FIRENZE- Mercoledì 23 giugno, alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, appuntamento inaugurale del Festival delle Colline 2004, la kermesse organizzata da Comune di Poggio a Caiano in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune di Prato, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, il Comune di Carmignano e l’Assessorato alla Cultura della Regione Toscana, giunta quest’anno alla venticinquesima edizione. Sul palco, per l’occasione – ore 21,15; ingresso 7 euro – è di scena NERO MEDITERRANEO, il nuovo straordinario progetto originale di Festival delle Colline e Toscana Musiche in collaborazione con Metamusic, che vede insieme per la prima volta i ritmi dub giamaicani della Dennis Bovell Dub Band, le sperimentazioni vocali di un artista napoletano doc come Peppe Barra ed i testi raggamuffin di Zulù dei 99 Posse.
Tre realtà musicali che, a prima vista, possono apparire distanti, ma che in realtà hanno come denominatore comune una indiscussa propensione alla ricerca musicale, alla contaminazione tra i generi e, soprattutto, un’apertura a 360° gradi nei confronti di culture cosiddette “diverse”. La scelta dei musicisti che animano il progetto NERO MEDITERRANEO testimonia la possibilità di proporre una produzione che sia emblematica dell’arricchimento che una società multirazziale può trarre dalla sua “apertura” a culture differenti tra loro, dove la musica ha un ruolo di primo piano nell’abbattimento di barriere e preconcetti sociali.
Per tre settimane, Barra, Zulù, Dennis Bovell - e molti musicisti delle formazioni che abitualmente accompagnano gli artisti, tra cui Lino Cannavacciulo, Ivan La Cagnina, Nicholas Bailey... - hanno preso parte ad un’intensa session di preparazione dello spettacolo, in uno studio sulla costa toscana. Qualcosa di nuovo nascerà da questo incontro di personalità tanto diverse: il dub pulsante della DENNIS BOVELL DUB BAND sarà la base su cui spazieranno le voci e le interpretazioni inconfondibili di PEPPE BARRA e il reggae di ZULU’.
NERO MEDITERRANEO sarà presto anche un Cd. L’album segue l’ottima esperienza discografica dell’anno passato con Marco Parente e Millennium Bugs Orchestra, un progetto originale sempre a firma di Toscana Musiche.
Dal 10 luglio, nel Teatro delle Rocce di Gavorrano (Gr): ‘All’Improvviso’, festival dell’improvvisazione nella vecchia cava
All’improvviso la vecchia cava di Gavorrano (Gr) torna ad animarsi. E’ “All’improvviso”, appunto, il festival dell’improvvisazione in poesia, musica e racconto, che si svolgerà presso il Teatro dele Rocce di Gavorrano sotto la direzione artistica di David Riondino.
Dal 10 luglio al 30 agosto una serie di appuntamenti dalla cadenza irregolare animerà le notti del Comune grossetano e tornerà a portare la vita, i suoni, le parole, in quello che per decenni è stato un luogo di duro lavoro, la miniera di pirite più grande d’Europa.
“Il teatro delle Rocce di Gavorrano – spiega l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi – è uno dei più riusciti esempi di recupero di zona industriale. Siamo davanti ad una miniera recuperata, prima con un intelligente intervento che ha rispettato la natura del luogo e le sue caratteristiche, poi con la scelta di usare questo spazio per la creatività, per l’arte, restituendolo alla comunitùà come luogo vivo e vitale”.
La Regione sta promuovendo, soprattutto attraverso finanziamenti e inviti ai Comuni a concedere agevolazioni, il recupero a fini culturali degli spazi industriali dismessi.
In Toscana già in altre realtà sono stati realizzati intereventi di questo tipo, con buoni risultati: le stazioni Leopolde di Firenze e Pisa, prima abbandonate, sono tornate ad ospitare eventi spettacolari, mostre e rassegne di vario tipo; la Piaggio di Pontedera, pur in piena attività, ha realizzato al suo interno un museo di arte contemporanrea ed è attivamente coinvolta in numerose iniziative; i locali della ex Campolmi di Prato, storica fabbrica tessile, sono stati restaurati e destinati in parte al nuovo museo del tessuto ed in parte al progetto per la costruzione della nuova, grande, biblioteca cittadina.
Inoltre altre ex miniere sono state utilizzate come luoghi d’arte, ad esempio Cava Borella, a Vagli (Lu) ed un’altra cava a Seravezza, in Versilia, nelle quali opera l’associazione culturale ‘Evocava’. “Grazie a queste azioni – continua l’assessore Zoppi - la cultura e la formazione potranno dare nuova vita a luoghi che per tanto tempo hanno fatto da sfondo alla vita, alle evoluzioni sociali ed economiche di una comunità”.
Il festival di Gavorrano, che oltre a portare avanti il programma di riconversione dela aree industriali dismesse mira a riscoprire la grande tradizione dell’improvvisazione, dall’ottava rima al jazz, dalla musica etnica al racconto, dalla danza al cabaret, prevede tra gli appunatamenti in programma spettacoli di Sergio Staino, Paolo Hendel, Vinicio Capossela, David Riondino, Ascanio Celestini ed un concerto di Caparezza.