FIRENZE- “Invitiamo tutti i toscani ad esporre ai balconi e alle finestre della propria abitazione le bandiere della pace il prossimo 4 giugno, in occasione della visita in Italia del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. Una data che tutti gli italiani devono ricordare perché segna la partecipazione degli Usa alla liberazione dal nazifascismo del nostro Paese. Un contributo che non possiamo dimenticare”. E’ questo l’appello sottoscritto dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e dal sindaco di Firenze, Leonardo Domenici.
“Accogliamo Bush – prosegue il documento - con tutte le nostre strade e piazze colorate dall’arcobaleno.
Accogliamolo con serenità, esprimendo con i colori della pace il nostro no al terrorismo e ad una guerra che non doveva cominciare e che ora deve finire. Accogliamolo con una manifestazione colorata, pacifica e silenziosa, in modo da dimostrare che i valori della non-violenza sono oggi più forti che mai.
Volere la pace e impegnarsi a costruirla, rifiutare la violenza e la tortura non significa essere antiamericani. Ma quanto accade oggi in Iraq, con l’assedio delle città, l’attacco ai santuari religiosi, il disprezzo per i diritti umani, l’uso sistematico della tortura, rivela un volto violento e distorto dell’Occidente.
I toscani, legati al popolo americano da una profonda amicizia e solidi legami, oggi vogliono inviare al governo degli Stati Uniti un messaggio chiaro: la Toscana vuole la pace, a tutti i costi”.
“Siamo la terra della pace e dei diritti, della solidarietà e del dialogo. Oggi – scrivono Martini e Domenici - la nostra gente vive un sentimento di preoccupazione per la guerra in Iraq, in Medio Oriente ed in molte altre parti del mondo. La mozione approvata dal Consiglio regionale che invita il governo a ritirare i nostri soldati dall’Iraq è coerente con la nostra storia e soprattutto in sintonia con il sentimento di gran parte dei cittadini toscani.
“Questa nostra proposta – si conclude l’appello - non prefigura nessuna fuga, né abbandono, ma solo la voglia di stare in quel Paese in modo diverso. Se vogliamo aiutare l’Iraq a costruire il suo futuro dobbiamo lavorare per una presenza autorevole dell’Onu e realizzare iniziative di cooperazione e solidarietà con il popolo iracheno. Questa è la strada che l’Occidente a cui ci sentiamo appartenere deve seguire. Esponiamo le bandiere della pace per testimoniare, tutti insieme, al Presidente Bush: sì alla pace, no alla guerra e al terrorismo”.
Trasparenza, partecipazione dei
lavoratori, coinvolgimento delle popolazioni: sono i tre
punti cardine sui quali la Cgil Toscana impostera'
l'iniziativa 'Camp Darby e il Porto di Livorno' che si
svolgera' nella mattina di venerdi' prossimo a Tirrenia.
Lo scopo e' quello di trovare punti di contatto con gli enti locali per fare proposte tese alla riconversione civile della base militare statunitense. La Cgil ha puntato il dito anche sulla questione ci e' impedito di poter essere presente tra i lavoratori civili della base, mentre ci sarebbe bisogno di un'ampia partecipazione democratica e di un maggior coinvolgimento delle popolazioni interessate'.