Il comune di Pistoia e la fondazione Marino Marini hanno organizzato una mostra che dal 3 aprile al 4 settembre esporra' circa 60 lavori dell'artista (in gran parte mai visti dal pubblico) nelle sale del museo monografico a lui dedicato, nella sua citta' natale. Si tratta di sculture e disegni che prenderanno posto nell'ambito del percorso museale per arricchirne la collezione. L'iniziativa , curata da Maria Teresa Tosi , ha l'obiettivo di approfondire la conoscenza di quest'autore tra i protagonisti indiscussi del Novecento.
Marini, scultore, pittore, incisore (Pistoia 1901-Viareggio 1980) nella sua ricerca effettuo' varie esperienze; partendo dal naturalismo giunse a forme arcaizzanti con richiami all'arte egizia ed etrusca per poi approdare, in un periodo successivo, a nuove formule che rompevano gli equilibri tradizionali con improvvisi scatti ed impennate. La mostra vuole anche in qualche modo ricostruire le storie dei personaggi raffigurati prendendo spunto dai rapporti avuti con Marini durante la realizzazione delle singole opere.
I ritratti, nello specifico, come asseriva lo stesso maestro, erano un modo per entrare in contatto con l'umanita' e per analizzare personalità complesse e a prima vista indecifrabili. La raffigurazione dunque come indagine psicologica, come chiave di lettura della personalità E tutto cio' assume un significato particolare dato che i soggetti rappresentati da Marini erano quasi sempre artisti, storici, uomini di cultura, politici e perciò artefici di un'epoca.. Esposti anche due ritratti (uno in gesso l'altro in bronzo) di Mar Chagall in cui pero' il pittore russo non si riconobbe tanto da segnare la fine dell'amicizia tra i due artisti.
In futuro il museo intestato a Marini intende proporre nuovi itinerari che possano mettere in luce altri aspetti finora poco indagati dell'attività del maestro. (A L)