Il Festival Internazionale di Montalcino, che da nove anni coinvolge anche il territorio dell'intera Val d'Orcia (dichiarato ultimamente dall'Unesco PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'), festeggia quest’anno il suo mezzo lustro recuperando una delle sue peculiarità “storiche”: la dimensione di grande laboratorio di produzione artistica, con ospiti oltre settanta tra attori, registi e drammaturghi italiani e stranieri.
L’edizione 2004 è infatti caratterizzata da una serie di progetti produttivi che trovano la loro realizzazione nell’ambito del festival dando vita a spettacoli, studi, dimostrazioni di lavoro.
Il festival affida la sua inaugurazione ad un grande maestro della scena internazionale, suo affezionato ospite, Jerzy Stuhr, attore simbolo del cinema di Kieslowski, Wajda, Zanussi, che ci regala venerdì 23 luglio una straordinaria interpretazione de Il Contrabbasso di Patrick Suskind. Lo spettacolo, recitato in italiano, per la padronanza che l’attore polacco ha della nostra lingua, segna il ritorno in Italia di Stuhr dopo oltre dieci anni con un lavoro che conta oltre ottocento repliche in giro per il mondo.
Sabato 24 luglio sempre al Teatro degli Astrusi Jerzy Stuhr presenta al pubblico la sua ultima opera cinematografica Il tempo per domani (realizzato nel 2003 e ancora non uscito nelle sale cinematografiche italiane) una divertente e insieme amara storia sul rapporto genitori-figli, specchio delle relazioni generazionali nella nostra epoca.
Jerzy Stuhr, in qualità di rettore della Scuola Statale Nazionale del Teatro di Cracovia è anche coordinatore artistico del Progetto Europeo – Cultura 2000 “Edgar Walpor – uomo con le valigie” promosso dall’Università di Siena che coinvolge molte importanti istituzioni culturali della Provincia di Siena e a livello nazionale e internazionale (progetto di cui il festival è co-organizzatore).
Al progetto partecipano Polonia, Francia e Italia. Al centro del lavoro lo scambio culturale e teatrale tra tre giovani formazioni teatrali intorno al tema della “liminalità e teatro” in rapporto all’opera e alla memoria di tre importanti autori dei rispettivi paesi: P.P. Pasolini (P.P.P. Passaggio per pianoforte e piuma – Compagnia Lut), S.I. Witkiewicz (I Pragmatisti- Scuola Statale Nazionale del Teatro di Cracovia), J. Genet (Le Serve-Tharunda Theatre-Theatre du Fil). Obiettivo del progetto la realizzazione di un evento, composto di tre spettacoli teatrali e una mostra, che verrà rappresentato in anteprima europea a Montalcino (30-31 luglio– 1 agosto) per poi proseguire in autunno in giro attraverso l’Italia e l’Europa.
La sperimentazione di un nuovo modo di produrre e distribuire teatro in Europa.
La vocazione del festival di promuovere e sperimentare nuovi modelli produttivi è al centro dello studio che verrà presentato dal 2 al 7 agosto alla Fortezza di Radicofani, “Benvenuti ad Elsinore – Scene dall’ Amleto”, un percorso scenico ideato dal direttore artistico che viene realizzato dalla compagnia Catalyst per la regia di Riccardo Rombi. Il lavoro su Amleto integra attori professionisti e non, questi ultimi facenti parte del laboratorio di teatro di Radicofani curato dal regista per tutto l’arco dell’anno che vede nella Fortezza di Radicofani un luogo di particolare suggestione scenica in relazione al luogo dell’azione: il castello di Elsinore.
Montalcino ospita inoltre quest’anno un progetto promosso insieme alla Fondazione Teatro Metastasio – Stabile della Toscana in collaborazione con il Centro Nazionale di drammaturgia contemporanea Outis.
Incontri sul teatro che verrà è un vero e proprio campus di residenza per attori, registi e autori coordinati da Francesco Tei che si confronteranno su ipotesi di messe in scena future e presenteranno a pubblico e operatori il risultato del lavoro (circa 15 minuti per ciascuno dei testi selezionati) il 12 agosto al Teatro degli Astrusi.
L’attenzione per la drammaturgia contemporanea è infatti una delle vocazioni del Festival, che oltre al campus presenta tre anteprime teatrali, promosse in coproduzione, di autori italiani: Francesco Suriano con il testo Petronilla Graie interpretato da Sara Bertelà e Evelina Meghnagi con la regia di Stefania De Santis (martedì 10 agosto – San Quirico d’Orcia), Manlio Santanelli con Calcedonio ovvero una questione di date, dramma della memoria vissuta sul filo sprezzante dell’ironia messo in scena dalla Compagnia Urlo (mercoledì 11 agosto – Montalcino) e Alberto Severi con il testo vincitore del premio Fondi La Pastora 1999 La guerra piccola, per la regia di Ugo Chiti, una vicenda umana ambientata durante la Prima Guerra Mondiale (3 agosto Vivo d’Orcia).
Nel fitto mese di programmazione segnaliamo l’appuntamento ormai consolidato con l’opera di Mario Luzi (un pre-festeggiamento per i 90 anni del poeta) realizzato con il Centro Studi La Barca di Pienza, quest’anno dedicato alla scrittura per il teatro, con un incontro di studio e una serata dal titolo “Attori per il teatro di Mario Luzi”, curata da Sandro Lombardi, in cui prenderanno voce, con interpreti di eccezione tra cui Marion d’Amburgo, Iaia Forte, Tommaso Ragno e lo stesso Lombardi, brani teatrali tratti dall’opera del poeta (26 luglio – Pienza).
Altro omaggio ad un grande maestro sono le due serate dedicate ad Andrei Tarkovskij nello scenario d’eccezione del loggiato della vasca di Bagno Vignoni, il 27 luglio sarà proiettato il film Nostalghia con la presentazione di Tonino Guerra, mentre il 28 luglio Andrei A.
Tarkovskij dedica a suo padre Offerta Immaginaria-Sonorità visive su A. Tarkovskij dove, in una commistione di generi e linguaggi, immagini e musica elettronica si fondono in un tributo all’opera di uno dei più grandi registi della seconda metà del Novecento.
Il cinema e le sue suggestioni ritornano anche nel teatro di Angela Malfitano, attrice e regista bolognese presente al festival con il suo ultimo progetto, una lettura-spettacolo Ironity Report tratta dall’opera del genio fantascientifico Philip K.
Dick ispiratore di Blade Runner (29 luglio – Vivo d’Orcia).
Tra musica e cabaret il divertimento è assicurato con la Banda Osiris che nel suo ultimo spettacolo I Numeri presenta con la solita ironia un bricolage musicale raffinato e travolgente (4 Agosto 2004 Rocca a Tentennano) e con l'Orkestra Zbylenka che con Festival dei Festival, rivisitazione comica di diversi generi musicali, chiuderà il festival con una vera e propria festa musicale (Montalcino 15 agosto).
Sonorità, ritmi, culture, commistioni di generi e tradizioni differenti si fondono armoniosamente nel ricco programma musicale, a partire dal consueto appuntamento il 25 luglio con Bandando- Il Treno delle Bande, un viaggio musicale del Treno Natura da Siena (partenza ore 15.00) alla Stazione del Monte Amiata che vedrà protagonista quest’anno, oltre alle Filarmoniche locali, Alessandro di Puccio con Les Italiennes.
Canti e suoni delle migrazioni in Toscana, tra Appennino, Corsica e Maremma sono le cantate tradizionali proposte dai Tuscae Gentes (8 agosto, Contignano) e le “Amare Terre” nel concerto-evento che il Maestro Bruno Tommaso e la sua Orchestra dedicano a Domenico Modugno (9 agosto, Monticchiello).
Due grandi concerti dove i suoni del sud del mondo si mescolano nell’interpretazione contemporanea del trio composto da Beppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, (13 agosto, Pienza), così come nella voce dalle tonalità graffianti di Pietra Montecorvino, in un concerto dal significativo titolo “Napoli Mediterranea”, prodotto da Eugenio Bennato per la Taranta Power.
Cortometraggi, incontri, la mostra sulle foto polaroid di Tarkosvskij completano il ricco programma del festival seguito da un pubblico eterogeneo formato da residenti, appassionati e turisti estivi. Per agevolare maggiormente gli spettatori più affezionati segnaliamo l’introduzione quest’anno dell’iniziativa 3x2, ovvero acquistando il biglietto per due spettacoli si ha la possibilità di seguirne un terzo gratuitamente.