Quaranta fotografie di "crisi dimenticate", di luoghi come la Mauritania e l'Honduras, colpiti dai disastri naturali causati dagli uragani. Gli scatti sono di Javier Teniente e saranno esposti a partire da domani 29 maggio (inaugurazione ore 16) all'interno del "Portico delle Donne" dell'Istituto degli Innocenti in piazza SS. Annunziata. La mostra si intitola "Emergenze umanitarie. Le crisi dimenticate"ed è promossa dall'Associazione di Solidarietà Medici del Mondo Italia Sezione centrosud in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti di Firenze e con l'Assessorato Politiche del Lavoro e Immigrazione del Comune di Firenze.
Le 40 immagini fotografiche sono di Javier Teniente, fotografo di Vigo, Galizia, impegnato da anni nella documentazione delle condizioni delle popolazioni emarginate e colpite da eventi bellici. La sua opera rappresenta la tragica quotidianità di un'umanità esclusa, vittima dei disastri naturali, di epidemie, della fame, di ingiustizie sociali, di conflitti armati, della violenza politica e del razzismo. L'esposizione è costituita da 40 immagini scattate da Javier Teniente tra il 1998 e il 1999 in Mauritania, in Honduras, durante il disastro naturale dell'uragano Mitch, in Kosovo e a Timor.
La Mostra
L'Associazione di Solidarietà Internazionale Medici del Mondo è nata nel 1980 in Francia ed è composta da 12 delegazioni nazionali. Si caratterizza per la vocazione alla cura delle popolazioni vulnerabili nelle situazioni di crisi mondiale; alla promozione dell'impegno volontario di medici, di operatori professionisti nel settore della salute, di cittadini e di altri professionisti interessati al sostegno umanitario nei territori di crisi; all' assicurazione dell'impiego di tutte le competenze necessarie all'assolvimento dei suoi obiettivi; alla predilezione del rapporto di cooperazione con le comunità locali.
In totale indipendenza della loro pratica medica, Medici del Mondo rivela i rischi di crisi e le minacce alla salute e alla dignità per contribuire alla loro prevenzione; ricerca la cooperazione di altri partner per azioni di solidarietà anche fuori dall'area strettamente legata alla salute; denuncia con un'azione di testimonianza le violazioni dei diritti umani, ed in particolare, gli ostacoli all'accesso alla salute; sviluppa nuovi approcci e nuove pratiche di salute pubblica nel mondo, fondati sul rispetto della dignità umana; s'impegna nelle operazioni di trasparenza con i propri sostenitori; milita affinché venga istituita l'etica della medicina umanitaria.
La mostra è aperta fino al 17 giugno dalle 10 alle 18. (lb)