Alta velocita': rischio di blocco per cantieri della Toscana
Oneri finanziari a carico del Comune di Firenze: come reperirà tutte queste risorse?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2004 14:34
Alta velocita': rischio di blocco per cantieri della Toscana<BR>Oneri finanziari a carico del Comune di Firenze: come reperirà tutte queste risorse?

L'attivita' di scavo per i lavori della tratta toscana dell'alta velocita' rischia di bloccarsi all'inizio della prossima settimana per l'impossibilita' di trovare siti disponibili dove portare il materiale. A lanciare l'allarme e' il direttore dei cantieri Cavet. 'Abbiamo una autonomia solo di qualche giorno', ha spiegato Marcheselli. Tra le soluzioni alternative, l'allargamento dell'interporto di Guasticce, tra Pisa e Livorno, dove potrebbero essere utilizzati i materiali.
In una lettera indirizzata al sindaco Leonardo Domenici sugli oneri finanziari dell'Alta Velocità a carico del Comune di Firenze l’associazione di volontariato Idra richiama l’attenzione su un aspetto spesso dimenticato della questione–supertreni nel capoluogo toscano: dallo Studio di Impatto Ambientale per la Penetrazione urbana A.V.

di Firenze risulta che "i costi d’investimento saranno in totale 2423,73 mld, di cui 458,73 mld a carico del Comune di Firenze e 1965 a carico della TAV". Dove e come reperirà il Comune di Firenze, si chiede Idra, tutte queste risorse?
Nella lettera a Domenici il portavoce Girolamo Dell’Olio chiede "se la cifra dell’onere a carico del Comune di Firenze indicata in quel documento risulta oggi confermata" e "in quale misura essa sia eventualmente variata per effetto di accordi successivi a quelli siglati nella Conferenza di servizi del 3.3.’99".
L’associazione ecologista fiorentina scende poi nei dettagli: "A quali specifici interventi è legata, nell’ambito delle realizzazione delle opere approvate nell’ambito delle Conferenze di servizi per il Nodo AV/AC di Firenze, la spesa a carico del Comune di Firenze?".

E aggiunge: "Su quali voci di bilancio, con quale progressione di spesa e ricorrendo a quali fonti di entrata il Comune di Firenze ha programmato di assicurare la partecipazione finanziaria approvata?".
Idra chiede lumi anche su altre spese aggiuntive previste a carico del Comune di Firenze e descritte in precedenti accordi del ’97: nel Protocollo di Intesa tra Ministero, FS, TAV, Regione Toscana e Comune si legge che dalla realizzazione di cavalcaferrovia, sottopassi e viabilità sono esclusi "gli adeguamenti di tutti i sottoservizi interferenti che saranno a carico del Comune di Firenze", e che "il Comune di Firenze si impegna a progettare e a realizzare, a propria cura e spese, in tempi congruenti con il programma delle progettazioni e delle realizzazioni di competenza di F.S.

S.p.A. e T.A.V. S.p.A., le sistemazioni urbanistiche delle aree ex Macelli per la piena funzionalità della nuova stazione AV (comprensive della viabilità, parcheggi ed altri interventi edilizi previsti nell’area oggetto di intervento)". È stato calcolato, chiede Idra, l’ammontare di queste ulteriori uscite in programma? E quale onere economico diretto e indiretto risulta derivare, secondo il computo realizzato dagli uffici tecnici del Comune di Firenze, "dalla inagibilità dell’area Belfiore-ex Macelli messa a disposizione dei cantieri della stazione AV per tutta la durata dell’intervento, e dal trasferimento delle funzioni comunali ivi presenti?".
A 80 giorni di distanza dalla richiesta del nuovo cronogramma dei lavori per l’Alta Velocità a Firenze, inviata al sindaco il 3 gennaio scorso, l’associazione rinnova infine l’auspicio di un riscontro da parte del primo cittadino.

La mancata risposta del sindaco Leonardo Domenici è stata oggetto di un recente esposto al Difensore civico del Comune di Firenze.

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