È dal 1882 che il disco scuro del pianeta Venere non passa davanti al disco luminoso del sole. La prossima volta accadrà martedì 8 giugno. Si tratta di un evento astronomico molto raro che gli esperti prevedono che si ripeterà nel 2012 e nel 2117. L'assessorato alla cultura ha organizzato un doppio appuntamento da non perdere per poter vedere questo spettacolo della Natura. A Palazzo Vecchio, nella Sala d'Arme, Orario al pubblico dalle 9,00 alle 13,30 l'Osservatorio astrofisico di Arcetri ha organizzato una proiezione su due schermi delle immagini captate dal telescopio solare posizionato ad Arcetri.
Grazie ad appositi filtri, saranno evidenziate, oltre al disco di Venere, macchie solari e protuberanze rese visibili dal passaggio del pianeta.
Saranno presenti alcuni astronomi (fra cui uno di lingua giapponese) per illustrare l'evento.
A Piazzale Kennedy alle Cascine, lato passerella dell'Isolotto, saranno sistemate alcune postazioni telescopiche ed uno schermo per ingrandire le immagini di Venere sul Sole, a cura della Società Astronomica Fiorentina.
Anche qui dalle 9,00 alle 13,30 e sarà assicurata la presenza di astronomi della Società Astrofisica di Firenze.
L’Università di Firenze laurea honoris causa in Fisica il premio Nobel Eric A.
Cornell nell’ambito delle manifestazioni per gli 80 anni dell’ateneo.
Il titolo accademico verrà conferito il prossimo lunedì 7 giugno alle ore 16.30 nell’Aula Magna dell’ateneo (piazza San Marco, 4 - Firenze) nel corso di una cerimonia, organizzata anche con il contributo della Regione Toscana. Cornell riceverà il diploma dal rettore Augusto Marinelli e sarà introdotto dalla laudatio del preside della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Paolo Marcellini.
L’illustre fisico terrà poi una dissertazione su “The Exotic World Below One Millionth of a Degree from Absolute Zero” (L’esotico mondo ultrafreddo quasi allo zero assoluto).
Nato nel 1961 a Palo Alto in California, PhD nel 1990 al Massachusetts Institute of Technology, da cui si è trasferito nell'Università del Colorado, Cornell nel 1995 ha realizzato in laboratorio uno dei risultati più importanti della fisica moderna, per il quale ha conseguito il Premio Nobel per la Fisica nel 2001: la Condensazione di Bose-Einstein - fenomeno, già previsto nel 1924 da Einstein, ma mai realizzato in precedenza - per cui atomi di gas raffreddati a temperature prossime allo zero assoluto (-273°) si trovano in un nuovo stato di materia e, perdendo la loro individualità, formano un'unica onda di materia coerente.
Il fisico americano ha rapporti assidui di collaborazione con i ricercatori fiorentini del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non lineari (LENS), dove è stato “visiting scientist” nel 1997, e con la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'ateneo fiorentino, dove è stato “professore a contratto” nel 1998.