Un incubatore per far crescere e sviluppare nuove imprese, ma anche per riqualificare e potenziare aree periferiferiche della città, come via della Sala, nel cuore di Brozzi, dove questa mattina è stato tagliato il nastro della nuova struttura che sta per ospitare 14 neo-imprese. "Abbiamo progettato, finanziato e realizzato un progetto nel giro di tre anni", hanno detto gli assessori alla nuova economia e alle attività produttive Simone Tani e Francesco Colonna che insieme all'assessorato al patrimonio hanno trovato la struttura, avviato e concluso i lavori per questo nuovo sistema di imprese inaugurato questa mattina.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie alla sinergia che in questi anni si è instaurata fra il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e l'Università che nel dicembre del 2000 avevano siglato il protocollo che dava il via libera alla messa in atto di un incubatore metropolitano e che prevedeva un intervento complessivo in aree depresse potenzialmente in fase di sviluppo, dentro le quali si potevano creare nuove realtà capaci di assorbire e produrre nuovi servizi. L'incubatore occupa una superficie di circa 1100 metri quadri suddivisi in due edifici, i "cipressi" e i "tigli".
Non si tratta di semplici uffici in cui lavorare, ma di un vero e proprio sistema innovativo che prevede anche spazi comuni come una reception, una sala riunioni, un laboratorio multimediale, sale tecniche, una sala di formazione in cui si possono svolgere i corsi. Sarà in questi spazi che le imprese cresceranno pagando un canone di affitto di circa 200 euro al mese fino a che, passati circa tre anni, saranno in grado di andare con le proprie gambe, dopo aver maturato una buona professionalità e avviato un percorso lavorativo sicuro.
Per quanto riguarda i costi, l'importo complessivo dell'intervento è stato di circa 1milone500mila euro finanziati attraverso i fondi della legge Bersani che stanziava appunto somme per lo sviluppo imprenditoriale in aree di degrado urbano e sociale. La gestione dell'intera struttura e l'offerta dei servizi è stata affidata dal Comune alla Scuola superiore di tecnologie industriali data la sua esperienze nella formazione, nell'innovazione tecnologica e i contatti con le imprese a livello nazionale ed internazionale.
Le imprese pronte ad entrare nell'incubatore e quindi già selezionate attraverso il bando e il concorso indetto dal Comune alla fine di gennaio, sono appunto 14 (in tutto sono 45 quelle che hanno partecipato al concorso), tutte giovani con le caratteristiche di essere in possesso di una nuova tecnologia di prodotto o di processo, di provenire da un nucleo imprenditoriale derivato dall'università e dal mondo della ricerca pubblica o privata. L'incubatore fornirà loro un sistema integrato di servizi tecnici, logistici e di consulenza che permettano al neo imprenditore di affrontare prima lo sviluppo dell'idea e quindi del prodotto, poi il mercato.
"Attraverso il completamento del Polo scientifico dell'Università a Sesto - ha sottolineato l'assessore Tani- nell'area metropolitana fiorentina si realizzerà una elevatissima concentrazione di competenze scientifiche. L'incubatore è un passo importante per lo sviluppo dell'area e di tutto il territorio e rappresenta una grande opportunità per attirare processi di insediamento qualificati in aree decentrate e non sempre al centro dei processi di sviluppo. Dopo l'offerta di una sede stiamo ora lavorando per dare alle neo imprese del sistema di incubazione anche servizi finanziari innovativi al fine di permettere alle aziende di acquisire le risorse economiche necessarie per il loro sviluppo".
L'assessore Colonna ha ribadito l'importanza e l'utilità rappresentata dai fondi della legge Bersani: "Ci piacerebbe - ha quindi detto l'assessore alle attività produttive- avere altri fondi, mentre invece assistiamo all'eliminazione di questi finanziamenti utili al sistema produttivo dell'intera area metropolitana". (lb)