Il Premio Vigna Degli Artisti alle Cantine Leonardo da Vinci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2004 20:50
Il Premio Vigna Degli Artisti alle Cantine Leonardo da Vinci

Il più grande contratto fra un’azienda toscana e gli Stati Uniti si registra a Vinci, in terra di Leonardo. E’ un progetto nato con l’impegno di esportare, nei prossimi 5 anni, ben 5 milioni di bottiglie di: Chianti Classico, Chianti Riserva ed una piccola quantità di Sant’Ippolito, eccellenti biglietti da visita delle Cantine Leonardo da Vinci.
La cooperativa toscana, per quell’animo dinamico e propositivo che l’ha creata nel ‘61, inizia nel 2003 un prezioso rapporto con la più grande azienda produttrice di vini nel mondo, la E & J.Gallo, una famiglia di origine piemontese emigrata nei primi del 900 a Modesto in California, che dagli anni ’30, periodo successivo al proibizionismo, continua la sua proficua attività.

L’azienda americana con la sua forte rete distributiva nel Nord America ed in altri Paesi del mondo, ha indotto Le Cantine Leonardo, a sviluppare il progetto denominato Da Vinci, nell’intento di promuovere una serie di vini toscani di alto profilo qualitativo e moderno, un prodotto nuovo che, pur rispettando la sua tipicità, ha saputo equilibrare un fruttato pronunciato dal ‘gusto contemporaneo’ e molto richiesto. Il Chianti Leonardo, l’ammiraglia delle Cantine toscane, (in enoteca a 5-6 euro) è il vino che ha cambiato lo stile del Chianti.

Intorno alla metà degli anni 90, per la qualità delle sue uve e per la capacità dei suoi enologi, ha riscosso tanto successo nel mondo, un esito confermato dal Premio Internazionale Wine Challange, che lo ha nominato miglior prodotto qualità-prezzo, fra 9600 vini di 36 Paesi.

Il fatturato delle Cantine Leonardo è di12 milioni di Euro all’anno, con una produzione di circa 4 milioni di bottiglie vendute con una potenzialità produttiva del doppio. I soci della Cooperativa sono circa 180 per un terreno vitato pari a 500 ettari nelle zone di Vinci e Cerreto Guidi

Nate nel 1961, come frutto della volontà dei proprietari di trenta aziende agricole nel cuore del Chianti Montalbano, le Cantine Leonardo da Vinci vantano vigneti specializzati in Sangiovese, Canaiolo Nero, Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti, oltre a Syrah, Merlot e Chardonnay.

Oggi l’azienda ha impianti di cantina all’avanguardia e uno staff di tecnici ed enologi in grado di trasmettere ai prodotti la propria esperienza e competenza.

Nel complesso dell’azienda troviamo – oltre alle moderne cantine e al funzionale cascinale ristrutturato ad uffici -, il “Casale di Valle”, la bella sede di rappresentanza di cui sono satelliti due coloniche e un’antica cappella. Un piccolo mondo di cui il vino è principe indiscusso, con le quattro etichette che la rappresentano: Chianti Leonardo, San Zio, Sant’Ippolito e Ser Piero.

Accanto ad essi, l’azienda produce il Vinsanto Tegrino d’Anchiano e la Grappa Leonardo.

Ma la creativa azienda di Vinci, fà anche parte di una società denominata VoloRosso, formata da alcune cantine di produzione dislocate sul territorio italiano, dalla Sicilia al Friuli, che produce vini di qualità certificata, in un processo di filiera (dalla vite alla bottiglia), la cui parte tecnica è affidata ad un prestigioso enologo, Attilio Pagli. VoloRosso si propone di facilitare l’offerta qualitativa al consumatore, dando un’identità comune a tutta una serie di vini che rappresentano il meglio delle zone vitivinicole italiane.

Un concetto noto in altri Paesi del mondo (vedi Autralia e Usa) ma tanto nuovo in Italia. La proposta è interessante, anche perchè la società, producendo in modo autonomo ogni fase del lavoro, si propone di vendere i vini contrassegnati dal marchio VoloRosso, sia alla grande distribuzione che a ristoranti ed enoteche, ad un prezzo accessibile.Quest’eperienza iniziata solo nel 2003, si prefigge di vendere nei prossimi anni in Italia, circa 10 milioni di Euro di bottiglie.

Un altro dei progetti realizzati dalle Cantine Leonardo è datato 2002, quando costituiscono una s.p.a.

chiamata Dalle Vigne, con il compito di distribuire i propri vini e quelli di altri produttori, sia italiani che esteri. Ad un anno e mezzo dal suo inizio conta già più di 100 vini in un portfolio che rappresenta buona parte dell’Europa, con i seguenti Paesi: Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Ungheria, Austria, ed ancora la Nuova Zelanda, l’Australia, il Canada, gli USA, l’Argentina, il Cile ed il Sud Africa.

L’azienda è dinamica, innovativo il suo sistema produttivo e commerciale, così come è originale il suo incedere nell’ambito culturale.
Da tre anni infatti Le Cantine Leonardo da Vinci, hanno creato il Premio Vigna Degli Artisti, un confronto fra allievi delle Accademie di Belle Arti italiane, che ogni anno assegna al vincitore un riconoscimento in denaro ma, cosa ancora più interessante, la possibilità di veicolare in modo massiccio ed inconsueto, l’opera vincitrice che, trasformata in etichetta della bottiglia del Merlot Degli Artisti, è destinata a fare il giro delle tavole del mondo.
Dal contesto del Premio Vigna Degli Artisti, nasce l’idea di costituire una Fondazione entro breve.

Si occuperà di Arte Contemporanea e di Cultura dell’Alimentazione. Il suo comitato scientifico sarà costituito da grandi nomi della cultura italiana. Hanno infatti già aderito: Omar Calabrese-Semiologo, Bruno Corà- Critico d’Arte, Paolo Sorcinelli-Docente di Storia all’Università di Bologna, Piero Sardo-Vicepresidente di Slowfood e Presidente della Fondazione per le Biodiversità presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze.
Le Cantine Leonardo da Vinci, nelle tre edizioni del concorso, hanno raccolto le opere selezionate che ora fanno parte di una collezione d’Arte Contemporanea, orgoglio dell’azienda.

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