FIRENZE - Sono stati in 49 a raccogliere la sfida del progetto Sovvenzione Globale Esprit e a fare domanda per i finanziamenti messi a disposizione dal Fondo sociale Europeo per le organizzazioni che operano nel settore dei servizi alle persone svantaggiate (cooperative, volontariato, associazioni no profit, ecc.). Il progetto è gestito dal consorzio Esprit che, periodicamente, mette a bando le risorse a disposizione. Per il primo anno, riferito al 2003, la somma disponibile è pari a 766.883 euro.
Il complesso delle risorse previste di qui al 2006 ammonta a oltre 6 milioni di euro.
Alla scadenza del 6 febbraio i progetti presentati sono stati, come abbiamo detto, 49. Di questi, 47 sono stati ammessi, per un investimento complessivo pari a 4.807.675 euro. In tutte le province sono stati presentati progetti. Firenze fa la parte del leone con 17, seguono Livorno con 6, Pisa e Grosseto con 5, Massa Carrara e Arezzo con 4, Pistoia con 3, Siena e Lucca con 2, Prato con 1.
Le richieste hanno interessato sia le azioni a favore di organizzazioni che operano per i disabili, sia quelle più specificamente rivolte al sostegno della creazione di impresa, con forme di assistenza tecnica per la messa a punto di progetti e di forme di autoimpiego.
Fra i 49 progetti, moltissimi quelli presentati da donne, quelli per l'infanzia, gli anziani, la formazione degli adulti. Fra le iniziative imprenditoriali non mancano idee originali e creative, spesso rivolte ai giovani, ma non solo, come le botteghe della cartapesta, aggiusta e ricicla, commercio equo e solidale, sartoria creativa. Non mancano il ristorante etnico, la lavanderia, l'agenzia di comunicazione.
Al termine dell'istruttoria sono stati finanziati 11 progetti per l'intero importo messo a bando per il 2003.
Presto, entro l'estate, verrà emesso il bando per le risorse 2004.
"Il successo di questo primo bando - commenta l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - ci conferma la validità di questa esperienza che è nuova, ricordo, sia nei metodi che nei contenuti. Abbiamo infatti deciso per la prima volta di affidare la gestione di uno strumento comunitario a un organismo intermediario, il consorzio Esprit, appunto, per rendere più snelli e capillari l'informazione e l'accesso.
L'altro obiettivo è quello legato al sostegno di un modello che favorisca la crescita dell'imprenditoria sociale, come strumento di aiuto alle persone svantaggiatee ma anche come occasione di sviluppo".