(14 aprile 2004) – “Parto Tranquilla” è la campagna promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Firenze che segue i convegni, svoltisi nei mesi scorsi, “Nascita Naturale: condizione per il benessere, investimento per il futuro” e “Solitudini familiari. Come vengono vissute le responsabilità genitoriali”. Presenta la campagna Gloria Campi, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Firenze: “Quando, come componenti della Commissione, siamo partite alla ‘scoperta’ del pianeta maternità eravamo tutte più ‘povere’; oggi a distanza di due anni possiamo permetterci di trarre da questo percorso un bilancio politico più che positivo” spiega Gloria Campi che pone l’attenzione sulle Case Maternità: “Già sperimentate ampiamente in Gran Bretagna, Svizzera, Germania e introdotte, seppure con ritardi e diffidenze, anche in alcune zone del nostro paese: ultima in ordine di tempo, nella nostra regione, la Casa Maternità di Arezzo.
In Italia – aggiunge la Presidente Campi – si persiste a trattare la maternità come una malattia, con la crescente medicalizzazione del parto e l’aumento degli interventi cesarei. Secondo i dati Istat nel 2002 il 67,7% delle donne ha avuto un parto spontaneo ed il 39,8% un taglio cesareo; una percentuale decisamente troppo elevata, se teniamo conto che la quota massima indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non dovrebbe superare per il cesareo il 10/15% dei parti”.
I Convegni realizzati offrono un quadro interessante del nostro territorio e di chi vi opera anche perché in questi anni, sono state avviate esperienze organizzative basate su un criterio di assistenza personalizzata per tutto il percorso gravidanza-parto-puerperio, orientate a promuovere e proteggere la fisiologia della nascita e ad estendere i servizi di assistenza ostetrica anche a domicilio, rivalutando il ruolo dell’ostetrica come figura professionale di riferimento per la nascita fisiologica.
Esiste un grande patrimonio di competenze, esperienze e risorse umane, in grado di realizzare importanti cambiamenti nella qualità dell’assistenza, oltre che di imprimere un forte impulso di aggiornamento alla visione ed alla cultura dell’evento nascita, riconoscendolo come evento bio-sociale più che medico; esperienze non valorizzate e, spesso, vissute in solitudine.
Episodi di sangue purtroppo sempre più frequenti, legati al vissuto della maternità, “ci hanno imposto – osserva Gloria Campi - ulteriori approfondimenti sul disagio femminile che si cela dietro a queste vicende così drammatiche; forse la solitudine nella scelta di diventare madri, forse la mancanza di sostegno e di accompagnamento nel percorso nascita, forse la scarsa valorizzazione di questo momento della vita della donna come potenziale creativo per tutta la società”.
Il rapporto avviato e l’intesa che si è creata in occasione dei convegni con l’assessore regionale Enrico Rossi e con il Dipartimento del Diritto alla Salute e politiche di Solidarietà della Regione Toscana, si è concretizzato in queste settimane con l’avvio della Campagna di informazione “Parto tranquilla”, un opuscolo informativo che avrà una grande tiratura e che informerà le donne sui loro diritti di future mamme e sui servizi che potranno trovare nel territorio della Provincia di Firenze.
Il prodigio della nascita: medici e biblisti a confronto
“La medicina, la pediatria, la neonatologia e l’Ospedale pediatrico Meyer si sono rivolti al mondo culturale, rappresentato dall’associazione Biblia per mettere al centro la nascita e la madre”.
Così il professor Giampaolo Donzelli, durante l’incontro con la stampa, ha presentato il convegno “Il prodigio della nascita” in programma a Firenze dal 23 al 25 aprile. Un evento che vuol essere un confronto tra uomini di medicina e di scienza e i biblisti di diverse confessioni religiose (cattolica. Ebraica, protestante). Un dialogo lontano dalle modalità tipiche dei comitati di bioetica, per comprendere un fenomeno, quello della nascita, che suscita sempre stupore. Ad illustrare il convegno, organizzato dalla Fondazione Meyer e da Biblia, c’erano anche la presidente dell’associazione laica di cultura biblica Agnese Cini e Ida Zatelli professore straordinario di Lingua e letteratura ebraica.
“Nel convegno verranno proposti non solo i problemi clinici delle scienze pediatriche _ dice Donzelli _ ma si cercherà di rivisitare questo agire nei messaggi fondamentali della Bibbia”. Sterilità, nascite premature, boom demografico, ruolo della madre, essere genitori (biologici e sociali) e figli (voluti, indesiderati e abbandonati): questi i temi che verranno affrontati nei tre giorni di convegno. Molti gli interventi autorevoli che si preannunciano: tra questi segnaliamo quelli di don Enrico Chiavacci, monsignor Antonio Riboldi, Amos Luzzatto, Massimo Livi Bacci, Giorgio Rondini, Domenico Maselli, Paolo De Benedetti, Gianfranco Gensini.
Il congresso che si aprirà nella mattinata del 23 aprile nel salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio per poi proseguire nella Scuola Marescialli e Carabinieri di piazza Stazione, (aula Maritano), già in apertura ospiterà interventi di tutto rilievo quali quello dell’assessore regionale per il Diritto alla Salute Enrico Rossi (“Lo scandalo della morte dei bambini e le risposte della politica”), di Dan Shanit (Israele) e Est Anwar Dudin (Palestina) della Fondazione Peres, che insieme al consigliere per la Pace della Presidenza della Regione Toscana Massimo Toschi spiegano la rilevanza del progetto di cooperazione internazionale (che vede il Meyer protagonista) “Salviamo i bambini-La medicina al servizio della pace” nella discussione sul tema “Fin dalla nascita curati insieme”.