Firenze, 8 giugno 2004 - Una gestione della presidenza troppo personalistica quella condotta da Stefania Collesei, presidente dei Democratici di Sinistra del Quartiere 5. E' questa l'accusa che Dorotea De Luca, consigliera del Quartiere 5 per i Democratici di Sinistra nella legislatura 1999 - 2004, rivolge alla sua compagna di partito, candidata nuovamente alla presidenza della quinta circoscrizione fiorentina. Allo stesso tempo invita i suoi elettori a votare Jacopo Menichetti, capolista di Cantieri Solidali, la lista che nasce come diretta emanazione dalla Comunità delle Piagge.
E' uno sfogo amaro quello di Dorotea De Luca. "Fin da Settembre 2003, in dissenso con la politica portata avanti ho cercato di evidenziare alcune questioni che mettevano a disagio alcuni dei componenti il gruppo DS, con nessun risultato. Cosa dovrebbe essere il Consiglio di Quartiere se non l'istituzione più vicina ai cittadini? Questo pensavo quando sono stata eletta. Nella realtà non è così." Ecco alcuni dei punti chiave che hanno portato la De Luca a non ricandidarsi e ad abbandonare il partito dei DS:
- Le commissioni permanenti dei Consigli di Quartiere, aperte negli anni '80 ai cittadini che ne facevano richiesta, successivamente modificate negli anni '90 e aperte solo agli "esperti" nominati dai partiti, sono diventate, a metà della legislatura 1999-2004, un organismo aperto ai soli consiglieri eletti.
Il vero effetto di tale modifica, si vedrà quando le nuove Commissioni saranno nominate in maniera evidentemente autoreferenziale.
- L'informazione tramite le quattro pagine pagate dal Quartiere su Informa Q5, avrebbero dovuto essere strumento principale di comunicazione, di scambio di opinioni, di dibattito trasversale e costruttivo. Per fare ciò sarebbe stata necessaria una commissione apposita che, in collaborazione con la redazione di Edimedia, avrebbe potuto organizzare le pagine di pertinenza.
Così non è stato, ciascun Presidente di Commissione, rispettando equilibri fra i partiti di maggioranza, a turno, ha scritto articoli, si è fatto intervistare, ma alla fine le quattro pagine sono passate al vaglio esclusivo della Presidente del Quartiere.
- La gestione del quartiere è per lo più calata dall'alto, sia per le questioni di pertinenza che per le scelte che vengono dal Comune, molto raramente discusse criticamente; la critica costruttiva, utile a migliorare il governo della città, è sempre stata vista come una opposizione al Comune stesso.
Un esempio di fine legislatura: nella seduta del Consiglio del 26 aprile 2004 ho presentato una mozione per invitare il Sindaco a rivedere la posizione sulla costruzione in corso a ridosso della Fortezza (bloccata il giorno dopo dal Sovrintendente).
La mozione, per veto del capogruppo DS, non è stata messa all'ordine del giorno. Un'occasione persa sia per il Consiglio che per il Sindaco che, forse, avrebbe potuto trovare sostegno da una tale mozione, magari modificata in fase di discussione, per correggere un errore.
"Con questi presupposti non ha più senso per me stare nei DS - continua Dorotea De Luca - ho deciso a fine 2003 che non avrei proseguito l'attività politica nelle istituzioni. Per il 2004 non ho rinnovato la tessera.
Guardando il panorama della maggioranza, nel Quartiere, non ho riscontrato quella modalità nuova di fare politica che, già prima del Social Forum, si è andata rafforzando. Non basta raccogliere le foto delle bandiere per la pace. I partiti di maggioranza hanno accolto solo a parole quel fermento nato dall'attività del Laboratorio per la Democrazia e dagli altri movimenti, alcuni hanno inserito nelle liste qualche docente universitario. Governare presuppone una capacità di relazione, di rapporto con gli altri, di consuetudine politica, significa vedere lontano, tralasciare il proprio "privato" per pensare con i cittadini un futuro comune.
Dall'interno della maggioranza, pur facendo parte del Collegio di Presidenza, pur in sintonia con il personale tecnico di riferimento, sono riuscita a modificare solo pochissime azioni."
"Per questo il prossimo 13 giugno per il Consiglio di Quartiere non voterò la lista DS e invito chi mi ha votato alla precedente tornata elettorale, e chi condivide la mia succinta analisi, a votare la Lista "Cantieri Solidali". La mia preferenza andrà al capolista, Jacopo Menichetti, un ragazzo di 20 anni che sicuramente saprà portare fuori dal palazzo le necessarie informazioni per dare forza ad un movimento di base che, con un ampio sostegno, può allargarsi a tutto il quartiere evidenziando le questioni che ci riguardano, in modo unitario e senza troppe accondiscendenze di tipo partitico.
Auspicando un ampio rinnovamento dei consiglieri del Quartiere 5 mi auguro che siano azzerate le distorsioni e le vecchie modalità di gestione ormai radicate fin troppo nella gestione politica del Quartiere.
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Dorotea De Luca è docente presso il corso di laurea in informatica dell'Università di Firenze, si occupa di organizzazione, gestione di problemi di traffico, inquinamento, razionalizzazione e valutazione di servizi pubblici con l'utilizzo di modelli matematici.
Nel 2000, in previsione delle politiche del 2001, si è iscritta per la prima volta ad un partito, quello dei DS.
Subentrata alla Presidenza della Commissione Servizi Educativi nel 2001, ha cercato di distribuire in modo equo sul territorio le iniziative programmate. I risultati sono tangibili, un gran numero di bambini ha usufruito di occasioni ed opportunità, uguali per tutti, grazie alla dedizione e disponibilità di molti docenti entusiasti e delle associazioni. Le attività che ha ideato con i genitori della zona Brozzi - Le Piagge, sono confluite nelle iniziative della ludoteca La Prua (Legge Turco del '97).
Dopo alcuni necessari correttivi sono nati il Centro giovani L'Isola, la lettura nelle sale pediatriche di Brozzi, Peretola e Novoli ora allargate al Giardino dell'Orticultura. Molte delle iniziative, come il Centro Gandhi, le attività musicali con l'associazione Tempo Reale sono nate dalla stretta collaborazione con l'assessore Daniela Lastri.