Campagna di sensibilizzazione per per l'affidamento familiare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2004 18:39
Campagna di sensibilizzazione per per l'affidamento familiare

Una campagna di sensibilizzazione per sostenere l'affidamento familiare e allargare la rete di famiglie disposte ad accogliere temporaneamente bambini in difficoltà per garantire loro una crescita serena. E' quella lanciata dall'assessorato alla pubblica istruzione con delega ai minori, in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti, con la presentazione e la distribuzione di un colorato pieghevole utilizzabile anche come locandina, da fare arrivare nelle case dei fiorentini e da affiggere negli uffici pubblici.

A settembre il depliant sarà presentato anche nelle scuole fiorentine con incontri per alunni e insegnanti. "Da tempo Firenze si misura con lo strumento dell'affidamento che offre un'ulteriore opportunità di benessere ai bambini che vivono situazioni di difficoltà e rappresenta il vero segno della cultura della solidarietà e dell'aiuto reciproco tra le famiglie - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione con delega ai minori Daniela Lastri - . La campagna di sensibilizzazione, che vuole parlare al cuore e alla testa delle famiglie, parte subito con l'invio dell'opuscolo a oltre 10mila famiglie della città e poi riprenderà a settembre.

La nostra città ha superato da anni l'accoglienza in istituto per i minori in condizioni difficili e sono stati avviati percorsi personalizzati per ogni bambino e per ogni diversa situazione". Il messaggio che attraverso la campagna di sensibilizzazione si vuole trasmettere alla comunità punta a diffondere la cultura base dell'affido: la cultura della solidarietà familiare. Tutta la campagna ruota, infatti, attorno ai temi della solidarietà tra le famiglie come risorse positive per la comunità, alla diversificazione dei progetti e delle forme di affido, al rispetto e la valorizzazione dei sentimenti.

L'Amministrazione attua, attraverso una articolata rete di servizi, i necessari sostegni alle famiglie, per prevenire l'allontanamento dei bambini dai loro naturali contesti di vita, ma in alcune situazioni l'affido diventa uno strumento indispensabile per tutelare i piccoli in difficoltà. Così il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare adeguato viene affidato a un nucleo familiare in grado di assicurargli il mantenimento, l'educazione, l'istruzione. All'affidamento familiare possono partecipare famiglie con o senza i figli, coppie conviventi e persone singole che parteciperanno una volta data la propria disponibilità a un gruppo di formazione: gli affidatari, infatti, non sono lasciati soli in questa esperienza, ma sono sostenuti dai servizi del Comune durante tutto il percorso.

Ogni affidamento familiare si basa su un progetto predisposto dai servizi territoriali, in collaborazione con il Centro affidi del Comune che deve comunque prevedere la continuità del sostegno alla famiglia naturale, nella prospettiva del rientro del bambino. La diversificazione delle forme di affidamento familiare e la peculiarità del progetto di affido è fondamentale per rispondere ai bisogni specifici di ogni bambino, con un sua particolare storia che va rispettata nella scelta della famiglia più adatta alle sue esigenze.

Secondo i dati del Centro Affidi del Comune al 31 marzo scorso i minori in affidamento erano 144 di cui 69 in affidamento eterofamiliare (24 italiani e 45 stranieri, 40 maschi e 29 femmine, 23 in età dagli zero ai 6 anni, 28 dai 6 ai 12 anni e 18 dai 12 ai 18 anni) e 75 in affido intrafamiliare. E ancora: due terzi dei minori in affido provengono da Paesi stranieri, poco più della metà sono di sesso maschile e la fascia di età prevalente è quella compresa tra 6 e 12 anni (40,6%) seguita da quella inferiore, 0-6 anni (33,3%).

Nella banca dati del Centro affidi sono registrate 96 famiglie che hanno dato la loro disponibilità a prendersi cura di un bambino. La fascia di età maggiormente rappresentata nelle famiglie è compresa tra i 40 e i 60 anni; il titolo di studio risulta esser medio alto (scuola superiore o laurea) mentre per quanto riguarda la professione la maggior parte delle persone svolge attività impiegatizia o lavora come operaio; alto è anche il numero di coloro che appartengono alla categoria delle casalinghe e dei pensionati e, in misura minore, sono presenti liberi professionisti.

Per quanto riguarda la modalità e il tipo di affidamento emerge che l'affidamento giudiziale (59,4%) prevale su quello consensuale (40,6%). La maggior parte degli affidamenti in corso è di tipo residenziale (85,5%), anche se sono in aumento le richieste di affidamenti part time (alcune ore al giorno, fine settimana o vacanze). Il Centro Affidi Firenze è in via Palazzuolo 12 (tel. 055.2616436, fax 055.2616432) ed è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 14, il martedì e giovedì dalle 8 alle 17,30.(mr)

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