Cresce Internet in Italia. Secondo i dati rilevati dall' ultimo rapporto 2004 dell' Osservatorio Aie (Associazione italiana editori) sull'editoria digitale, sono ormai 21 milioni gli italiani che navigano, pari al 43% della popolazione. Questo il dato rilevato dall' Ispo di Renato Mannheimer, che oggi a Milano ha presentato gli ultimi dati riguardanti il rapporto tra Internet ed editoria. Dalla ricerca emerge che quasi la meta' di coloro che fanno uso di Internet sono disposti anche a pagare per continuare ad accedere a contenuti editoriali e informativi.
Tra costoro anche gli insegnanti, che dicono di essere disponibili a pagare di tasca propria. E' quanto emerge dalle due indagini commissionate dall' Aie agli istituti di ricerca Ispo (di Mannheimer) e Iard (Franco Brambilla). Secondo quanto sottolineato da Mannheimer l'85% della popolazione che naviga ha utilizzato nell'ultimo semestre almeno un sito a contenuto informativo. Non solo: quasi la meta' sarebbe disposta a pagare per accedervi, per avere in particolare una maggiore velocita' del servizio, una maggiore ricchezza dei contenuti ed eventuali aggiornamenti.
La ricerca Iard focalizzata sugli insegnanti ha invece rilevato che il 43% e' disposto a pagare di tasca propria, una percentuale che sale al 70% se fossero possibili detrazioni fiscali. Tra i dati della ricerca, molto ricca e complessa, questo: cresce la frattura culturale tra gli italiani definiti "tecnologici" (17%), e quelli definiti "tradizionalisti" (47%). I secondi consultano Internet come se sfogliassero un libro; i primi ne sono a tal punto fruitori da arrivare a ragionare e a parlare secondo il linguaggio delle nuove tecnologie.
(Fonte Ansa)