Abbate sottolinea che «l'amministrazione ha effettuato numerose operazioni "swap", per la ricontrattazione dei tassi attraverso accordi con altre banche, fin dall' dall'inizio del mandato amministrativo» e che «la ristrutturazione del debito è stata affidata, a partire da luglio 2003 a CDC Ixis, Cassa di Risparmio di Firenze e Banca IMI». Per questo l'esponente del centrodestra vuole sapere, anzitutto, «quali credenziali queste banche hanno presentato, quali operazioni hanno effettuato ed a quanto ammonta la loro commissione per la gestione dell'indebitamento», «perché sono state scelte banche come Carifirenze e Banca IMI che non hanno un rating, ovvero un indice che misura l'affidabilità, solido», «perché non sono state invitate banche importanti quali Dresdner Kleinwork Wasserstein, Barclays Capital, Goldman Sachs, Societe Generale, Royal Bank of Scotland», «quali sono i criteri di scelta delle banche invitate», «perché sono state convocate per il 2003 Banca Toscana e MPS Finance visto che appartengono allo stesso gruppo bancario» e «per quale motivo Banca IMI, pur non essendo stata invitata, si è aggiudicata il mandato».
In secondo luogo Abbate chiede di conoscere «quante e quali sono state le commissioni pagate sui contratti swap stipulati dal Comune dall'inizio del mandato, come ad esempio su quello di Merrill Lynch per un importo di 291.882.367,74 euro», «se il Comune sta applicando la nuova normativa in vigore dal 1 dicembre scorso che impone per gli swap la massima esposizione possibile con un solo istituto di credito pari al 25% del totale», «se Banca IMI e il consorzio vincente erano solo advisor oppure chiudevano contratti swap», «perché il bando è così lacunoso» e, infine, «quali sono state le commissioni pagate sui contratti "swap" stipulati dal Comune dall'inizio del mandato».
"Il Comune di Firenze nella Relazione Previsionale e Programmatica afferma che ogni anno diventa più difficile riuscire a garantire sotto il profilo quantitativo e qualitativo i servizi resi agli utenti, per la ridotta autonomia impositiva e la carenza di flussi di finanziamenti erogati dallo Stato, stante la politica economica e finanziaria del Governo e che «anche quest'anno la Legge Finanziaria ha comportato una riduzione dei trasferimenti erariali». In realtà - ha proseguito la consigliera comunale di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci - al Comune di Firenze arrivano più soldi dallo Stato, contrariamente a quanto affermato e casomai il problema del bilancio comunale è l'aleatorietà di molte entrate fra cui i 73 milioni di euro previsti dal canone di concessione della Publiacqua che viene riproposto anche quest'anno dopo che nel 2003 è fallita la cartolarizzazione.
Sarebbe anche auspicabile che non fossero più stornati gli 11 euro a multa alla Firenze Parcheggi". Ma non è questa "l'unica nota stonata" della relazione del bilancio previsionale del 2004 secondo AN; la consigliera Gaia Checcucci ha sottolineato anche che la pressione fiscale pro-capite a Firenze (imposte dirette e tasse) è molto alta: mediamente 810 euro a persona. "Altra cosa che deve essere chiarita - ha proseguito Gaia Checcucci - è il mancato rispetto da parte del Comune di Firenze delle norme del codice della strada; sia per quello che riguarda il vincolo di destinazione dei proventi delle multe (44 milioni di euro che purtroppo rappresentano una stangata certa sul bilancio familiare) che per i parcheggi stradali con le strisce blu che sono posizionati anche ad una distanza inferiore ai cinque metri dagli incroci e dalle fermate degli autobus".
Manca, infatti, anche quest'anno la delibera di giunta che destina i proventi delle multe per iniziative destinate a migliorare la sicurezza stradale e per il rifacimento della segnaletica stradale sia verticale che orizzontale. Manca la rendicontazione di come sono stati spesi i soldi negli ultimi due anni e anche per quest'anno. In realtà il Titolo I (Imposte e tasse) n. 010220 compartecipazione IRPEF passa da 53.696.441 euro del 2002 a 79.431.982 euro per la Previsione 2004; l'incremento è di circa 26 milioni di euro, con un aumento per questa voce, pari a quasi il 50%.
Il Titolo I complessivamente passa da un gettito di € 265.457.334 del 2002 a € 299.707.460 del 2004 con un aumento complessivo di 33,7 milioni di euro pari ad un incremento per il titolo I Imposte e Tasse del 12,72%. La sola categoria 1 (imposte) presenta un aumento di 32 milioni di euro. È aumentata fortemente, piuttosto, la pressione tributaria pro capite, che era di € 752,05 nel 2002 e per quest'anno si stima superi gli 800 euro pro capite (rapporto Entrate titolo I su popolazione 2002 e popolazione prevista al 2004 stante il continuo calo di residenti).
Il Titolo III (Entrate extra tributarie) ha una crescita di 58 milioni di euro a causa soprattutto di 2 voci. 3053500: contributi da privati inerenti funzioni di gestione del territorio e dell'ambiente che sono pari a € 73.566.907,02 (Publiacqua); 3053600: Nuove Entrate non imputabili a specifiche risorse € 3.800.000 Titolo IV (Entrate derivanti da alienazioni e da trasferimenti di capitali) 4014100: Alienazione Beni Immobili per 24.000.000 euro (la necessaria delibera che individua tali immobili deve essere ancora allegata al bilancio).
Dismissione di partecipazioni per 15.000.000 euro ma non è chiaro di cosa si tratta. 4054520: Contributi da altri soggetti per 50.030.990,96 euro (anche qui non c'è chiarezza). Il Titolo IV aumenta complessivamente di 58 milioni di euro. "Nonostante l'incremento innegabile delle entrate - ha sottolineato la consigliera di AN -, il Comune ha dovuto far ricorso ad un'incredibile quantità di anticipazioni di cassa che sono passate da 70.210.793,83 euro del 2002 a 241.160.000 euro del 2004 con un incremento di 171 milioni di euro che testimoniano l'aleatorietà delle Previsioni di Entrata del Comune che probabilmente determinerà il mancato rispetto del Patto di Stabilità nonostante parte del deficit comunale sia stato scaricato per ridurne l'entità su Publiacqua".