Musica d’autore italiana ancora protagonista, a Estate Fiesolana 2004.
Dopo i grandi concerti di Stefano Bollani e Peppe Servillo, lunedì 28 giugno sul palco del Teatro Romano di Fiesole – inizio ore 21,15; ingresso 15/10 euro – è la volta di Gianmaria Testa, che a capo del suo Trio (Gabriele Mirabassi al clarinetto e Pietro Leveratto al contrabbasso) presenterà il nuovo album “Altre Latitudini”.
Gianmaria Testa, 44 anni, è italiano, italianissimo, vive e lavora a Cuneo in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo.
Da quando ha mandato al Festival di Recanati la sua cassetta registrata chitarra e voce, vincendone il primo premio una prima volta nel ’93 e poi di nuovo nel ’94, sono passati quattro dischi - Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999) e l’ultimo 2000 attraverso il canale di ElleU Multimedia in tutte le edicole e poi distribuito da Harmonia Mundi in tutti i normali negozi di dischi-, più o meno 800 concerti in Francia, Italia, Belgio, Canada, Portogallo, l’Olympia e una lunga teoria di articoli omaggianti sui principali giornali (“Le Monde” in testa).
In Italia il percorso è stato un po’ più complicato e difficile perché più complicata e più difficile è la situazione della musica in Italia. Tanto più che, come sempre, Gianmaria ha fatto la sua strada senza compromessi, con pochissime apparizioni in duo con Pier Mario Giovannone, Il valzer di un giorno, uscito in Italia nell’ottobre Tv o passaggi radiofonici e nessun tipo di pubblicità. La sua vera forza è stata ed è ancora il passaparola. Chi va ad un suo concerto non riesce a dimenticarlo: l’emozione nasce palpabile e si divide tra tutti; Gianmaria scherza coi suoi musicisti ed è naturalmente comunicativo; i testi sono belli, sono semplici, sono piccole poesie che parlano della vita e che vivono anche al di là della musica; e lei, la musica, insieme ad una voce che si muove tra rauche asprezze e teneri velluti, i testi li trasporta, li puntualizza, li sottolinea.
Perché le cose cominciassero a cambiare anche in Italia c’è voluto -paradossalmente- Il Valzer di un giorno, quarto disco della sua carriera e il primo di produzione totalmente italiana, che è forse il suo lavoro più ‘difficile’: canzoni riportate alla loro forma più nuda ed essenziale, due chitarre e voce soltanto. A seguito dell’uscita del disco, nella Stagione 2000/2001 Gianmaria Testa ha realizzato una tournée che l’ha portato in alcuni dei più importanti e prestigiosi teatri italiani: dal Teatro Regio di Torino al Valle di Roma, dal Duse di Bologna, alla Pergola di Firenze, per non citarne che alcuni.
Nel marzo 2001 Il valzer di un giorno è uscito anche in Francia e nel resto d’Europa con l’etichetta Harmonia Mundi, riscontrando un unanime consenso di critica e pubblico. Ad oggi ha superato le 70 mila copie vendute in tutta Europa.Moltissime le collaborazioni con altri musicisti italiani del jazz e del folk: da Gabriele Mirabassi e Enzo Pietropaoli (componenti stabili del suo quartetto) a Paolo Fresu; da Rita Marcotulli a Riccardo Tesi (col quale ha dato vita al “Progetto Saramago”, una sorta di omaggio al grande nobel per la letteratura); da Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo per Fuorivia Guarda che luna!, spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione che ha visti protagonisti, oltre a loro, la Banda Osiris, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Piero Ponzo) a Battista Lena per il quale ha fatto la voce recitante e ha cantato nel suo ultimo lavoro discografico (I cosmonauti russi) dedicato alla navicella spaziale MIR, sempre prodotto da Fuorivia.
A settembre 2003 un’altra esperienza importante: lo spettacolo Attraverso realizzato al Festival della Letteratura di Mantova per Produzioni Fuorivia con Erri De Luca, Marco Paolini, Mario Brunello, Gabriele Mirabassi. Il 24 ottobre 2003 esce in tutta Europa, Canada e Stati Uniti nuovo disco, Altre Latitudini (Harmonia Mundi / Ird),14 canzoni di amore trovato o perso per le quali hanno suonato alcuni grandissimi musicisti (Mario Brunello, Enrico Rava, Rita Marcotulli, David Lewis, Gabriele Mirabassi, Luciano Biondini, Fausto.
Gabriele Mirabassi (clarinetto) - è uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale. Ha conseguito il diploma al conservatorio di Perugia in clarinetto con il massimo dei voti e la lode. La sua formazione musicale per i primi anni ha riguardato le tecniche esecutive peculiari della musica contemporanea, vantando collaborazioni con "bacchette" prestigiose tra cui Gunther Schuller, John Cage, Luis Andriessen. Parallelamente ha cominciato a lavorare professionalmente in ambito jazzistico, attività che, a partire dall'incisione di Coloriage (1991), in duo col fisarmonicista Richard Galliano, è diventata mano a mano sempre più consistente fino a diventare esclusiva.
Nel 2000 a "Umbria Jazz” presenta insieme a Luciano Biondini, Michel Godard e Francesco D'Auria il progetto Lo Stortino, che riceve consensi di critica e di pubblico sia in Italia che all'estero. Diverse le collaborazioni importanti, tra le ultime da segnalare quella accanto a Gianmaria Testa e Mario Brunello nel progetto artistico “Per Altri Sentieri” e quella di “Attraverso”, spettacolo realizzato al Festival della Letteratura di Mantova (settembre 2003) per con Erri De Luca, Marco Paolini, Mario Brunello e Gianmaria Testa.
Pietro Leveratto (contrabbasso) - Nato a Genova nel 1959, ha iniziato la propria attività verso la fine degli anni Settanta. Gli anni seguenti lo hanno visto collaborare con i più importanti musicisti italiani: Giorgio Gaslini, Pietro Tonolo, Claudio Fasoli, Tiziana Ghiglioni, Massimo Urbani, Stefano Battaglia, la "Big Bang" di Mario Raja, Giancarlo Schiaffini, l'"Heart quartet" di Maurizio Giammarco, il trio di Enrico Pieranunzi... a fianco dei quali ha suonato in tutta la penisola ed all'estero (Umbria Jazz, Nice, North Sea Jazz Festival...).
Tra i numerosi musicisti d'oltreoceano con cui ha collaborato ci sono i nomi di Lee Konitz, Mal Waldron, Steve Grossman, Steve Lacy, Dewey Redman, Al Cohn, Kenny Weelher, Eddie Henderson, Bob Mover, Ray Anderson... La sua discografia conta oltre 120 CD's per importanti etichette come YPG, Soul Note, Silex, Red Records, Blue Note, Fonit Cetra, Ariston, Gala, Egea. Nel 1991 ha fondato assieme a Giampaolo Casati la Bansigu big band. Leveratto è inoltre attivo nell'insegnamento (presso il Conservatorio di Genova e i corsi internazionali di Siena Jazz) e come compositore ed arrangiatore non soltanto nell'ambito jazzistico
Biglietti
I biglietti possono essere acquistati in prevendita presso il circuito Box Office e alla Cassa del Teatro Romano di Fiesole (tutti i giorni, orario 10/19)
Prezzi al netto del diritto di prevendita: 15 euro intero, 10 euro ridotto per over 65, under 18, studenti under 26, soci Coop, Soci Semplici e Ordinari Amici Estate Fiesolana, Conto Giotto CRF, soci Cartone.
Vendita biglietti prima dello spettacolo:
Vendita dei biglietti (senza diritto di prevendita) alla cassa del teatro la sera stessa dello spettacolo (dalle ore 20.30).