Il Festival della canzone italiana a Sanremo ha fatto da sfondo sia alla consegna della medaglia d’argento alla carriera al cantautore fiorentino Marco Masini, sia alla presentazione del libro “RicordeRai” sulla storia di 80 anni della radio-televionione italiana. La manifestazione si è svolta oggi al Teatro della Compagnia, organizzata dal Consiglio regionale. Nel consegnare l’onorificenza a Marco Masini, vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, il presidente Riccardo Nencini ha detto: “il riconoscimento è meritato, perché oltre a rendere omaggio ad un personaggio che con il suo lavoro rafforza l’identità toscana egli è anche un esempio positivo per i giovani.
Infatti –ha continuato- durante la sua carriera è caduto, ma si è poi risollevato grazie alla tenacia e alla passione nelle cose in cui crede. Un messaggio che non vale solo nel mondo della canzone ma per ogni aspetto della vita”. Infatti, l’artista toscano più volte ha dovuto superare ostacoli sia personali che di carriera prima di arrivare al successo. Sembrava già famoso nel 1990, quando la prima volta partecipò a Sanremo, ma nel 2000 con il disco ‘Uscita in sicurezza’ trovò ovunque le porte chiuse e giunse ad annunciare in televisione l’addio alla carriera di cantautore.
Ma dopo tre anni è risorto, con l’uscita il 7 ottobre 2003 del grande successo “Il mio cammino” e poi nel 2004 con la vittoria a Sanremo con la canzone “L’uomo volante”. Un risultato che, indirettamente, premia anche la rete di artisti toscani, gli studi di registrazione e le etichette indipendenti che lavorano sul territorio. Marco Masini ha apprezzato la medaglia, raffigurante il Pegaso simbolo della Regione Toscana, perché rappresenta il forte legame con la sua terra e con la sua storia di cantante.
Il vincitore di Sanremo, intervenendo durante la presentazione del libro “RicordeRai”, ha sottolineato che con questa edizione del Festival si è tornati alla formula del passato, con una sola categoria di cantanti in gara. Ma gli ha fatto eco Claudio Ferretti, coautore del volume, ricordando che nel 1951 agli albori di Sanremo i cantanti erano solo quattro: la Pizzi, Togliani ed il duo Fasano che, accompagnati dall’orchestra di Angelini, eseguivano tutti i 20 pezzi in gara, perché la vittoria non andava ai cantanti ma alla canzone.
Una formula totalmente cambiata con l’arrivo del Festival in televisione. “Comunque –ha precisato Masini- non è importante se prima il Festival era al Casinò ed adesso al Teatro Ariston, quello che arricchisce il palcoscenico di Sanremo è il fatto di sapere che ti stanno guardando milioni di persone. Anche se io preferisco esibirmi in spazi che favoriscono l’intimità ed il contatto diretto con il pubblico”. Alla presentazione del libro “RicordeRai” hanno partecipato anche Nicola Cariglia (direttore sede Rai della Toscana), Giuseppe Marchetti Tricamo (direttore Rai Eri), Leopoldo Provenzali (vice-presidente dell’Assemblea toscana) ed i giornalisti Pierfrancesco Listri e Marcello Giannini.
Il volume è un ‘documentario’ scritto e fotografico (con 870 immagini di archivio) dalla fondazione della Unione Radiofonica Italiana, che il 6 ottobre 1924 debuttò ufficialmente con i suoi programmi nell’etere, fino ad oggi con la sperimentazione del digitale terrestre in televisione.(mr)