed infine mecenati delle arti e della cultura.