Il 24 maggio forum con gli imprenditori del commercio
Nel 1° quadrimestre 2004 crolli anche del –30% nell’abbigliamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2004 20:21
Il 24 maggio forum con gli imprenditori del commercio<BR>Nel 1° quadrimestre 2004 crolli anche del –30% nell’abbigliamento

Il sistema Confcommercio Toscana, forte delle oltre 48.000 aziende associate, che ne fanno l’organizzazione più rappresentativa del settore, si ritrova lunedì 24 maggio 2004 a Firenze, presso il Convitto della Calza (ore 10.30), per avanzare le sue proposte sul tema: “Toscana compete – La sfida dello sviluppo per un sistema forte di imprese”. Obiettivo: contrastare la crisi strutturale dell’economia prima che essa divenga irreversibile. Un appello, quello della più importante associazione regionale di categoria del terziario, che punta a rendere concreto ed immediato sia il rilancio dei consumi che la realizzazione dei 14 progetti recentemente sottoscritti nel ‘Patto per lo sviluppo tra parti sociali e Regione Toscana’.
Il terziario, del resto, in questi ultimi anni ha sostenuto la crescita economica della Toscana attraverso gli incrementi del numero delle imprese (nel 2003 sono cresciute fino a 186.556 con un incremento di +7,9% sull’anno precedente) e degli occupati (a quota 922.000, oltre il 63% dell’intera forza lavoro regionale).

All’interno del comparto il “Sistema” Confcommercio Toscana conta 48.333 aziende associate, con 149,308 occupati con servizi svolti in 131 sedi (tra Ascom e società collegate) da 714 dipendenti.
Essere protagonisti del cambiamento: Confcommercio Toscana chiede ai soggetti della concertazione il rilancio della competitività dell’intero sistema. Due i momenti della manifestazione del 24 maggio: il primo con la partecipazione dei vertici della Regione Toscana, di Confcommercio e Confturismo.

Il secondo, nel pomeriggio, con il Forum “Gli imprenditori e la sfida dello sviluppo”, condotto dalla giornalista Cesara Buonamici.
La mattina, dopo il saluto del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, aprirà i lavori il Presidente di Confcommercio Toscana Piero Santini. Seguiranno le relazioni del Presidente nazionale e regionale di Confturismo Bernabò Bocca, dell’Assessore regionale al commercio e turismo Susanna Cenni, del Responsabile dell’area commerciale corporate della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa Antonio Marino, del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

Le conclusioni verranno tirate dal Presidente confederale di Confcommercio Sergio Billè.
Nel pomeriggio al ‘Forum’ gli imprenditori evidenzieranno i problemi dei singoli settori e le aspettative delle aziende. Interverranno, Alessandro Bastagli della ‘Everlast’; Benito Butali, presidente ‘Butali Spa’; Franco Croci, socio fondatore ‘La Gardenia Italia’ Spa; Leandro Gualtieri, titolare ‘Terme di Grotta Giusti’; Fiorenzo Smalzi, titolare ‘Caffè Storico Giubbe Rosse’; Franco Venturi, amministratore ‘Double W Transport Srl’.

La tavola rotonda si concluderà con le osservazioni di Paolo Benesperi, Assessore regionale all’istruzione e lavoro.
A conclusione l’intero sistema regionale Confcommercio si riunirà, per riflettere su se stesso e sulle strategie da attuare per affrontare le sfide del futuro.

I saldi avevano chiuso in negativo, ma con i risultati del primo quadrimestre 2004 in Toscana la crisi del terziario non lascia scampo.
Negozi semivuoti e vendite in caduta libera con punte anche di –30% nell’abbigliamento, calzature, pelli e pellicce (a Prato) e nel settore degli articoli per la casa (Pistoia).

E’ calato il livello di fiducia tra i commercianti nei mesi gennaio-aprile 2004, rispetto allo stesso periodo del 2003, senza prospettive di miglioramento. Infatti, il 60% di essi prevede una situazione di stallo anche nella prossima stagione estiva, mentre pessimisti (ulteriore calo) ed ottimisti (ripresa) si equivalgono con un 20% ciascuno. E’ ciò che risulta dalla rilevazione effettuata da Confcommercio Toscana su un campione dei propri associati nelle 10 province della regione.
Per abbigliamento, calzature, articoli in pelle il calo diffuso –secondo i negozianti- è dovuto anche al brutto tempo durante la primavera, che non ha stimolato il cambio di abito, rinviando gli acquisti di qualche mese.

L’andamento delle vendite del 1° quadrimestre di quest’anno ha fatto registrare picchi negativi anche nei settori del turismo a Livorno (-25%), Lucca (20%) e Siena (-10%) e dei prodotti alimentari (-10% a Firenze e Livorno). “La situazione è insostenibile –afferma il presidente di Confcommercio Toscana, Piero Santini- ed occorrono subito interventi da parte della Regione. Per sostenere le nostre proposte anti-crisi, lunedì prossimo, abbiamo chiamato a raccolta i nostri associati di tutte le province che a Firenze si confronteranno sul tema ‘Toscana compete’”.
In tre province toscane, Firenze, Livorno e Prato, il calo delle vendite ha colpito ovunque in modo pesante.

Nel capoluogo di regione continua la perdita di presenze turistiche (-2%) e delle consumazioni in bar e ristoranti (-3%), con perdite più significative nei settori dei prodotti alimentari e degli articoli per la casa (-10% cadauno) e della moda (-8%), mentre non subisce variazioni quello dell’elettronica e degli elettrodomestici. Nella città labronica – 10% nella moda, - 20% negli articoli per la casa, -10% sugli alimentari, - 25% nel turismo e – 10% in bar e pubblici esercizi, tiene il settore elettrodomestici e radio-tv.

Nella capitale toscana del tessile la crisi del distretto industriale si è riflettuta sul commercio al dettaglio con –30 nell’abbigliamento, calzature e pelli, -15% elettrodomestici ed hi-fi, -15% articoli per la casa, -5% nell’acquisto di prodotti alimentari e –10 in bar e ristoranti, mentre in stallo resta il settore turistico. Mentre il peggiore risultato per bar, ristoranti ed esercizi pubblici viene raggiunto dalla provincia di Pisa con un -17% nel periodo gennaio-aprile 2004. In controtendenza, invece, il settore sport wear (+ 5%) a Grosseto, rispetto ad una generale diminuzione di vendite dell’intero comparto moda (-15%) in Maremma.
Nelle 10 province della Toscana le vendite arretrano di più nei settori della moda e degli articoli per la casa, mentre è meno forte per elettrodomestici, radio, tv, registratori e hi-fi ed in alcune zone si registra anche una leggera ripresa del turismo.

A questo proposito l’indagine segnala che i turisti stranieri fanno shopping in Toscana comprando prodotti alimentari tipici, vestiti e calzature di alta qualità e souvenir delle città d’arte.

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