Prima nazionale del nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni “Predisporsi al micidiale - parte prima”
Mercoledì 9 giugno al Teatro Romano di Fiesole (ore 21,15 – ingresso 15/12 euro)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2004 12:27
Prima nazionale del nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni “Predisporsi al micidiale - parte prima”<BR>Mercoledì 9 giugno al Teatro Romano di Fiesole (ore 21,15 – ingresso 15/12 euro)

Mercoledì 9 giugno al Teatro Romano di Fiesole (ore 21,15 – ingresso 15/12 euro – prevendite Box Office e cassa Teatro), primo grande appuntamento della 57° edizione di Estate Fiesolana, la rassegna di danza, cinema, musica, poesia e teatro promossa dal Comune di Fiesole. In prima nazionale, è di scena il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, “Predisporsi al micidiale - parte prima”.
Uno spazio circo-scritto nel palcoscenico dove l’inaudito e l’impensato fanno parte dell’oltre a oltranza.

Il bel parlar non fu mai scritto ma questa volta è letto e comunque non è mai tacer. E infatti non si tace sul sudore degli angeli, sulla claustrofobia dei mattoni, sulla lirica come tenore di vita. Bergonzoni su un letto scrivania o su un divan scrittoio si costringe a improvvisar pensando, lì in quel momento, immaginando non solo storie, ma anche a spaccati di irrealtà. Per la prima volta chi vede una replica non le vede tutte: mai la mente replica per due volte all’improvviso.
Alessandro Bergonzoni nasce a Bologna nel 1958.

A 24 anni, mentre si sta laureando in giurisprudenza, inizia la collaborazione artistica con Claudio Calabrò, da quel momento regista-supervisore di tutta la sua attività, debuttando in teatro nel doppio ruolo a lui congeniale di attore-autore con “Scemeggiata” (1982), a cui faranno seguito “Chi cabaret fa per tre” (1983) e “La regina del Nautilus” (1984). Già in questi primi spettacoli Bergonzoni sviluppa i temi comici che diventeranno fondamentali nei suoi successivi lavori: il rifiuto del reale come riferimento artistico, “l’esplorazione” linguistica e l’assurdo come mondo comico da esplorare a tutto campo.

Il 1985 oltre al debutto de “La saliera e l’ape Piera”, vede Bergonzoni impegnato con le sue prime esperienze radio-televisive: Fashination e Maurizio Costanzo Show su Rete Quattro; Il Bello della Diretta e Italia Sera su Rai Uno; Rai Stereo City su Rai Stereo Uno. Ma è con “Non è morto nè Flic nè Floc” (1987) che ad Alessandro Bergonzoni arrivano i primi riconoscimenti sia da parte della critica (menzione speciale del premio I.D.I. 1988) che da parte del grande pubblico. Tra il 1988 e il 1989 Bergonzoni continua le sue partecipazioni a programmi radio-televisivi; interviene a Buona Domenica e Maurizio Costanzo Show (Canale 5), Ieri Goggi Domani (Rai 1) e in radio a Via Asiago Tenda (Rai Stereo 1).


In questo periodo alla ricerca di un continuo confronto sui temi della comicità, da lui meditata come prodotto artistico primario e fondamentale, avvia una serie di incontri-seminari, che ancora oggi continuano, con studenti universitari (Architettura a Firenze, Facoltà di Lettere a Cosenza, Napoli, Milano, Genova, Pavia, Bologna, Roma) e liceali. In questi anni intensifica il suo ruolo d’autore comico curando tutte le settimane sulle pagine di “La Repubblica”, edizione Emilia-Romagna, una rubrica dal titolo “Il s’abato di Alessandro Bergonzoni” e collaborando inoltre con varie testate (Tic, La Dolce Vita, Accaparlante, Corriere della Sera).

Nell’autunno del 1989 A. Mondadori pubblica il suo primo libro: “Le balene restino sedute” vincitore nel giugno 1990 della Palma D’Oro di Bordighera come miglior libro comico dell’anno e anticipatore, sotto molti aspetti, del fenomeno editoriale degli autori comici esploso in questi anni. E’ proprio da queste pagine che, nel novembre 1989, prende vita l’omonimo recital-lettura che Bergonzoni porterà in tournée con successo per oltre due anni. Lo spettacolo è stato anche registrato per la stagione teatrale di Tele+1, con la regia televisiva di Claudio Calabrò, trasmesso nel 1992 e successivamente replicato su Canale 5.

L’aprile del 1991 segna l’inizio della collaborazione di Bergonzoni con Radio 2 per la quale scrive e realizza tre serie di trasmissioni quotidiane (alla fine realizzerà più di 140 episodi di tre minuti l’uno): “Zitta, che si sente tutto” (1991), “Il vento ha un bel nasino” (1992) e “Missione sguazzino” (1993). Nello stesso anno scrive “Il Canto del Giallo”, sei racconti “gialli” che il settimanale “Panorama” pubblica nel corso dell’estate e alcuni articoli per “7”, supplemento del “Corriere della Sera”.

Nel febbraio 1992 debutta con “Anghingò”, altro capitolo della sua continua ricerca all’interno del cosmo comico, che contiene un segno narrativo decisamente diverso dai precedenti spettacoli; comincia infatti ad apparire una sorta di trama esplosa in mille frammenti che ricomposti, a volte, compongono una vera e propria storia unitaria. Sempre in questo anno collabora con vari giornali, (Max, Comix, Corriere della Sera). Nel novembre A. Mondadori pubblica il suo secondo libro “E’ già mercoledì e io no” che ottiene immediatamente un grande successo.

In questo periodo vince il premio della critica radio-televisiva per la migliore trasmissione radiofonica nel settore comico (“Il vento ha un bel nasino”). Per il Natale del 1992 su invito delle Messaggerie e di Lupetti & Co, Bergonzoni insieme a Mauro Bellei, architetto bolognese che da sempre cura le scenografie dei suoi spettacoli, prepara “Motivi di soddisfazione accampati nel deserto” un libro progetto a tiratura limitata composto da 21 incipit di altrettanti romanzi immaginari e da 16 copertine.

Nel 1993 intensifica le collaborazioni con alcune riviste letterarie (Panta, Il Racconto, Storie) e partecipa ad alcune puntate della trasmissione televisiva “Babele”. Nel 1994 conclude la tournée di “Anghingò” debuttando con “La cucina del frattempo” spettacolo nel quale il tentativo di piegare una doppia narrazione estremamente stringata si unisce ad una rappresentazione molto più viscerale ed a tutto campo. Il 1995 vede l’uscita per Garzanti del suo terzo libro “Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni” dove per la prima volta si cimenta con la struttura del romanzo.

Nel 1996 vince sia il premio Saint Vincent che il Gradara Ludens per la ricerca svolta nell’ambito del comico in tutte le sue forme e comincia una collaborazione fissa con il mensile “Carnet” ; nella primavera dello stesso anno il “Premio Candoni” gli commissiona un atto unico, che intitolerà “Chi ha ucciso il maiale”, da presentare all’interno della sezione nuova drammaturgia. Questo testo assieme all’inedito “Ambetrè” comporrà poi lo spettacolo “Al Bergo Bergonzoni” allestito dalla compagnia torinese Assemblea Teatro.

Sempre nel 1996 Alessandro Bergonzoni debutta nel ruolo di sceneggiatore-attore nel suo primo cortometraggio “Piccola Mattanza”, diretto da Claudio Calabrò, che sarà presentato in vari festival. All’inizio del 1997 rappresenta le ultime repliche de “La cucina del frattempo” e debutta col suo nuovo spettacolo teatrale “Zius”. Nel dicembre 1997 esce, per la Ubulibri, “Silences - Il teatro di Alessandro Bergonzoni”, la raccolta dei sei testi teatrali che raccontano i quindici anni di attività di Bergonzoni.

A marzo del 1998, Bergonzoni viene invitato dall'Istituto di Cultura Italiana di Parigi a presentare, nell'ambito della rassegna "SoloItaliano" una sintesi delle sue opere teatrali. L'appuntamento registra, tra tutti quelli previsti, la massima affluenza di pubblico. Proprio da qui la decisione di far tradurre "Zius" in lingua francese. Per la stagione teatrale 1998/'99 Bergonzoni prosegue la tournée italiana di "Zius". Nell'aprile 1999 Mario Moretti prepara al Teatro dell'Orologio di Roma uno spettacolo antologico su Bergonzoni dal titolo "Lunendoli", mentre il nuovo libro "Opplero - Storia di un salto" - edito da Garzanti e presentato al Salone di Torino - è in distribuzione dal maggio 1999.

Sempre nel 1999 inizia una collaborazione con la testata giornalistica del GR RAI. Il 23 novembre 1999 debutterà al Teatro Due di Parma "Madornale 33" . Dal 2000 intensifica le collaborazioni radiofoniche con Rai1, Rai2, Rai3 (Il baco del millennio, Candid, Caterpillar, Ho perso il trend e la nota giornalistica L’epitalamo) e comincia una strettissima collaborazione con la Casa dei Risvegli - Luca De Nigris curando anche tre spot cinematografici e televisivi sul delicato argomento coma.

Nel 2001 interpreta la parte del direttore del circo nel “Pinocchio” di Roberto Benigni e l’ottobre dello stesso anno lo vede protagonista a Bologna del “Coma reading” insieme ad Alessandro Baricco, Pino Cacucci e Gabriele Romagnoli, avvenimento che porterà anche al Festival della Letteratura di Mantova nel 2002 ancora insieme a Gabriele Romagnoli, Simona Vinci e Ugo Riccarelli. Sempre nel 2002 accetta l’invito di Tele+ per la programmazione di una serata su Tele+ bianco intitolata “Carta bianca”.

Il 13 dicembre 2002 termina la tournée di Madornale 33.

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