Il test, risultato del lavoro di un gruppo di ricercatori fiorentini, si chiama MS Pepkit ed è basato su una sostanza, il glicopeptide CSF114, che segnala la presenza di anticorpi collegati al decorso della malattia.
I risultati della sperimentazione saranno presentati domani, martedì 6 aprile, durante il simposio “Direzioni future nella sclerosi multipla” (Aula Magna della Facoltà di Medicina e chirurgia – viale Morgagni, 85, inizio ore 9) da due dei ricercatori del team, Anna Maria Papini e Francesco Lolli.
Lo strumento diagnostico riveste particolare importanza in quanto attualmente non esiste alcun esame specifico al 100% per la sclerosi multipla, la cui diagnosi è perciò essenzialmente clinica. In questo quadro, seguire in maniera più semplice e rapida il decorso della malattia consente di intervenire con terapie in grado di prevenirne le ricadute e ritardarne la progressione; la malattia, infatti, può evolvere in un periodo che va dai 5 ai 20 anni.
Un prelievo di sangue sarà sufficiente per testare il livello degli anticorpi verso il CSF114 glicosilato: il kit proposto si presenta perciò come una metodologia a basso costo per seguire l’evoluzione della malattia, guidare e mirare le terapie, aiutando i pazienti a mantenere una migliore qualità della vita.
La validazione del kit è stata realizzata su una casistica di più di 500 sieri prelevati da 400 pazienti, di cui 70 seguiti fino a due anni.
Le analisi sono state condotte presso il laboratorio di chimica e biologia dei peptidi del polo scientifico di Sesto fiorentino, in collaborazione con il dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche dell’ateneo fiorentino e delle principali cliniche e centri di riferimento nazionali per la sclerosi multipla. Il glicopeptide è un brevetto dell’Università di Firenze ed è attualmente commercializzato, come prodotto da ricerca, dalla società fiorentina C.S.F, costituita da un gruppo di imprenditori toscani, che ne ottenuto la licenza esclusiva di sfruttamento.
La sclerosi multipla ha un elevato impatto sociale: in Italia sono 52.000 le persone colpite, uno ogni 1.100 abitanti; 1.800 i nuovi casi ogni anno.
La malattia si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 30 anni, più frequentemente nella popolazione femminile. E’ caratterizzata da disturbi motori, sensitivi e visivi, provocati da lesioni alla guaina che riveste le fibre nervose; ha un decorso variabile ed imprevedibile con alternanza di ricadute e miglioramenti.