Zanzara tigre in diminuzione. O meglio, condizioni climatiche meno favorevoli alla sua proliferazione. Lo evidenziano le ovitrappole sparpagliate per tutta la città (una per ogni chilometro quadrato) messe dal Comune e dall'Università per monitorare la presenza dell'insetto. In diminuzione anche le segnalazioni al call center di via Fortini dove attualmente stanno arrivando telefonate di chiarimento e necessità di informazioni, più che di protesta o allarme per focolai di zanzare. A venirci in aiuto è anche il clima che quest'estate non è fra i più adatti allo sviluppo della zanzara tigre che vuole temperature molto alte e piogge, tutti elementi che quest'estate non si sono mai presentati in concomitanza.
Contemporaneamente funziona il piano di disinfestazione del Comune varato a maggio che consiste nel monitoraggio delle larve e nello spargimento degli insetticidi in caditoie, tombini e giardini pubblici ogni quindi giorni circa.
Per quanto riguarda gli spazi privati, la cosa interessa soprattutto gli amministratori di condominio, c'è l'obbligo di fare il trattamento antilarvale che in pratica consiste nell'acquisto delle pasticche di Bacillus Turingiensis in farmacia per sistemarlo nei tombini o nei luoghi dove si vedono focolai sospetti.
Basta distribuire una compressa er ogni tombino e ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni. Si ricorda comunque che è buona norma evitare di lasciare scoperti i contenitori pieni d'acqua: uno solo i questi può favorire lo sviluppo di centinaia di zanzare. Non solo. E' bene eliminare l'acqua in eccesso dai sottovasi e annaffiare moderatamente i prati facendo attenzione a che non si formino ristagni eccessivi.