Il Florence Queer Festival è una rassegna internazionale di cinema e video a tematica gay, lesbica e transgender, organizzata dall’associazione Ireos, Centro servizi autogestito per la comunità queer di Firenze, in collaborazione con Eventi s.r.l., la cui seconda edizione si terrà a Firenze dal 8 al 11 giugno 2004 al Cinema Teatro Puccini, e dal 12 al 17 giugno 2004 al Cinema Spaziouno, nell’ambito del Gay Pride 2004 che si svolgerà in Toscana nel mese di giugno.
La rassegna è inserita nell’ambito dell’Estate fiorentina 2004 e si svolge con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Firenze.
L'obiettivo del Florence Queer Festival è quello di mostrare fiction, documentari, lungometraggi o cortometraggi, solitamente di produzione indipendente, che raccontino e descrivano il variegato universo gay, lesbico e transgender, fatto di emozioni e di sentimenti, di stili di vita e di visioni del mondo, trasformando l'identità queer in protagonista del pensiero e della creazione culturale.
La rassegna rappresenta un’occasione unica per Firenze di poter vedere, in un contesto che predispone alla loro piena fruizione, opere inedite o che sono circolate come meteore nelle sale cinematografiche. Sono previste ben 19 anteprime.
Il festival nasce all’insegna della valorizzazione delle differenze, per spostare in avanti la frontiera della capacità di confronto con l’altro/a. Vuole raccontare storie in cui le persone queer possano riconoscersi, ma anche mostrare un cinema in grado di colloquiare con il pubblico mainstream generalista.
I film in programma in questa edizione ci porteranno di nuovo a scoprire, ritrovare e magari a specchiarsi nell’animo delle “diversità”, nel mix vulcanico, struggente, spesso paradossale, irriverente ma mai volgare che abita e attraversa il mondo.
Indagare quel mix, estrapolarne gli oggetti e gli elementi di interesse culturale, cinematografico e alternativo, scoprirlo, indagarlo e quindi conoscerlo, trasferirlo attraverso lo schermo al pubblico, porta alla fine a confrontarsi con se stessi, a mettersi in gioco, a capire quanto sia importante porsi senza traumi, censure e pregiudizi di fronte a ciò che non siamo noi, non è uguale a noi, ma è qualcosa di noi e può cambiarci la vita.
Il festival vuole essere sempre di più un’occasione per superare uno schema di lettura nettamente binario delle identità e dei generi maschile/femminile, che identifichi in maniera rigida gli appartenenti all’uno o all’altro gruppo, assegnando degli obblighi, dei doveri, dei modelli di comportamento stabiliti a priori. Esistono infatti nel cinema che il festival mostra delle tracce di inconfutabili eccezioni alle regole, di vere e proprie incursioni sregolate nelle quali i generi, ricombinandosi, danno vita a strutture del tutto originali.
Il nostro immaginario culturale sembra supplire all’estrema rigidità dei generi e dei ruoli socialmente istituzionalizzati, mettendoli in rapporto dialettico e giocando con i loro confini, riutilizzando singoli elementi per articolare sempre nuovi discorsi.
Il festival presenta una panoramica a 360°, tra lunghi, corti, fiction e documentari, di storie, culture, vite, passioni, idee, desideri, che non possono fare altro che allargare il nostro orizzontale mentale con stimoli, emozioni e stati d’animo diversi.