EMPOLI – Cinquanta partite (un’eternità… condita da qualche lamentela) senza ricevere un rigore, e quando l’arbitro fischia bomber Di Natale cosa fa? Non solo spreca una ghiotta occasione, ma spreca anche la possibilità di sbloccare la partita (e caricare così a mille i suoi compagni), fare un bel balzo in vanti nella classifica, ma soprattutto uscire da una crisi personale (ormai non possiamo più chiudere gli occhi sul momento no del bomber) che si trascina da qualche match. A sette fermate dal capolinea, nulla è ancora compromesso.
Certo, la salita s’è fatta assai più ripida di qualche settimana fa e ci vorrà uno scalatore coi fiocchi per portare a termine l’impresa. Tuttavia il Modena è lì ad un passo, anche se pure il Perugia (prossimo scontro diretto al Castellani) s’è fatto sotto. Da qui alla fine ci sono 4 partite in casa e 3 fuori: 4 sono abbordabili (Perugia, Brescia, Bologna e Ancona), 3 delle mission impossibile o quasi (Milan, Roma e Inter). Però non è più possibile fare calcoli. Serve un unico risultato: la vittoria, in casa o fuori non conta.
Ma serve anche trovare una soluzione ai problemi del reparto avanzato (non può remare solo Rocchi), riproporre il duo Grella-Ficini in mediana, e bloccare Vargas e Cribari al centro della difesa (guarda caso domenica è mancato il cileno e l’Empoli è incappato nella classica goleada avversaria). Insomma se si vuol sorridere a fine maggio c’è ancora da lavorare. [S.R.]