Scoperta quasi casualmente da Caetano Veloso, Virginia Rodrigues, nuova stella nel firmamento della musica brasiliana, trentacinquenne, ex manicurist e domestica degli slums di Salvador de Bahia, con soli due album al suo attivo è diventata una delle più apprezzate interpreti del samba e di quel mondo legato alle musiche del carnevale. La sua capacità interpretativa è strabiliante e la sua presenza sul palco alterna lo statuario al passo di danza appena accennato, una leggerezza che va oltre la sua fisicità e la rende grande personaggio, ipnotico e evocativo.
Il suo primo disco Sol Negro contiene splendide interpretazioni di Gilberto Gil e Chico Buarque, mentre l’ultimo lavoro Nos riprende a piene mani dai repertori di alcuni dei più leggendari Carnival Group come Ile Ayé, Olodum e Afrekété. La sua voce straordinaria deve certamente molto alla massiccia struttura fisica, ma l’impostazione rigorosa e sicura della vocalità la si deve probabilmente anche ad uno studio particolare. L’album dedicato alle canzoni del carnevale è un omaggio alla tradizione brasiliana, ma forse anche a quella africana in cui questa festa sembra aver avuto la sua genesi.
La voce di Virginia Rodrigues colpisce nel profondo per lo spirito evocativo che possiede e rimanda a qualcosa di quasi mistico, per questo le chiedo quanto influisca la componente religiosa all’interno della sua musica. "Io sono una seguace della religione Candomblé (credenza animista con elementi di religione cattolica e divinità proprie dette orixas, nda) e per me ha un’importanza fondamentale che sicuramente si manifesta anche nelle mie canzoni. Componenti estatiche e ipnotiche di antica origine africana sono normalmente presenti nelle musiche che evocano il carnevale, le ho sempre percepite e ora che canto, probabilmente le riesco anche ad emanare." Viste le enormi potenzialità della sua vocalità e considerato il tipo di canzoni che ama interpretare, sarebbe interessante ascoltarla in qualche performance per sola voce.
"Nel mio passato ho più volte cantato a cappella, un genere a cui tengo molto tanto è vero che anche attualmente mi capita di interpretare solo vocalmente qualche canzone. È però un genere molto faticoso e bisogna essere in perfette condizioni per evitare di fare brutte figure. Fino ad ora non se ne è mai parlato, ma prima o poi è anche possibile che incida un disco per sola voce."
Arrivano a San Piero a Sieve direttamente da Cuba i “Charanga de oro de l’Havana”, una delle più importanti orchestre cubane che ha al suo interno anche artisti del Buena Vista Social Club.
Saranno in concerto lunedì 22 marzo alle ore 21 alla palestra comunale (via Trifilò), ad ingresso gratuito. L’iniziativa, organizzata dal Comune e la Pro Loco di San Piero a Sieve, rientra nel più ampio programma di cooperazione decentrata promosso dalla Regione Toscana e dal tavolo regionale Cuba con vari enti - tra cui quello sanpierino, impegnato su più progetti di cooperazione internazionale - che lavora per spingere e accelerare la democratizzazione del sistema politico e di governo dell’isola sostenendo anche progetti di recupero dell’Havana vecchia e di realizzazione di strutture sociali.
Sotto la direzione artistica di Jesus “Chucho” Hernandez e la direzione generale del maestro Josè Loyola, dieci tra i migliori musicisti cubani si esibiranno per calare San Piero e il Mugello nei caldi ritmi cubani. Tra loro Enrique Lazaga e Jorge Abal (Buena Vista Social Club), Policampo Tamayo (Afro Cuba All Star), Andres Pedros (Grupo Manguarè) con i solisti Emilia Morales, Mundito e Gonzales. Dalle 19,30 fino alle 21 cena-buffet a offerta per progetti di cooperazione con Cuba.