Prato - Il Carmignano dopo aver vinto la grande scommessa della qualità punta sul marketing territoriale. E’ questo il progetto che Provincia, Camera di Commercio e Strada medicea dei Vini di Carmignano presentano con convinzione in occasione del lancio nei prossimi giorni al Vinitaly di Verona della quinta edizione di Di vini Profumi . Anche quest’anno Di vini profumi prevede un doppio appuntamento: il 26 aprile a Prato, nel Chiostro di San Francesco, con i banchi d’assaggio dei vini e dei prodotti tipici del territorio e il 4 giugno ad Artimino, nella Villa medicea La Ferdinanda, con l’anteprima del Carmignano 2003 e del Pinot nero 2001 Villa di Bagnolo per esperti e giornalisti dell’enogastronomia e del turismo.
La manifestazione vede la collaborazione del Consorzio di tutela dei vini di Carmignano e dell’Agenzia di promozione turistica.
Pochi territori come quelli del Carmignano possono vantare, con le risorse ambientali, un patrimonio storico artistico così prezioso che va dalle eccezionali testimonianze etrusche alle splendide ville Medicee. E’ l’elemento, insieme alla qualità del vino, con cui enti locali, istituzioni e operatori del settore vogliono incalzare il motore dello sviluppo.
In questa prospettiva - anche attraverso iniziative come Di Vini Profumi - stanno lavorando l’assessore al Turismo della Provincia, Alessandro Attucci, il presidente della Camera di commercio Luca Rinfreschi, quello della Strada medicea del Vino, Doriano Cirri e il Consorzio dei produttori guidato da Enrico Pierazzuoli.
Negli ultimi dieci anni il Carmignano, la più piccola e preziosa doc italiana, è stato protagonista di un vero e proprio exploit. Si è lavorato intensamente alla qualità aumentando anche la quantità di superficie vitata.
Così, mentre si può tranquillamente affermare che su questa produzione si concentra la più alta percentuale di riconoscimenti degli esperti italiani, da poco più di 100 ettari di superficie vitata la doc ha raggiunto gli oltre 150 (in quest’area la coltivazione a vite supera i duecento ettari). Nel futuro c’è un ulteriore sviluppo: entro il 2010 per la superficie è previsto un aumento del 30%. In crescita viene dato anche il numero di produttori che nei prossimi sei anni potrebbero addirittura raddoppiare, passando dagli attuali 10 a circa 20.
Il programma di Di Vini Profumi prevede per il 26 aprile (ore 16) una iniziativa aperta al pubblico nel Chiostro di San Francesco a Prato. Saranno allestiti banchi di assaggio con i vini (Doc, Docg, Igt) e prodotti del territorio. Nella Cappella Migliorati dialogo sul vinsanto con due esperti d’eccezione Pietro Vestri e Ugo Contini Bonacossi. Alle 21 degustazione guidata.
Il 4 giugno, alla Villa medicea di Artimino, con la presentazione dell’annata 2003 del Carmignano ci sarà la premiazione del giornalista che nel corso dell’anno si è segnalato nell’attenzione al Carmignano.
E’ previsto un banco d’assaggio anteprima e una degustazione con Carmignano e Pinot Nero 2001. A giornalisti ed addetti ai lavori verranno presentate la tomba etrusca di Montefortini e le risorse d’arte del Montalbano.
Si svolgerà mercoledì 31 marzo (con inizio alle ore 10, presso l'Azienda Agricola Montepaldi di San Casciano Val di Pesa) la giornata dimostrativa dal titolo "La raccolta meccanizzata delle potature dei vigneti e degli oliveti".
La giornata, organizzata dall'ARSIA, l'agenzia della Toscana per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura con la collaborazione dell'Azienda Agricola di Montepaldi dell'Università di Firenze, rientra nell'ambito delle attività dimostrative del progetto di valorizzazione energetica delle biomasse agro-forestali, Bioenergy farm, cofinanziato dal Programma Probio del MiPAF e dalla Regione Toscana.
Il tema riguarda la raccolta delle potature nei vigneti e negli oliveti che, grazie alle nuove tecniche di pressatura ed imballaggio, può consentire un notevole recupero di biomassa legnosa da utilizzare per uso energetico, con un evidente ritorno anche sul piano economico.
E, solo in Toscana, si raccolgono in media 3-4 tonnellate di legno verde per ettaro all'anno, grazie alla grande diffusione della coltivazione dell'olivo e della vite e alla facile accessibilità dei terreni coltivati, dove la moderna meccanizzazione può quindi rendere conveniente la raccolta.
La giornata del 31 marzo prevede una prima parte di prove in campo, sia con la raccolta delle potature del vigneto con rotopressa, sia di potature di oliveto con rotoimballatrice, a cura dell'Azienda Agricola di Montepaldi dell'Università di Firenze.
Il pomeriggio, invece, sarà dedicato ad approfondimenti tecnici.
I lavori, presieduti da Carlo Chiostri, dell'Arsia, prevedono interventi su: "Il progetto Bioenergy Farm"; "Stato dell'arte sulla meccanizzazione della raccolta dei residui agricoli legnosi"; "Presentazione risultati tecnici delle prove dimostrative di raccolta delle potature"; "Filiera energetica dei residui agricoli: tecniche di raccolta e modelli d'impresa".
Le conclusioni, previste intorno alle ore 16, saranno a cura di Enrico Bonari della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, coordinatore scientifico del progetto Bionergy farm.