Il Gonfalone d’argento a Josè Saramago, Premio Nobel per la letteratura, martedì 16 marzo alle ore 13.00

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2004 17:38
Il Gonfalone d’argento a Josè Saramago, Premio Nobel per la letteratura, martedì 16 marzo alle ore 13.00

Firenze- Si svolgerà martedì 16 marzo alle ore 13.00 nella Sala del Gonfalone in Consiglio regionale la cerimonia di conferimento del Gonfalone d’argento al Premio Nobel per la letteratura Josè Saramago. Sarà il Presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini a consegnare il riconoscimento al grande scrittore portoghese in questi giorni in Toscana, alla cerimonia interverrà anche il prof.Omar Calabrese. Josè Saramago è in Toscana per partecipare al `Simposio Sete Sóis Sete Luas, Omaggio a José Saramago` che si svolge al Museo Piaggio a Pontedera .

Il tema di quest’anno riguarda: `La libertà delle idee`, che verrà trattato da José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, e Presidente Onorario del Festival Sete Sóis Sete Luas. Martedì 16 marzo Saramago, prima del suo arrivo a Firenze, alle ore 11.00 riceverà la cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Pontedera presso la Sala Consiliare del Comune di Pontedera. Lo scrittore portoghese José Saramago è stato proclamato l`8 ottobre vincitore del Premio Nobel 1998 per la Letteratura.

L`Accademia Reale di Svezia, l`istituzione che ha conferito il prestigioso riconoscimento ha indicato tra i motivi dell`assegnazione quelli `dell`immaginazione, della umana partecipazione e dell`ironia` con i quali Saramago `ci mette continuamente in grado di comprendere realtà difficili da percepire`. Di famiglia povera, José Saramago nacque ad Azinhaga il 16 novembre 1922; si trasferì all`età di tre anni a Lisbona con la famiglia. Abbandonò gli studi universitari per difficoltà economiche familiari; per mantenersi lavorò dapprima come fabbro e si dedicò in seguito a varie altre professioni: disegnatore, correttore di bozze, traduttore, giornalista.

Prestò infine stabilmente la propria opera in campo editoriale. Negli anni della dittatura di Salazar (terminata nel 1974) è stato uno strenuo oppositore di quel regime, e fu a sua volta osteggiato da esso nella sua attività giornalistica. Attualmente vive a Lanzarote, nelle Isole Canarie. Tra i suoi romanzi, tradotti in oltre venticinque lingue, il più noto è probabilmente O Jangada de Pedra (La zattera di pietra, pubblicato in Italia da Einaudi); in esso Saramago immagina il distacco per motivi soprannaturali della Penisola Iberica dal continente Europeo e il suo `navigare` senza meta nell`oceano Atlantico: una sorta di allegoria - come commenta ironicamente lo stesso Saramago - della vocazione a barcamenarsi che possiedono politici e autorità o comunque coloro che detengono il potere.

L`opera Ensaio sobre a Cegueira (Cecità), è anch`esso pubblicato in Italia da Einaudi nel 1996. `La cecità`, dice lo stesso autore, `è la cecità della razionalità. Noi siamo esseri razionali, ma non ci comportiamo razionalmente. Se lo facessimo, non esisterebbero nel mondo i morti per fame`. La preoccupazione nei confronti della società attuale, che è indifferente o ignora i problema di priorità per quanto attiene le questioni sociali è evidente in tutta l`opera di Saramago e chiarisce anche i motivi delle simpatie comuniste dello scrittore.

(RF)

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