Il Museo del Soldatino e della Figurina Storica di Calenzano nasce nel 1981 sulla scia del successo di una Mostra del figurino storico organizzata poco prima dall’Amministrazione Comunale e dal Club del Soldatino e della Figurina Storica di Calenzano. Un'importante svolta nella vita del Museo è costituita, a metà degli Anni '90, dai contatti avviati con la Fondazione Museo Stibbert, che ha portato a collocare nel Museo la mostra”Guerra e Assoldati in Toscana 1260-1364” progettata agli inizi degli anni ‘80 dallo stesso Museo Stibbert in collaborazione con i maggiori esperti del panorama modellistico italiano ed europeo e con il Liceo Artistico Statale di Firenze, primo esempio di modellismo inteso come invito allo studio della storia.
Nello stesso tempo comincia la riflessione che porta a definire meglio la proposta museale e che si concretizza nella scelta di una denominazione, Museo del Figurino Storico, che vuole appunto sottolineare come il soldatino non sia solo un giocattolo, un semplice oggetto da collezionare o un pregiato manufatto artigianale, ma possa essere utilizzato come strumento didattico: un modo nuovo ed estremamente efficace per imparare la storia ricostruendo eventi, ambienti, costumi.
Per realizzare questo ci siamo avvalsi infatti dell'esperienza di associazioni modellistiche fiorentine (tra cui G.P.F., A.F.B.I.S.) e non (come Bottega del Soldatino Roma, Gruppo modellistica “I Fiori” Faenza), operatori ed imprenditori del settore (Pegaso Models Siena, Abilità Firenze, Mirliton Firenze), privati collezionisti (Emilio Castro, Marco Lambertucci, Paolo Coturri, ecc…) e dalla collaborazione con la Fondazione Museo Stibbert di Firenze (ormai decennale), con la Sovrintendenza Archeologica della Toscana e con le Università di Firenze e di Siena.
Lo spostamento della sede nei locali del castello di Calenzano rappresenta l'ideale coronamento di questo percorso, grazie anche alla costituzione di una unità didattica, alla nascita di un centro di documentazione e alla formazione di un gruppo di animazione storica (in collaborazione con la locale Associazione Turistica) che completeranno la proposta culturale del Museo del Figurino Storico.
Infatti il Museo (cui si unirà entro poche settimane il Centro di Documentazione) vuole essere il centro-motore di un insieme di iniziative ed attività didattiche tese a valorizzare la memoria del territorio circostante ed a coniugare gli aspetti più propriamente ludici e legati al tempo libero con una corretta comunicazione scientifica secondo un un percorso già inaugurato dall'Assessorato alla Cultura del Comune.
Attraverso il Museo si intende offrire l’occasione per avviare riflessioni e nuovi processi conoscitivi tanto tra gli operatori culturali che tra lo specifico mondo della scuola: i modelli proposti sono quindi il prodotto scientifico ricavato dal confronto tra fonti iconografiche, documentarie e narrative e l’esperienza artigianale ed artistica compiuta con una puntigliosa ricerca.
L’operazione culturale consiste appunto nel trasformare strumenti di varia natura in strumenti didattici: così, attraverso le vetrine del Museo che propongono lo sfolgorìo dei colori, l’illusoria morbidezza delle fattezze, la travolgente avanzata di immobili schiere, si intende proporre un percorso per comprendere quei fattori diversi quali il modo di pensare, la religiosità, le abitudini produttive e di vita di chi combatte tenendo sempre al centro della narrazione l’uomo perché ogni guerra, in qualunque modo sia combattuta è sempre la negazione dell’umanità.