Un'occasione di confronto tra le istituzioni fiorentine che si occupano del sostegno alle persone in termini di salute, di protezione sociale, di benessere e la cittadinanza, le associazioni, gli operatori per condividere la situazione e capire le prospettive. Questo è il senso del terzo incontro su "I servizi socio sanitari a Firenze" organizzato dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni per giovedì 18 marzo alle ore 21 presso il Convitto della Calza, in piazza della Calza 6.
Sarà l'occasione per analizzare le prospettive del sistema dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari di Firenze attraverso un confronto a tutto campo. Ma trattare della città di Firenze significa anche ampliare il confronto a quanto si muove in ambito regionale: per questo sono stati invitati rappresentanti della Regione (tra cui ovviamente l'assessore al diritto alla salute Enrico Rossi), i vertici dell'Azienda sanitaria fiorentina (con il neo direttore generale Luigi Marroni), dell'Azienda ospedaliera di Careggi (il direttore Andrea Des Dorides) e dell'Azienda ospedaliera Meyer (il neo direttore generale Paolo Morello).
Invitati anche gli amministratori dell'area vasta, le associazioni di volontariato, le Pubbliche Assistenze, le cooperative sociali, gli operatori sanitari e sociali, i sindacati e le organizzazioni di categoria, le consulte degli anziani, dei disabili e della salute mentale, i centri anziani, le reti di solidarietà, la cittadinanza.
Entrare nelle case degli anziani che vivono da soli per dare loro aiuto, soccorso in caso di necessità ma anche un contatto umano per combattere la solitudine.
E' questo l'obiettivo di "Firenze Tele-care", il progetto che rinnova e modernizza il servizio della Teleassistenza e che è frutto della collaborazione tra il Comune di Firenze, la Regione Toscana, l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze (che hanno finanziato l'operazione) e dal Centro servizi Montedomini e San Silvestro (che invece gestirà il sistema). Oggi il nuovo servizio, che entrerà in funzione per una prima tranche di utenti in estate, è stato presentato ufficialmente dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni e da Edoardo Speranza vicepresidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dal presidente di Montedomini Fabio Focardi.
"Anche questo progetto conferma l'impegno dell'Amministrazione comunale per le politiche sociali - ha spiegato l'assessore Cioni -. Anche il bilancio che presto arriverà in consiglio comunale garantisce il mantenimento dei servizi sociali in generale e per gli anziani in particolare. Questa fascia di popolazione riveste un ruolo sempre più importante nella nostra società. Ma non si tratta di un peso, anzi gli anziani rappresentano una risorsa per l'intera città". "L'impatto sociale della terza età nell'epoca attuale - ha ribadito Speranza - è sempre più rilevante.
E' quindi altrettanto rilevante che sia anche migliorata il più possibile la qualità della vita di una parte consistente della nostra società. Quando i problemi della famiglia e la velocità con cui si muove la vita di oggi lasciano vuoti consistenti, le istituzioni pubbliche e private possono offrire un aiuto concreto. L'Ente Cassa - ha continuato Speranza -, che sostiene abitualmente le fasce più deboli attraverso i propri interventi nel settore socio-assistenziale, ha ravvisato nelle tecnologie e nel tipo di approccio concettuale ed umano del progetto Tele-care un aiuto concreto che può essere fornito a molti anziani, soprattutto quelli più soli e bisognosi di sostegno".
La decisione di riprogettare l'attuale sistema di Telassistenza è frutto di una semplice constatazione. Ovvero che a Firenze la popolazione anziana è in continua crescita e tra questi moltissimi vivono da soli: oltre 29mila ultrasessantacinquenni e di questi quasi 14mila hanno più di 80 anni e oltre 3.200 hanno già festeggiato il 90esimo compleanno. Appare quindi chiaro che, se l'obiettivo dell'Amministrazione è quello di favorire la permanenza dell'anziano in casa, è necessario creare le condizioni perché questo sia possibile.
"Non si tratta soltanto di mettere in campo gli interventi per garantire all'anziano che vive solo condizioni di sicurezza e autonomia - ha aggiunto l'assessore Cioni -, si deve anche agire per combattere e superare la solitudine". Proprio la solitudine è considerato un fattore scatenante e aggravante del progressivo decadimento psicofisico e delle perdita di autosufficienza e quindi una concausa di un precoce ricorso a strutture di ricovero per anziani. Il progetto di Tele-care vuole quindi andare oltre i pur importanti interventi di carattere sanitario e di soccorso già previsti nella normale Teleassistenza e, utilizzando le potenzialità delle nuove tecnologie, cerca di dare risposte alla difficoltà di vivere in solitudine con l'apertura di un canale comunicativo ad ampio raggio sia con i parenti e gli amici dell'utente sia che con i vari soggetti istituzionali, sociali ed economiche.
"Con il nuovo sistema - ha aggiunto l'assessore Cioni - grazie a una telecamera e alla normale televisione, sarà possibile collegare gli anziani che vivono soli con gli operatori in servizio alla Centrale Operativa". L'obiettivo quindi è entrare in casa degli anziani per rompere la solitudine e dare loro un aiuto concreto, mettendoli in contatto con volontari, medici e via dicendo. In estate i primi 500 apparecchi saranno sistemati nelle case di altrettanti anziani che vivono da soli e che hanno già il vecchio sistema della Teleassistenza.
"Entro l'anno - ha assicurato il presidente Focardi - gli apparecchi in funzione saranno 2.500".
Il sistema costa 2.750.000 euro di cui 1.750.000 arrivano dalla Regione Toscana, 500 dall'Amministrazione comunale e altrettanti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Inoltre il Comune coprirà con risorse proprie il canone di gestione per gli anziani meno abbienti. Per gli altri il servizio avrà lo stesso costo della "vecchia" Teleassistenza, circa 40 euro al mese.
L'obiettivo del Tele-care è facilitare la comunicazione degli utenti con la creazione di una rete in grado di rispondere alle esigenze primarie e di offrire servizi accessori, pensati soprattutto a superare l'isolamento considerato una causa importante della graduale perdita di autosufficienza e migliorare le condizioni di vita dell'anziano solo a casa.
Ecco che quindi, accanto alle semplici attività di monitoraggio e vigilanza dell'utente, si affiancano una serie di servizi di "utilità e sollievo" per offrire all'abbonato una sorta di "tutoraggio". In concreto si tratta di servizi che vanno dalla vigilanza sulle condizioni di psico-fisiche dell'utente alla risposta alle richieste di intervento sanitario (attivando a seconda del caso il 118 oppure le farmacie con il Prontofarmaco), dall'aiuto nello svolgimento delle piccole pratiche quotidiane (ricordare per esempio l'orario di somministrazione di medicine, effettuare la spesa a domicilio oppure il disbrigo di piccole commissioni) al sostegno psicologico e contro la solitudine.
Per questo è necessario prevedere un sistema che, partendo dalle attuali dimensioni del servizio, consenta una progressiva attivazione di nuove postazioni collegate alla Centrale Operativa.
Il sistema è in grado di offrire tre tipi di servizio: Teleconforto, Teleassistenza/Telesoccorso e Telemedicina.
Teleconforto
L'obiettivo è dare la possibilità agli anziani in particolare, ma in generale a tutte le persone sole, di rimanere nella propria abitazione in buone condizioni sociali, psicologiche e sanitarie.
Nell'anziano il rimanere vicino ai suoi affetti, ai suoi ricordi, ai suoi riferimenti ha effetti positivi sulle sue condizioni sanitarie e psicologiche. L'utente, una volta collegato alla rete, avrà due possibilità: attivare un collegamento diretto audio-video con la Centrale Operativa; oppure accedere a una serie di informazioni (orari delle farmacie, degli studi medici, eventi cittadini e via dicendo) in grado di aiutarlo e sollevarlo nello svolgimento delle attività quotidiane. Quando il sistema sarà a regime gli utenti potranno accedere a una serie di servizi aggiuntivi tra cui il collegamento con un assistente specialistico (farmacista, psicologo, operatore volontariato), l'accesso a servizi speciali (consegna spesa a domicilio, spesa telematica, ritiro di una prescrizione dal medico, acquisto di un farmaco, svolgimento di piccole commissioni come il pagamento delle bollette) oppure a canali informativi tematici (con orari farmacie, studi medici, eventi cittadini, ultime notizie presenti in rete civica e via dicendo), il collegamento in videoconferenza con parenti o amici anch'essi dotati dell'apparecchio oppure collegati ad Internet.
Teleassistenza
Il servizio consiste nell'effettuare un monitoraggio programmato delle condizioni psico-fisiche dell'utente (con segnali di controllo ad orari concordati) attivando interventi in caso di mancata risposta al segnale, e nel rispondere alle richieste di aiuto. Tra le possibilità previste anche l'attivazione di una serie di sensori (ad esempio segnalatori di caduta) in grado di trasmettere alla Centrale Operativa segnali di allarme in automatico. Il terminale sarà in grado di funzionare anche in caso di assenza di corrente - avvisando la centrale operativa del problema - e di segnalare allarmi in caso di disfunzioni di apparecchiature elettriche, fughe di gas, allagamenti attivando l'intervento della Centrale Operativa.
L'apparecchio potrà essere attivato anche tramite telecomando o vivavoce.
Telemedicina
Per quanto riguarda la Telemedicina, prevista in ambito cardiologico e respiratorio, è prevista l'installazione a casa di apposite stazioni di controllo reperibili sul mercato.
Le stazioni di controllo, attraverso la connessione con la Centrale Operativa, si collegheranno con i presidi ospedalieri che svolgeranno l'attività di sorveglianza medica.
LE APPARECCHIATURE
Due gli strumenti fondamentale del sistema: il telefono e il televisore corredato da una web cam.
Attraverso questi due apparecchi sarà possibile attivare i collegamenti audio e video tra l'abitazione dell'utente e la Centrale Operativa. La scelta del televisore non è casuale: si tratta di uno strumento conosciuto agli anziani e inoltre il collegamento video consente un contatto più "rassicurante" per l'utente ed un più efficace controllo da parte della Centrale operativa. Il collegamento audio e video è bidirezionale e si appoggia alla rete Internet alla quale è collegato tramite linea ADSL o modem analogico.
Il software prevede una home page, nella quale l'utente - a lato dell'immagine video dell'operatore della Centrale Operativa - avrà un menù di accesso a servizi multimediali dedicati o personalizzati. La Centrale Operativa sarà lo snodo dei collegamenti tra l'utente e i soggetti incaricati di effettuare i servizi. Gli operatori potranno utilizzare l'archivio della Centrale in cui saranno memorizzati tutti i dati sociali, sanitari e le notizie utili per fornire un adeguato servizio.
I SOGGETTI DELLA RETE
L'utente potrà collegarsi a parenti e amici oltre che a una serie di soggetti di riferimento come il 118, Dipartimento emergenza-urgenza (Deu), Polizia, Vigili del Fuoco, farmacie, pubbliche assistenze, associazioni di volontariato.
Ma anche altri soggetti come Coop, Esselunga, sindacati e via dicendo. L'inserimento nella rete di soggetti pubblici e privati che operano in ambito socio-sanitario consente la razionalizzazione delle risorse presenti sul territorio. In questo modo sarà possibile offrire risposte a circa 5mila utenti evitando sprechi di risorse.
FIRENZE TELE-CARE, ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Spetterà alla Centrale operativa occuparsi dell'attivazione dell'abbonamento al servizio con creazione del profilo utente desiderato dell'abbonato; dell'attività di call-center, con attivazione degli interventi specifici di emergenza e/o smistamento delle richieste presso i servizi collegati alla rete; aggiornamento dati nell'archivio degli abbonati; della redazione e composizione dei canali tematici del servizio di Teleconforto (farmacie, ospedali, medici di base, comunità virtuali); della formazione dell'utente sull'utilizzo dell'apparecchio direttamente a casa.
Le apparecchiature saranno concesse agli abbonati in comodato gratuito: l'anziano dovrà pagare soltanto un canone annuo rateizzato e variabile a seconda del servizio scelto. Per gli utenti meno abbienti il canone sarà pagato dal Comune. La manutenzione sarà affidata a un soggetto esterno individuato attraverso una gara di appalto.
LA TELEASSISTENZA OGGI
Il Tele-care è un'evoluzione della classica Telassistenza. Questa si basa su un'idea semplice: utilizzare le nuove tecnologie di comunicazione per realizzare sistemi di sostegno con l'obiettivo di i offrire a soggetti anziani, un servizio continuo in grado di attivare interventi di emergenza sociale e sanitaria.
Le forme di supporto si sono basate fino ad oggi sul sistema telefonico e sono articolate in Teleassistenza (ovvero attività programmate per il monitoraggio delle condizioni dell'utente collegato al servizio per verificare le sue condizioni psico-fisiche, per accertare l'insorgenza di eventuali necessità di ordine pratico o sanitario e a sostenere l'utente nello svolgimento di attività quotidiane) e Telesoccorso (destinato invece a affrontare situazioni di emergenza sanitario, sociale e via dicendo con interventi mirati del 118 oppure avvisando i parenti).
Per quanto riguarda Firenze, il progetto Teleassistenza inizia in via sperimentale, limitatamente alla fascia diurna, nell'ottobre 1992; un anno dopo viene attivato anche il servizio notturno, limitato ai soli interventi di Telesoccorso, avvalendosi della collaborazione della Centrale operativa Firenze Soccorso (118). Il servizio è basato sulla gestione di collegamenti remoti mediante modem tra terminali periferici installati presso il domicilio dell'utente e una Centrale Operativa gestita dal Comune di Firenze.
Ad aprile dell'anno scorso il Comune tramite la propria Centrale Operativa, il tramite con le altre strutture (118, pubbliche assistenze, associazioni di volontariato), ha esteso gli interventi di Teleassistenza anche alla fascia notturna. L'attuale impianto del sistema si basa sul concetto di assistenza nella accezione più classica del termine: è quindi un sistema che prevede una limitata interazione con l'utenza, che è quindi un soggetto passivo del servizio con scarsa autonomia di azione, e dove i contatti umani sono assai limitati.
Inoltre il servizio si basa su un sistema hardware (stazioni di controllo) e software ormai uscito di produzione. Con l'attuale organizzazione la media degli utenti assistiti dal servizio è di circa 360 utenti, con circa 6.500 interventi all'anno. Il dato più rilevante è che oltre l'89% delle chiamate ricevute dalla centrale operativa è costituito da telefonate che denotano la necessità di un contatto umano (circa il 21,5% degli interventi sono telefonate di sostegno mentre il 68% delle telefonate sono comunicazioni o richieste di vario genere).
Ad oggi l'utente paga un canone bimestrale di 77 euro, che può essere gradatamente ridotto in proporzione al reddito dell'abbonato, secondo quattro fasce, fino a prevedere per i meno abbienti la gratuità del servizio.