Tutte le raccolte d'acqua stagnante già esistenti o che potrebbero formarsi in occasione di un temporale o anche in occasione di una irrigazione di un giardino o di un orto possono facilmente divenire focolai di riproduzione di zanzare. Quando è possibile si deve quindi provvedere ad eliminare le condizioni che consentono la formazione di queste raccolte d'acqua. I contenitori, anche di grandi dimensioni, spesso usati per conservare l'acqua piovana da utilizzate per l'irrigazione dovrebbero essere eliminati o almeno costantemente protetti con reti a maglia fitta ed in materiale resistente.
Anche la più diligente opera di eliminazione delle raccolte di acqua stagnante non riesce però ad eliminare le raccolte di acqua stagnante che si formano, con funzione di valvola idraulica, nei pozzetti grigliati ove si raccoglie l'acqua piovana e/o l'acqua di lavaggio di cortili o piazzali. La lotta antilarvale va quindi eseguita in questi pozzetti grigliati.
2. I prodotti da usare. Per il loro facile impiego si consiglia di far ricorso essenzialmente ad un larvicida chimico, a base di TEMEPHOS ( organofosforico a bassa tossicità ambientale ), o ad un larvicida biologico a base di spore del bacillus thuringiensis varietà israeliensis, non pericoloso né per l'uomo né per l'ambiente.
Il larvicida chimico deve essere acquistato nella comoda formulazione in compresse mentre il larvicida biologico è in vendita in tavolette o in forma liquida.
3. Come si tratta un pozzetto grigliato. Prima di qualsiasi tipo di trattamento, chimico o biologico, è necessario ripulire il fondo del pozzetto, rimovendo fango e/o fogliame. Per ogni pozzetto si inserisce una compressa di larvicida chimico o una dose di larvicida biologico calcolata secondo le istruzioni riportate sull'etichetta del prodotto.
Il trattamento andrà ripetuto ogni 20 giorni circa per l'insetticida chimico, e ogni sette giorni per l'insetticida biologico, se nel frattempo non vi saranno stati temporali od arrivi nel pozzetto di quantità tali di acqua di lavaggio da rinnovare tutto il quantitativo esistente di acqua stagnante. In questi casi il trattamento andrà immediatamente ripetuto.
4.Per quanto tempo si esegue la lotta larvicida. Si raccomanda di iniziare, orientativamente, nel mese di maggio e di proseguire senza interruzioni fino alla fine del mese di ottobre.
5.
Cautele operative.
• Leggere sempre attentamente l'etichetta apposta sulla confezione del prodotto ed in caso di dubbio astenersi dal trattamento
• Indossare sempre guanti monouso per manipolare il prodotto larvicida.
B) La lotta adulticida.
1. Premessa Di regola i trattamenti adulticidi non sono raccomandati. Essi infatti costituiscono per l'ambiente e per le persone un rischio tossico anche se correttamente eseguiti ed i loro risultati sono in ogni caso di breve durata, costituendo quindi un rimedio palliativo ad un problema che dovrebbe essere affrontato con i trattamenti larvicidi e con interventi di bonifica preventiva.
In casi di evidente elevata densità di zanzare adulte, con diffuse ed intense reazioni cutanee alle punture oltre alla oggettiva impossibilità di sostare in giardini od orti, si ritiene giustificato che il cittadino, nelle proprie pertinenze scoperete ( giardini ed orti ) faccia ricorso a trattamenti adulticidi, avendo però consapevolezza di quanto sopra esposto.
2. Il prodotto adulticida da usare. Al fine di ridurre al minimo l'impatto ambientale di tipo tossico prodotto dall'insetticida si raccomanda di scegliere prodotti commerciali a base di principi attivi con bassa tossicità e breve persistenza attiva nell'ambiente.
Queste caratteristiche sono possedute, ad esempio, dal principio attivo denominato d-phenothrin ( insetticida piretroide ) che pertanto si consiglia di tenere presente nella scelta.
3. Apparecchiatura richiesta e modalità di distribuzione del prodotto insetticida. Poiché il prodotto va nebulizzato nell'ambiente da trattare è necessario disporre almeno di una pompa a spalla, con ugello regolato per una fine nebulizzazione. Il trattamento deve essere eseguito tassativamente in assenza di vento, a matà mattina o a metà pomeriggio.
4.
Bersaglio del trattamento. Nelle ore indicate al paragrafo precedente per il trattamento le zanzare sono in volo, in attesa dell'ospite da pungere e pertanto il getto del liquido nebulizzato dovrà essere diretto dove si individui o si sospetti la presenza delle zanzare. Il trattamento potrà essere esteso a siepi, arbusti ed erba alta su cui le zanzare di regola si posano. Potrà essere utile trattare anche le superfici esterne delle pareti perimetrali delle abitazioni prospicienti le pertinenze scoperte ( giardini, orti, corti, piazzali ) fino ad un'altezza da terra di circa 3 metri.
5.
Durata dell'efficacia del trattamento. Orientativamente si può stimare che l'eventuale riduzione delle zanzare adulte non si prolunghi oltre alcuni giorni.
6. Cautele operative.
o Leggere sempre attentamente l'etichetta apposta sulla confezione del prodotto ed in caso di dubbio astenersi dal trattamento.
o Durante la preparazione della soluzione, il riempimento della pompa a spalla e l'esecuzione del trattamento l'operatore dovrà indossare una tuta ( da lavarsi poi separatamente ), occhiali protettivi, una mascherina e guanti monouso.
Qualora il prodotto, concentrato o diluito, bagnasse una superficie cutanea, anche coperta da indumenti, si dovrà provvedere a lavare con sollecitudine la parte, usando acqua e sapone. Dopo il trattamento dovrà essere fatta una doccia.
o Evitare di sottoporre a trattamenti adulticidi le aree ove siano coltivati ortaggi e/o frutta. In caso di contaminazione anche accidentale di tali prodotti si raccomanda di non consumarli prima di 5 / 7 giorni dopo la contaminazione, sottoponendoli prima ad un accurato lavaggio.