Dopo sette giorni di verifica dei verbali e delle tabelle di scrutinio effettuate dai rappresentanti di lista sui risultati delle elezioni al Consiglio Comunale di Firenze è emerso un quadro della situazione dei conteggi dei voti di lista quantomeno confusa. E’ stato rilevato un alto numero di verbali di seggio non compilati o addirittura non trovati( 43 verbali pari al 12% del totale) un ‘ alta percentuale di verbali redatti in maniera incomprensibile e spesso contraddittoria, una difficile verifica del numero reale dei votanti e del numero delle preferenze espresse dagli elettori (spesso totalmente mancante nei verbali compilati).
Questa situazione, generata dalla complessità del sistema elettorale e dal fatto che molti presidenti di seggio sono stati chiamati a svolgere questo ruolo senza alcuna preparazione in merito, ha determinato una difficile e incerta definizione dei dati ufficiali, sulla cui affidabilità è nutrire qualche dubbio. Per quanto riguarda i voti di lista ottenuti dalle 5 liste che appoggiavano Cardini (Sinistra per Firenze, Iniziativa Popolare, Lega Pensionati e Disabili, Sovranità Popolare, Democrazia della Terra) i rappresentanti del Coordinamento Cardini hanno preso atto dello scarto di 14 voti tra quelli ottenuti e quelli necessari a far scattare l’entrata in Consiglio Comunale delle Liste, hanno accertato l’esistenza di oltre 30 voti da attribuire alle liste, per errore di trascrizione o per mancata verifica , e hanno verificato l’impossibilità da parte della Commissione Elettorale Centrale a procedere alla correzione dei voti di lista, in quanto non autorizzata ad entrare nel merito della attribuzione dei voti di lista non registrati nei verbali. Di qui la decisione unanime delle liste di ricorrere al TAR per vedere riconosciuti i propri diritti derivanti dalla corretta applicazione delle leggi elettorali esistenti.