firenze- Si chiama Entacapone, ed è la molecola che potrebbe risultare di grande utilità nella cura del Parkinson. Un farmaco nuovo, che solo in Italia è ancora senza rimborso. La Regione Toscana sarà la prima a sperimentare l’utilizzazione di questo farmaco su un campione di pazienti individuati da un apposito studio osservazionale che verrà affidato alla Commissione terapeutica regionale. 500 mila euro è la spesa che si accollerà il Servizio sanitario regionale. Lo ha annunciato l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi nel corso del IV congresso nazionale di Parkinson Italia in corso a Viareggio.
“Sebbene in Toscana, in questi anni, si siano fatti passi importanti in materia di prevenzione, cura e assistenza – ha detto l’assessore Rossi - dobbiamo rimboccarci le maniche per cercare di concretizzare il più possibile le linee di indirizzo fissate dal Piano sanitario Regionale. Ce lo impone la grande rilevanza che assume anche nella nostra realtà questa patologia, di cui si stima soffrano oltre 10.000 persone, così come le altre patologie legate prevalentemente alla popolazione anziana.
Non a caso alle patologie neurologiche, di cui le più gravi e diffuse sono appunto il Parkinson, l’Alzheimer, la sclerosi multipla, il Piano sanitario dedica una delle ‘azioni programmate’ con l’obiettivo di assicurare la diffusione e il coordinamento dei centri di diagnosi e cura, garantire la conoscenza di linee guida appropriate e condivise, attivare processi formativi coordinati, costruire un percorso di riabilitazione finalizzato al recupero e al mantenimento della persona colpita, sviluppare la ricerca.
Il tutto coinvolgendo sia nella fase progettuale sia nella fase operativa il terzo settore e le associazioni di malati e dei loro familiari”. “In Toscana – ha concluso l’assessore Rossi - si stima che nel 2005 saranno oltre 800.000 i cittadini ultra 65enni. Circa 86.000 persone si troveranno nella necessità di ricevere un aiuto saltuario per svolgere alcune attività, 61.000 dovranno essere aiutate quotidianamente, da 22.000 a 28.000 avranno necessità di una assistenza costante. La prevenzione della disabilità (e sappiamo che il Parkinson è una delle cause più frequenti di perdita dell’autosufficienza) è dunque una sfida centrale della nostra politica sanitaria”.