I Verdi chiedono che l'impianto di incenerimento dei rifiuti sia localizzato a Prato
Il Centrodestra ne chiede la privatizzazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2004 22:49
I Verdi chiedono che l'impianto di incenerimento dei rifiuti sia localizzato a Prato<BR>Il Centrodestra ne chiede la privatizzazione

«In che modo si realizzerà la fusione del Consorzio Quadrifoglio con SAFI spa?». E' quanto chiedono di sapere la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «Nella relazione previsionale e programmatica allegata alla delibera di bilancio - scrivono i due esponenti del centrodestra in una interrogazione - in relazione alle politiche che riguardano le partecipate, con riferimento alla Quadrifoglio S.P.A, vi sono vaghe affermazioni che non lasciano comprendere quali siano le intenzioni di questa amministrazione comunale circa l'eventuale privatizzazione e le modalità di realizzazione del termovalorizzatore».

Pieri e Checcucci vogliono anche conoscere «se la cessione di quote ad un eventuale privato sia all'ordine del giorno e se si con quali modalità si prevede la privatizzazione» e «quale sia la volontà del Comune in merito al termovalorizzatore, all'individuazione del sito alle modalità di realizzazione dello stesso e alla tempistica».
“La nostra posizione è che si debba valutare attentamente l’ipotesi suggerita qualche tempo fa da Legambiente, ovvero di un solo inceneritore nell’area vasta Firenze Prato Pistoia – spiega il portavoce Provinciale dei Verdi Mauro Romanelli – e quindi certamente la presa di posizione di Giacomelli è un bel passo in avanti: tre impianti nuovi in quell’area ci sembrano invece francamente troppi, e rischiano seriamente di costituire, come lo stesso Giacomelli nota, attrattori di rifiuti, in violazione del principio di responsabilità territoriale contenuto nel decreto Ronchi e a dispetto di chi vede negli inceneritori la panacea per il problema rifiuti”
“Per noi l’inceneritore non è un tabù, ma ci preoccupa e riteniamo sbagliata e pericolosa la posizione di chi – continua Romanelli – non riesce a fare uno sforzo di flessibilità e non riesce a concepire posizioni diverse dalla corsa contro il tempo per inaugurare il prima possibile l’impianto di Case Passerini”
“Intanto aspettiamo la valutazione d’impatto sanitario nella sua completezza, e poi cerchiamo di capire dove siano migliorabili – e lo sono moltissimo – le nostre politiche di raccolta differenziata, che con il porta a porta farebbero schizzare in alto le percentuali e creerebbero nuovi posti di lavoro, di compostaggio domestico e su larga scala, praticamente all’anno zero, di riduzione a monte della produzione del rifiuto, su cui tante esperienze sono ormai in atto con successo ma devono essere estese: la corsa cieca all’inceneritore è pericolosa proprio perché rischia di farci trascurare tutto questo, tranquillizzandoci e impigrendoci su una soluzione semplificatoria”
“Come Verdi – conclude il portavoce provinciale del sole che ride – abbiamo formalizzato ai nostri alleati di coalizione e al candidato alla presidenza della provincia Matteo Renzi le nostre proposte sul tema:
.

impegno di legislatura, adeguatamente pianificato e finanziato, a raggiungere il 60 % di raccolta differenziata, e ad invertire o almeno arrestare la tendenza all’aumento della produzione dei rifiuti,
. piano stralcio dedicato alla sola riduzione dei rifiuti,
. Conferenza istituzionale di aggiornamento del piano dei rifiuti, alla quale siano accreditati esperti di varie tipologie, associazioni ambientaliste e dei consumatori, comitati, amministratori e dirigenti di aziende dei rifiuti protagonisti di esperienze avanzate in italia e all'estero, rappresentanti di realtà industriali e imprenditoriali legate non solo all'incenerimento ma anche al riciclo, al riuso e al compostaggio”.

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