Un decisivo passo avanti per la conclusione dei lavori del Palazzo di Giustizia. Oggi la giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola, il progetto definitivo del secondo lotto del complesso che già svetta nell'area ex Fiat di Novoli. "Si tratta di un atto molto rilevante - spiega l'assessore Coggiola - perché consente l'ultimazione di un edificio così importante per la città. Inoltre, grazie al consistente ribasso d'asta ottenuto sulla prima gara (oltre il 36%) e i risparmi conseguiti nel corso dei lavori, non saranno necessari ulteriori fondi".
Si tratta di 25 milioni di euro per l'intervento vero e proprio che con l'Iva, le spese tecniche, gli allacciamenti e via dicendo arrivano a 33 milioni di euro. L'edificio riunirà tutti gli uffici giudiziari della città. Saranno diverse migliaia le persone fra giudici, avvocati, cancellieri e impiegati che lavoreranno nell'edificio progettato da Leonardo Ricci. Il palazzo sarà lungo 240 metri e largo 156, con altezze variabili da 32 metri (la zona uffici) a 64 metri (la torre della Corte d'Appello).
Saranno impiegate complessivamente 122mila tonnellate di calcestruzzo e migliaia di chilometri di pali per le fondazioni. I lavori sono iniziati nel giugno del 2000 e l'edificio sarà consegnato al Ministero della Giustizia, dopo il collaudo, entro il 2006. In concreto rientrano nel secondo lotto soltanto tre edifici ovvero l'ex pretura, il casellario giudiziario e la seconda torre della corte di appello. L'assessore Coggiola ha colto l'occasione per fare il punto sulle prossime scadenze. "I lavori del primo lotto termineranno a primavera 2005: per quella data i tre quarti del palazzo saranno pronti.
Per quanto riguarda il secondo lotto i lavori inizieranno entro il 2004 e verranno conclusi nel 2006".
Sorgerà sotto terra, precisamente sotto il giardino di Villa Vittoria, il nuovo auditorium della Firenze Fiere. Oggi la giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, il progetto definitivo dell'intervento, progetto che ha già incassato il via libera della soprintendenza ai beni architettonici e ambientali.
In dettaglio sarà realizzata una sala congressuale polivalente sotto il giardino di Villa Vittoria per una superficie di 8.120 metri quadrati (di cui 7.800 per la sala vera e propria e il resto per i servizi accessori) e circa 2.200 posti.
La struttura quindi sorgerà all'interno della cittadella congressuale di Firenze Fiere nell'area compresa tra la Villa, l'attuale centro congressi, e il Palaffari. Una localizzazione che comporta grandi vantaggi logistici, funzionali, di integrazione e di collegamento tra le strutture esistenti. Prima di tutto viene garantita anche una facilità di accesso al nuovo auditorium grazie al giardino sovrastante facilmente raggiungibile dal lato della stazione (piazza Adua e via Valfonda) sia dalla nuova piazza pedonale (lato Fortezza).
In secondo luogo la soluzione dell'auditorium sotto il giardino permette anche una cantierizzazione con un impatto ridotto sulla città e soprattutto sul traffico della zona. "Si tratta di un passo avanti decisivo per il polo congressuale - precisa l'assessore Biagi - perché completa l'offerta di Firenze Fiere rendendo Firenze ancor più competitiva e in grado di ospitare grande congressi. Inoltre, dal punto di vista dell'impatto ambientale della nuova opera, questo sarà minimizzato: l'auditorium sarà infatti invisibile, completamente sotto il giardino.
Gli ingressi saranno realizzati all'interno degli edifici che già sorgono in quest'area, ovvero dal Palaffari e da Villa Vittoria". Per quanto riguarda poi i fondi necessari per realizzare l'opera, il finanziamento sarà a carico di Firenze Fiere con il contributo della Regione Toscana. "Questa delibera, che arriverà in consiglio comunale nelle prossime settimane - aggiunge ancora l'assessore Biagi - fa parte di un pacchetto di atti approvati dalla giunta ed già esaminati in parte anche dal consiglio come quelli che danno il via libera alla realizzazione di due nuovi alberghi in Borgo Pinti e nell'area ex Fiat di viale Belfiore.
Grazie alla revisione degli oneri di urbanizzazione del 2002, infatti, chi realizza grandi alberghi deve versare al Comune una cospicua somma. E questo perché i soggetti che traggono i maggiori profitti da questa fase di trasformazione devono dare il loro contributo alla collettività".