Livorno si e’ svegliata dopo i risultati elettorali ancora piu’ a sinistra di prima. Un forte 55,45% (52.947 voti) dei 14 mila votanti ha sostenuto Alessandro Cosimi, eleggendolo sindaco al primo turno e rendendo una pallida chimera il ballottaggio con Guido Guastalla candidato della lista “Amare Livorno” sostenuta dal centro destra che e’ riuscito a compattare solo il 23,73% (22.657) dei voti.
Ma, dicevamo, Livorno si scopre ancora piu’ a sinistra di prima, incoronando come vero “outsider” di questa tornata elettorale Alessandro Trotta, il candidato sindaco di Rifondazione Comunista, che ha superato ogni tendenza nazionale, raddoppiando il trend che ha percorso in lungo e in largo tutta la penisola e ha dato fiducia agli uomini e donne messi in campo da Bertinotti.
Trotta conquista il 10,99% dei voti (10.494) e si impone come terzo partito cittadino.
I Verdi, guidati dal candidato sindaco Gabriele Volpi, hanno corso da soli e sono stati premiati con il 3,68% (3.510) dei voti.
Bene anche la lista civica dei due delfini “Citta’ Diversa” di Marco Cannito che ha ottenuto il 3,17% (3.025) dei voti e che fa il suo ingresso per la prima volta in Consiglio Comunale.
Delusione fra le fila della lista di Massimo Bianchi che riesce a conquistare solo il 2,20% (2.96%) dei voti.
Un bilancio amaro per l’ex sindaco, ex segretario provinciale del Psi e guida della Massoneria livornese, nonche’ “signore della politica labronica” che stavolta non riesce ad entrare nel Consiglio comunale.
Apparizione fugace e in punta di piedi quella del professor Giangiacomo Panessa a capo della lista civica “Progetto Livorno Pensionati”, che con il suo 0,79% dice addio alla politica ancor prima di averla cominciata.
(p.n.)
