"Un'operazione difficile ma di grande significato, portata a termine nei tempi previsti e con il massimo dei vantaggi per il Comune": è il commento del vicesindaco Giuseppe Matulli sulla manovra finanziaria con la Banca Nazionale del Lavoro e Ifitalia chiusa in questi giorni, che sarà ufficialmente formalizzata lunedì prossimo alla presenza del sindaco Leonardo Domenici e del presidente della Bnl Luigi Abete.
Il Comune ha di fatto realizzato un'operazione per un importo complessivo di 75 milioni di euro, che gli permette di ridurre il proprio debito (con la restituzione di 44 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti), di rispettare il patto di stabilità con il governo per la riduzione del debito pubblico e di portare nelle casse del Comune oltre 21 milioni di euro, come previsto dallo stesso bilancio comunale.
Di fatto, l'operazione prevede la cessione a Bnl del credito costituito da una parte dei canoni che Publiacqua, la società che gestisce il ciclo delle acque nell'area fiorentina, deve versare al Comune di Firenze fino al 2022.
"Tale cessione avviene 'pro soluto' - precisa il vicesindaco - ovvero senza garanzie da parte del Comune in caso di insolvenza di Publiacqua; caso peraltro sostanzialmente impossibile, trattandosi di flussi finanziari previsti da una convenzione e sostenuti da una legge dello stato, per un servizio essenziale come quello idrico. D'altra parte, la condizione 'pro soluto' era prevista dal Ministero del tesoro per il rispetto del patto di stabilità".
"Questa operazione - spiega ancora Matulli - consente inoltre di completare la capitalizzazione di Publiacqua per la parte relativa al Comune di Firenze, di accelerare la capitalizzazione della società per la parte pubblica (pari a 90 milioni di euro e riservata ai 46 comuni soci, a Consiag e a Publiservizi) e di rendere più vicino l'ingresso come partner in Publiacqua di Acea, la società partecipata al 51% dal Comune di Roma".