Toscana Foto Festival 2004
Gli Workshop offrono l’occasione di misurarsi con i Maestri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2004 22:30
Toscana Foto Festival 2004<BR>Gli Workshop offrono l’occasione di misurarsi con i Maestri

Una professione affascinante, ma anche impegnativa: occorre talento e preparazione, per affrontare con successo il mestiere di fotografo: le capacità personali sono un fattore determinante, ma tecnica ed esperienza fanno la differenza. Gli Workshop del Toscana Foto Festival offrono l’occasione di misurarsi con i più grandi Maestri, migliorando la propria tecnica, valorizzando la propria creatività, e cercando di carpire quel “quid” in più che fa di un fotografo un grande fotografo.
Come ogni anno i corsisti potranno scegliere tra vari settori della fotografia: creatività, reportage, ritrattistica, moda, nudo, sperimentazione.

“Una volta – osserva Franco Marocco, workshop ‘(S)Vestite per sedurre’, 12-18 luglio 2004 –, tra una foto di moda e una di glamour, la distanza era abissale, asessuate e glaciali le prime, ammiccanti e deduttive le seconde. Il messaggio era chiaro, la seduzione avveniva attraverso il linguaggio del corpo, più o meno esibito. Ora questa barriera è caduta, la seduzione avviene attraverso gli atteggiamenti delle modelle, gli abiti sempre più sexy e provocanti, gli accessori di moda sempre più intriganti, sono dei veri e propri strumenti di seduzione”.

Ecco allora che l’occhio del professionista è in grado di fare la differenza. Modelle e modelli rappresentano un altro elemento molto importante: per questo, dopo il grande successo della scorsa edizione il gruppo René Olivier anche quest'anno curerà il look delle modelle che si avvicenderanno sui set fotografici. Bellissime ragazzi e ragazze, insieme oggetto e fonte di ispirazione.
“Attraverso i miei anni d'insegnamento – aggiunge Douglas Kirkland, workshop ‘Ritratti: catturando bellezza, intimità e sensualità’, 12-18 luglio 2004 –, mi sono reso conto che molti dei miei allievi hanno bisogno d'imparare a vedere la realtà.

Devi fermarti e guardare i tuoi soggetti nel profondo per scoprirne la vera essenza. Il vedere, viene dalla più profonda sensibilità”. L’approccio al soggetto è quindi parte integrante della foto stessa, che nasce nella mente del fotografo prima ancora di concretizzarsi in una stampa.
Tra gli argomenti dei corsi anche il fotoreportage, con Francesco Zizola ("Reportage: quale futuro?", 4-11 luglio 2004), che affronterà, tra l’altro, il controverso capitolo del mercato foto-giornalistico che, mai come in questi tempi, si sta trasformando velocemente e globalmente.
Assieme agli stili ed alle tecniche si affronteranno temi di vitale importanza per il fotografo professionista (“Il fotografo di moda nella pubblicità non si limita solo a scattare la fotografia ma ne diventa l'art director, il creatore”, “Fashion and Adversing”, Antonio Guccione,15-17 luglio).

È il fotografo, a fare, quindi, la differenza: per questo, lavorare al fianco di “mostri sacri” della fotografia, da Franco Fontana a Ferdinando Scianna, diventa anche una grande esperienza di vita, fonte di arricchimento e crescita personale e professionale.
"Credo che ogni fotografia – Mimmo Jodice, Workshop: "Fotografia reale o immaginaria", 12-18 luglio – sia il risultato di un incontro e di un momento di emozione. Ho sempre la sensazione fortissima che i personaggi, la materia, la luce, le forme siano lì, da sempre predisposte, ad aspettarci.

È molto importante riuscire a stabilire un dialogo tra ciò che osserviamo ed il nostro io; è questo dialogo che si fa guida spirituale, ci accompagna nel nostro lavoro e impregna di noi le immagini che realizziamo". Mimmo Iodice è uno dei grandi nomi della storia della fotografia italiana. Vive e lavora a Napoli, dove è nato nel 1934. Dal 1970 al 1966 è stato docente di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Fotografo di avanguardia fin dagli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni ed alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all'affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale.

Il suo nome è presente nei più importanti testi di storia dell'arte contemporanea e, recentemente, è stato inserito nell'Enciclopedia Treccani. Nel 2003 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio "Antonio Feltrinelli", per la prima volta alla fotografia.

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