Ma ci sono anche altre richieste nell'interrogazione urgente presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri: consegna, in tempi brevi, della classificazione acustica dell'intorno aeroportuale, rispetto delle procedure antirumore, tutela della salute dei residenti nell'area e dei lavoratori dello scalo.
«Nel 2002 - si legge nell'interrogazione sottoscritta anche da Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/unaltromondo" e Nicola Rotondaro, capogruppo dei Comunisti Italiani - è stata adottata la procedura antirumore che prevedeva nuove rotte per il decollo, diventata effettiva nel marzo del medesimo anno.
Secondo l'agenzia regionale all'ambiente, però, il 60% degli aeromobili "sicuramente" non hanno applicato questa procedura. Nel giugno 2000 si è insediata un'apposita commissione sul rumore che ,fino ad oggi, non ha prodotto la classificazione acustica dell'intorno aeroportuale, classificazione invece determinante per la tutela della salute dei cittadini sottoposti fino ad oggi ad livello di un inquinamento acustico superiore a quello previsto, come obiettivo, da una mozione approvata all'unanimità dal consiglio comunale del 2000».
La capogruppo di Rifondazione Comunista chiede di sapere «quali iniziative intende adottare il Comune per ottenere il rispetto delle procedure antirumore degli aerei in fase decollo»; «quali iniziative intendere predisporre per monitorare e controllare costantemente l'attività aeroportuale per garantire il rispetto dei limiti dei voli notturni; «quale livello di concretezza rispondano le notizie in merito ad un progetto di realizzazione di pista parallela all'autostrada»; «se non ritiene opportuno e necessario verificare se il mantenimento dei livelli occupazionali è rispettato, se corrisponde al vero l'aumento di infortuni dei lavoratori, e se nel complesso non vi è un peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio per i viaggiatori»; «se non ritiene opportuno programmare una seduta tematica del consiglio comunale tematico entro ottobre per programmare una informazione puntuale su tutta la questione dell'aeroporto di Firenze e affinché il consiglio comunale possa esprimere il proprio indirizzo».
Il consigliere provinciale dei Verdi, Luca Ragazzo, ha presentato stamani una "domanda di attualità" che sarà discussa nella seduta del Consiglio Provinciale di venerdì prossimo, ed inerente le ripetute segnalazioni e lamentele pervenute all'Amministrazione Provinciale da parte di Comitati ed abitanti della zona dell'Aeroporto di Peretola, in particolare per quanto riguarda gli orari di atterraggio e decollo dei voli di linea.
Lo scorso anno la Presidenza dell'Aeroporto aveva comunicato che "l'orario operativo dell'Aeroporto di Firenze in vigore da molto tempo è 6:30 -23:00", e che "per quanto riguarda le "deroghe" sono ammessi atterraggi per i soli voli di linea di base sull'aeroporto entro e non oltre le ore 01:15".
Ma le richieste dei cittadini, che hanno dettagliamente preso nota e segnalato gli orari degli atterraggi e dei decolli avvenuti oltre l'orario operativo, nelle cosiddetta "fascia protetta", sono divenute oggetto della "domanda d'attualità" del consigliere dei Verdi, che chiede all'Amministrazione Provinciale di conoscere:
- il motivo dei casi di voli nella zona di Quaracchi, anche oltre l'orario massimo consentito (citando casi, a titolo esemplificativo, dei voli delle ore 1:30 del 1 maggio 2004 e delle ore 2:01 di domenica 25 luglio);
- le motivazioni di un così elevato numero di "deroghe", "che sempre secondo le segnalazioni pervenute, sono mediamente di una al giorno negli ultimi tre mesi".