Il signor Pagano ha 89 anni e nessuna intenzione di pagare le 289 multe da 78 euro collezionate in cinque mesi di ingressi non autorizzati al centro storico di Firenze, pari a circa 20 milioni di euro. Serafico, l'anziano ha anche candidamente annunciato alla polizia municipale che continuerà a varcare le porte telematiche della Ztl senza pagare né il telepass, né le multe che - ricorda l'ottuagenario patentato - non si trasmettono agli eredi. Inoltre, servono almeno due-tre anni prima di arrivare ad un eventuale pignoramento.
E' questa la linea difensiva adottata dal quasi 90enne fiorentino che più di una volta al giorno si reca dalla periferia ai quartieri dell'0ltrarno, ignorare il provvedimento del Comune. "Quando ci siamo accorti di quest'auto, una vecchia utilitaria con già un centinaio di multe, abbiamo telefonato al proprietario per avvertirlo - ha raccontato il comandante dei vigili urbani, Alessandro Bartolini - ma lui ci ha detto che avrebbe continuato in questo comportamento".
Spedizioni sospese fino all'inizio di settembre per effettuare un'ulteriore verifica ed eliminare eventuali errori e la possibilità, per chi è autorizzato alla circolazione all'interno della ztl ma è stato multato ingiustamente, di evitare la coda alla Firenze Parcheggi.
Sono questi gli esiti della riunione che si è svolta ieri mattina in Palazzo Vecchio sulla situazione delle contravvenzioni elevate dalle porte telematiche. All'incontro hanno partecipato il vicesindaco Giuseppe Matulli, l'assessore alla vivibilità e sicurezza urbana Graziano Cioni, il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, il presidente della Firenze Parcheggi Francesco Brizzi e tecnici della mobilità e della Società Autostrade per l'Italia. Per quanto riguarda poi i margini di errore del sistema, dai dati emerge che si tratta di percentuali molto ridotte.
Nei primi sei mesi di funzionamento del sistema, le porte telematiche hanno registrato il transito di ben 9 milioni di veicoli ed elevato 152mila contravvenzioni. Ebbene, la stima degli errori è del 3-4% di una parte causati da un errato posizionamento del telepass sull'auto e dalla presenza di vetri schermati che bloccano il "dialogo" tra l'apparecchio e la porta telematica. Gli errori causati da un malfunzionamento del sistema si presumono essere sull'1-2%. In questo caso per i cittadini che, seppur autorizzati alla circolazione nella ztl, hanno ricevuto una o più contravvenzioni frutto del non funzionamento del sistema non è necessario recarsi agli uffici della Firenze Parcheggi ma è sufficiente inviare entro 60 giorni dalla notifica una fotocopia di un verbale e del permesso all'ufficio permessi della Firenze Parcheggi per posta (l'indirizzo è viale Matteotti 50/a 50132 Firenze) oppure per fax (055/50302221).
Nel corso della riunione è stato trattato anche il tema delle multe elevate ai motorini sulle corsie preferenziali situate in corrispondenza degli accessi alla ztl e pertanto sorvegliate dalle porte telematiche. Si tratta di circa 20mila multe distribuite su un'ampia fascia della popolazione: sono 50 i veicoli che hanno accumulato oltre 20 multe (con una punta massima di 47), mentre sono la maggior parte le persone con due/tre contravvenzioni.
Il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi incontra i cittadini multati dal sistema delle porte telematiche.
L'appuntamento è per le 12 di domani al gruppo di Forza Italia, in Palazzo Vecchio. «Sarà l'occasione - ha spiegato Bianchi - per definire le iniziative che il comitato contro la "multa facile" intende assumere nei confronti dell'amministrazione comunale che ha deciso di non concedere la sanatoria».
Un intervento del difensore civico nella vicenda delle multe elevate dal sistema delle porte telematiche è stato chiesto dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci. Secondo la Checcucci «sarebbe opportuno non lasciare tutto in mano alla Firenze Parcheggi ma di mettere in campo il difensore civico in una sorta di camera di compensazione a difesa del cittadino».
«Il vicesindaco Matulli - ha ricordato la consigliera di Alleanza Nazionale - sostiene che la percentuale del margine di errore dei telepass è bassissima. A noi non sembra: il 3-4% su un sistema che doveva essere garanzia di funzionalità è un dato comunque alto. Il Comune, dunque, non deve cercare giustificazioni, ma deve rimediare agli errori, riconoscendo che c'è qualcosa che non va e garantire più tempo ai cittadini per orientarsi e capire come funziona il sistema. La sospensione delle spedizioni delle multe è un atto dovuto, ma rimandarle a settembre non contribuisce a risolvere il problema.
Bisogna invece affrontarlo alla radice, migliorando il sistema, testandolo meglio e valutando caso per caso». «Pur apprezzando la buona volontà dell'amministrazione che permette di inviare il ricorso alla Firenze Parcheggi via posta o fax invece di portarlo di persona - ha concluso la Checcucci - non esistono però elementi oggettivi per capire quali criteri verranno applicati per valutare situazioni diverse. Per questo sarebbe più giusto far intervenire il difensore civico. Chi meglio di lui può rappresentare un interlocutore a garanzia di tutela dei diritti del cittadino?».