I Toscani, ma in genere gli italiani dedicano sempre più tempo e risorse alla cura di sé. E investono in benessere nei centri estetici e di bellezza. A rilevare la tendenza positiva del comparto delle imprese legate all'estetica sono i dati definitivi del censimento Istat 2001, elaborati dall'ufficio statistico della CNA per Federestetica. Il settore dell’estetica è cresciuto nel decennio 1991 - 2001 sia in imprese sia in addetti. E non conosce nemmeno flessioni significative nell'ultimo periodo di crisi economica, di solito molto incisiva per gli operatori di bellezza.
Secondo il censimento, a crescere in modo omogeneo sono state appunto imprese e addetti. In termini nazionali le imprese passano da 11.127 del 1991 (di cui 8.632 artigiane) a 16.557 nel 2001 (di cui 13.750 artigiane). Gli addetti, compresi i dipendenti, dato nazionale, passano da 18 mila del 1991 a oltre 30 mila nel 2001. A livello regionale il trend di crescita si presenta costante.In Toscana si arriva ormai a superare circa 1.500 centri, con un incremento in dieci anni di oltre 300 imprese.
A questo incremento delle imprese che operano nel settore della bellezza fa riscontro un analogo aumento degli occupati. Dato particolarmente significativo se si considera che questo è uno dei pochi settori che assicura occupazione al femminile sia indipendente sia dipendente. Exploit occupazionale positivo in Toscana con un incremento di 900 unità.
«Questo incremento, che di fatto procede seppur con ritmi diversi da oltre un decennio» spiega Mila Panconi, presidente Federestetica Cna Toscana, «è sintomo del gradimento del consumatore, non solo al femminile, per le attività legate al benessere.
È anche evidente che parte delle risorse familiari siano oggi dedicate in modo costante alla cura del sé, ed è il segnale che il nostro paese si è adeguato a standard europei».
Secondo Federestetica CNA, l'alimentazione dietetica, lo sport non agonistico, i trattamenti offerti nei centri estetici e nei fitness, il consumo di prodotti cosmetici sono tutti elementi che oggi vedono anche il consumatore uomo interessato e disposto a spendere.
«Questi fattori hanno reso l'insieme dei settori riconducibili alla cura del sé una delle prime industrie italiane per fatturato», insiste Mila Panconi.
Da sottolineare che la forma giuridica di impresa artigiana è ancora la più utilizzata per chi svolge attività di estetica, anche se con lo sviluppo integrato delle diverse attività dedicate allo star bene stanno sempre più prendendo piede delle strutture più complesse e articolate in grado di offrire contemporaneamente una pluralità di servizi, come le beauty farm e le terme trasformati da luoghi di cura a centri benessere in cui poter trascorrere anche brevi vacanze.
In Toscana le imprese del settore saranno chiamate alla nuova regolamentazione regionale(la Legge Regionale 31 maggio 2004 n. 28 “disciplina delle attività di estetica e di tatuaggio e piersing” è stata pubblicata sul Burt in data 7.6.2004).
“Per il futuro del settore sarà importante la definizione dei regolamenti di attuazione -prosegue Mila Panconi, Presidente Federestetica CNA Toscana- La CNA si attende dalla Regione Toscana la piena disponibilità alla concertazione con le associazioni di categoria”.