Una componente quantitativamente e qualitativamente importante dell’attività clinica dei pediatri ospedalieri e dei pediatri di famiglia è costituita dai processi diagnostici e terapeutici (nel breve periodo in fase acuta e nel lungo periodo per profilassi) sui bambini con malattie allergiche o, più in generale, con malattie a patogenesi immunologica. Diversamente da altre patologie pediatriche i processi terapeutici si riflettono su piani che trascendono quello strettamente farmacologico. Includono infatti l’intervento sull’ambiente, sulla dieta, l’istruzione all’uso di devices, le modificazioni dello stile di vita della famiglia.
L’insieme delle attività necessarie per la gestione del bambino allergico è quindi estremamente complesso per la molteplicità degli interventi e per la necessità di individuarvi il corretto equilibrio. Oltre a ciò, deve essere considerato che più del 30% dei bambini sono allergici ed il 15% ha asma. Il 10% dei bambini ha dermatite atopica ed una porzione significativa ha altre condizioni da allergia respiratoria, manifestazioni gastrointestinali da allergia alimentare, anafilassi.
Dalla letteratura recente risulta che i meccanismi immunologici sono implicati nella patogenesi di un numero sempre maggiore di condizioni di rilevanza clinica in età pediatrica.
Un’appropriata ed aggiornata cultura immunologica è quindi indispensabile non solo per chi opera nei settori specialistici dell’immunologia clinica, ma anche per il pediatra generalista. Applicazioni si ritrovano nella gestione quotidiana delle malattie infettive pediatriche, nel razionale impiego delle vaccinazioni, nella comprensione dei processi di diagnosi e trattamento delle malattie gastrointestinali, delle epatopatie, delle malattie endocrine.
La diffusione delle malattie allergiche e la trasversalità dei meccanismi immunologici in patologia pediatrica trascendono l’interesse dei pediatri e coinvolgono le competenze professionali dei medici di medicina generale, degli infettivologi, di gastroenterologi, dermatologi, microbiologi, patologi clinici ed epidemiologi.
E’ però evidente l’oggettiva difficoltà all’aggiornamento in un settore che, come non altri nelle scienze cliniche, vede un continuo processo di sviluppo.
Le nuove acquisizioni trovano spesso un riscontro clinico, diagnostico o terapeutico a cui è necessario poter rispondere prontamente ed adeguatamente. Sono quindi fondamentali per la vita professionale del pediatra i momenti culturali in cui sia possibile la valutazione critica, la sintesi e l’aggiornamento condotti da esperti dei diversi settori della patologia allergologica ed immunologica.
Il Meeting organizzato dal Professore Alberto Vierucci, dal Professore Maurizio de Martino e dalla Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica, grazie all’apporto di esperti italiani e stranieri, vuole essere uno di questi momenti.
Filosofia generale del Meeting è quella di fornire al pediatra, ed a tutte le altre figure professionali coinvolte nella salute del bambino, una sintesi critica delle conoscenze di base nell’immunologia ed allergologia pediatrica ed un’analisi delle immediate e future applicazioni cliniche di queste conoscenze.
La parte iniziale del Meeting vede coinvolti i Professori De Benedictis, Giannetti e Romagnani in letture di aggiornamento con fondamentali ricadute nella pratica clinica. Verranno esposti gli strumenti per discernere quanto è utile nella evidence based medicine, verranno chiariti gli aspetti nuovi della patogenesi (e quindi dell’intervento terapeutico) nella dermatite atopica e più in generale della patogenesi immunologia delle malattie allergiche.
La ricaduta attesa del miglioramento delle conoscenze in questi aspetti della patologia pediatrica è sia di miglioramento della situazione clinica e della qualità di vita, ma anche l’ottimizzazione degli aspetti di farmacoeconomia.
Successivamente verranno trattati dai Professori Boner, Fringuelli e Vierucci tre aspetti importanti nella gestione della popolazione allergica pediatrica: i rapporti fra pediatra, società e famiglia del bambino allergico, la ricaduta allergologica (con particolare riguardo alle modificazioni nelle concentrazioni e nelle specie dei pollini allergenici) dei cambiamenti climatici attualmente in corso, ed il significato clinico e gestionale del bambino con gravi o numerose allergie.
L’incidenza della patologia allergica in età pediatrica rende infatti questa condizione una malattia sociale che (per le implicazioni sulle modificazioni negli stili di vita, nella partecipazione gestionale e nel coinvolgimento psicologico) diviene anche una malattia della famiglia.
Nel pomeriggio del primo giorno, in due distinte sessioni, i Professori Rossi, D’Amato, Barbato, Longo, Miraglia del Giudice Jr., Romano e Gelmetti illustreranno gli aspetti pratici del ruolo fra stress ed allergia, il peso degli inquinanti nella patologia respiratoria del bambino, l’importanza della diagnosi precoce di asma, i tempi di inizio e fine della profilassi a lungo termine con steroidi per inalazione, i meccanismi (in buona parte immunologici) che conducono al rimodellamento delle vie aeree nel bambino con asma e gli strumenti terapeutici per interferire con questi meccanismi, il ruolo terapeutico degli steroidi nasali, i fattori che determinano nel bambino lo sviluppo di allergia a farmaci e la patologia dermatologica che può conseguire all’uso nel bambino di prodotti per cosmesi quali ad esempio i saponi.
La mattina del secondo giorno sarà dedicata (in due distinte sessioni) a relazioni interattive.
Saranno impegnati i Professori Marseglia, de Martino e Novembre ed i Dottori Pucci, Bernardini Galli e Miceli Sopo. Verranno esaminati i protocolli diagnostici e terapeutici delle sinusiti e delle cheratocongiuntiviti allergiche e non allergiche come la vernal conjunctivitis, i meccanismi che conducono a broncoostruzione recidivante scatenata da infezioni virali ed il loro significato predittivo sullo sviluppo di asma, la validità diagnostica dei test cutanei (confrontata con le altre metodiche validate impiegate nella diagnostica allergologica in età pediatrica), il percorso diagnostico e l’approccio terapeutico nell’allergia al veleno di imenotteri, ed infine il ruolo positivo o negativo sullo sviluppo successivo di allergia del precoce contatto con derivati ectodermici di animali.
Il premio Nobel per la Medicina Baruch Blumberg, scopritore del virus B dell’epatite terrà fra le due sessioni interattive una lettura sui vantaggi globali della vaccinazione contro l’epatite B.
Di fatto, questo vaccino non solo protegge dall’infezione ma anche dall’epatocarcinoma e rappresenta il primo vero modello di vaccino anti-tumorale.
Nel corso della mattina del terzo giorno avrà luogo una sessione dedicata a problemi di immunologia clinica. I Professori Falcini, Bardare, Delle Piane, Armenio e Notarangelo tratteranno l’interpretazione dei tests immunologici nelle malattie autoimmuni (in progressivo incremento epidemiologico e per i quali, in una visione di best medicine for children, il pediatra deve poter individuare i processi diagnostici più efficaci ma meno dispendiosi come costo biologico ed economico), l’impiego attuale delle immunoglobuline (che oramai trascende il trattamento sostitutivo nei bambini ipo--globulinemici e che include molte condizioni autoimmuni o di confine fra autoimmunità e patologia infettiva), l’analisi critica delle solo teoricamente plausibili od invece delle sicuramente indicazioni all’impiego dei probiotici nella prevenzione e nel trattamento delle patologie allergiche od immunologiche, ed il problema delle immunodeficienze minori (causa di patologie meno severe dei deficit classici di linfociti T, B o della funzionalità dei granulociti neutrofili, ma di più frequente riscontro, come i deficit di recettori per interleuchina o per interferoni).
L’ultima sessione si concentra su problemi frequenti di allergia alimentare.
Vedute recenti di alcuni autori suggerirebbero che l’allattamento materno, veicolo di microdosi di allergeni che derivano dall’alimentazione materna, possa costituire un fattore favorente lo sviluppo di allergia alimentare nelle prime età della vita. E’ evidente il rischio che può derivare da una acritica lettura di questi dati, considerando i vantaggi nutrizionali, immunologici e psicologici dell’allattamento al seno. Un’analisi critica di questo aspetto verrà fornita dal Dottore Meglio.
Il Dottore Fiocchi terrà poi una relazione sui rischi reali e sui rischi solo presunti che derivano dai meccanismi di cross-reazione antigenica fra allergeni alimentari o fra allergeni alimentari ed allergeni inalanti. In alcune condizioni, infatti, gli antigeni cross-reagenti possono avere un significato clinico. In altri invece la valutazione acritica di risultati allergologici potrebbe condurre ad incongue, inutili e dannose manipolazioni della dieta del bambino. Il Professore Ventura riferirà sullo stato attuale della ricerca nella desensibilizzazione per via orale ad allergeni alimentari, pratica da valutare con estrema criticità per le implicazioni che potrebbero derivare da un suo impiego diffuso fuori dai criteri della evidence based medicine.
Infine, il problema quotidiano dell’alimentazione del lattante allergico, svolto dalla Dottoressa Muraro. La relazione si articolerà sia sul piano terapeutico che su quello preventivo e tenderà a ricondurre l’approccio ai criteri della best medicine con la finalità di evitare inutili eccessi nelle restrizioni alimentari condotte in una fase critica dell’accrescimento del bambino.
Il Meeting si struttura in tre giornate di lavori con un programma in cui vengono svolti argomenti immunologici ed argomenti allergologici opportunamente equilibrati fra loro.
E' stata posta la massima cura nello scegliere fra i relatori coloro che potessero fornire contemporaneamente cultura e nozioni di applicabilità clinica. Anche i moderatori sono stati selezionati fra le più eminenti personalità della ricerca pediatrica, immunologica ed allergologica italiane, in grado di fornire alla discussione sia un apporto culturale sia un contributo di esperienza personale. La sede è stata scelta nel prestigioso ed efficiente Palazzo dei Congressi - Centro Affari di Firenze, che garantisce il miglior supporto organizzativo e didattico.
Considerando l'oggettivo interesse clinico degli argomenti trattati, è prevedibile la partecipazione al Meeting di oltre 1000 pediatri od altri specialisti.
In questo ordine di grandezza si è costantemente collocata la partecipazione ai numerosi convegni promossi ed organizzati dal Prof. Alberto Vierucci. Il Meeting si colloca infatti in una tradizione più che ventennale di momenti di aggiornamento, attesi e sempre apprezzati dai pediatri. Queste occasioni culturali hanno già visto la partecipazione attiva di scienziati di elevatissimo ed indiscusso prestigio come il Prof. Baruch S Blumberg, premio Nobel per la medicina, i Professori Sir John Epstein, Robert Good e Joseph Bellanti.
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