“La prima volta che li ho sentiti è stato un colpo di fulmine. Eravamo ospiti del festival de La Villette a Parigi. Amore a prima vista. Un bel po’ di anni dopo li ho invitati a “Time in Jazz” a Berchidda, dove hanno scorazzato in lungo e in largo per il paese per 4 giorni, travolgendo tutto e tutti. Perché li amo? Beh, è facile: mi ricordano la banda di quando ero piccolo e mi danno un senso di “gente” che oggi è raro respirare. Quando la tradizione ha queste caratteristiche è difficile restare inermi.
Antonello è sicuramente il complemento ideale per dividere questa follia sonora. Quando si vede e si ascolta suonare questa gente, l’aggettivo che resta dentro non può essere che uno solo: indimenticabili!”
In queste parole di Paolo Fresu stanno tutte le ragioni dell’inedito incontro tra lo stesso trombettista sardo, la Kocani Orkestar, una delle più apprezzate e spettacolari fanfare balcaniche, e Antonello Salis. Un incontro che si preannuncia particolarmente intrigante, tra ritmi irresistibili e inebrianti profumi jazzistici, tra composizione e improvvisazione, fra tradizione e modernità.
I suoni tzigani e il folk balcanico, gli strumenti tipici della tradizione macedone e veri e propri sprazzi jazz, convivono nella musica della Kocani Orkestar.
A Kocani, piccola città della Macedonia a pochi chilometri dal confine con la Bulgaria, batte il cuore musicale dei Balcani.
Merito della Kocani Orkestar, "brass-band" di sette virtuosi degli ottoni, che produce suoni chiassosi, ipnotici e un po' alticci, tra randellate di basso tuba e impennate di tromba. "E' pura tradizione orale, - racconta il "capobanda" Nat Veliov - le melodie vengono trasmesse di padre in figlio; qualche volta le prendo dalla strada e le riarrangio a modo mio". L'organico della banda è ridotto: un paio di trombe, tre tube, clarinetto, sassofono, fisarmonica e percussioni (con strumenti tradizionali come la "zourna", una specie di oboe, e il "tapan", un tamburo bipelle).
Ma tanto basta a dar vita alla travolgente girandola di timbri, accenti e colori, che anima ogni lavoro dell'Orkestar. Assistere a un concerto della Kocani Orkestar è un'esperienza ubriacante, che può trascinarti in vorticosi balli fino a notte tarda. Ne sa qualcosa un loro fan italiano, il cantautore Vinicio Capossela, che dal vivo si diverte a suonare e folleggiare con i suoi amici macedoni.
Inizio spettacoli ore 21.30
INGRESSO LIBERO