Per la prima volta dopo diciassette anni Intercity si sposta sotto l’equatore, per un incontro con la cultura teatrale brasiliana. Sceglie allo scopo la più grande città italiana del mondo, São Paulo, una metropoli di 18 milioni di abitanti che alterna chiese ed edifici storici ad enormi palazzi, squarci di vegetazione lussureggiante a cemento e favelas interminabili. Modernità, ritmo di lavoro pressante, efficienza; abbandono, violenza, bambini che vivono in strada; ma anche una grande energia umana ed una vita culturale ricchissima.
Il Brasile si ritrova ben rappresentato nell’incredibile mescolanza etnica della città, che approda in Toscana grazie alla manifestazione sestese e a molte collaborazioni.
Il programma di giugno apre con l’ospitalità di una compagnia brasiliana, lo straordinario TEATRO OFICINA, con O assalto di José Vicente (4-5-6 giugno), un incontro con il suo maestro, Ze’ Celso Corrêa e Marcelo Drummond (5 giugno), video inediti sugli spettacoli cult del gruppo e una mostra di foto nel foyer.
Il 6 giugno al Multisala Grotta arriva BRASILE CINEMA, rassegna a cura del Comitato Diffusione Cinema di Sesto Fiorentino, con film in pellicola (Babenco, Barreto, Guerra, Salles), e dal 29 giugno alla Limonaia, come dopo spettacolo, una notturnissima sezione video (in collaborazione con Festival dei Popoli, Ibrit e Abracolam).
L’8 giugno debutta un progetto nuovo, a cura di Intercity e del Teatro del Sale che vorrebbe diventare un appuntamento fisso del giugno metropolitano: Intercity e Teatro del Sale presentano un OSSERVATORIO BRASILIANO (23 serate al Circo-lo Teatro del Sale) è un modo per dare spazio ad artisti brasiliani che vivono in Italia e ad artisti italiani fan del Brasile, che vogliano, con conferenze, letture ed altro sottolinearne il lato più nascosto, ed evidenziarne la potenzialità culturale. In giugno molta musica (Acebra, Desperta Ya, Dastuto) e letture di letteratura brasiliana con Verdastro, Cassi e Nativi.
Il festival prosegue con CONNECTIONS: in prima nazionale I MUSICISTI di Patrick Marber (10 giugno), a cura di Suzy Graham-Adriani. L’11 giugno squarci di teatro e una festa per segnare l’uscita di NUOVI TESTI PER NUOVI INTERPRETI, antologia che raccoglie il meglio di Connections a cura di Rodolfo di Giammarco e Barbara Nativi per Editoria & Spettacolo. Quanto al cuore del festival, le produzioni italo-brasiliane, debutta il 16 giugno alla Limonaia in prima assoluta UNA NOTTE INTERA di Aimar Labaki, per la regia della brasiliana Débora Dubois, su testo scritto per il festival, ed ambientato nei meandri di un’ambigua notte paulista, seguito il 28 giugno (Serra del Teatro della Limonaia) dalla prima italiana della produzione Laboratorio Nove di un’opera del grandissimo Nelson Rodrigues, DOROTEA, per la regia della brasiliana Maria Thhaís: uno squarcio su un mondo al femminile feroce, tragico e comico quanto basta, uno sguardo acuto sui misteri più bui della mancanza di solidarietà.
Tra il 18 e il 20 giugno grazie all’Atelier Européen de la Traduction – Scène Nationale d’Orléans, all’Unione Europea e Laboratorio Nove LA NUOVA DRAMMATURGIA BRASILIANA e i suoi autori più importanti approdano in Toscana con un programma di letture ed incontri davvero eccezionale: il 18 giugno NUOVE DIRETTIVE IN TEMPI DI PACE di Bosco Brasil, a cura di Andrea Mancini, in collaborazione con il Teatrino dei Fondi (al Teatro del Sale, con incontro con l’autore); il 19 giugno alla Limonaia dalle 16 tavola rotonda con gli autori seguita da NIENTE, QUASI di Marcos Barbosa, a cura di Pietro Bontempo e da VESTIRE IL PADRE di Mario Viana, a cura di Tiziana Bergamaschi in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma; il 20 giugno ancora alla Limonaia dalle 16 nuovo incontro con gli autori seguito da IL LEOPARDO di Rogerio Toscano, a cura di Gabriele Venturi e alle 18 PERIMETRO di Cassio Pires, lettura a cura di Pietro Bontempo in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma (repliche di Vestire il padre e Perímetro al Teatro Duse di Roma il 21 giugno).
E, intanto, fin da maggio, LABORATORI per attori e per giovani autori, incontri e dibattiti, e da giugno, nei giorni di spettacolo, il giardino del teatro aperto fino a tardi.