I prossimi campionati europei saranno giocati nel mese di Giugno in dieci stadi portoghesi. Sette sono costruzioni nuove di zecca, tre invece sono impianti preesistenti completamente ristrutturati. Il costo complessivo delle realizzazioni dei dieci impianti è stato di 596,3 milioni di euro, ritenuto altissimo per la cenerentola (non lo sarà più tra poco, con l’ingresso dei nuovi paesi dell’Est) della Comunità europea, alle prese con una grave crisi economica. Il governo portoghese, che si imbarcò nell’avventura “Euro 2004” nel 1996 con il governo socialista di Antonio Guterres, prevede di incassare 300 milioni di euro circa dalla pubblicità, 260 milioni dal turismo legato agli eventi calcistici e dai 180 ai 360 milioni nei sei anni successivi all’evento, visto il grande battage pubblicitario che per tre mesi sarà prodotto a livello continentale. Le città interessate sono otto per dieci impianti, la cui caratteristica principale sono i colori: 50 cromatismi suddivisi in 1200 tonalità.
Secondo i progettisti l’effetto che questi garantiranno sarà l’impressione di spalti sempre gremiti . Calore, colore, partecipazione: questi i tre dogmi che sono stati indicati agli architetti portoghesi. Nella scelta di costruzione e ristrutturazione sono stati seguiti i migliori esempi classici e moderni, riconsiderando la capienza come fattore di calibrazione per l’utilizzo degli impianti dopo la manifestazione. Non più mega strutture che poi diventano cattedrali nel deserto, ma profonda attenzione al successivo uso calcistico ed extra calcistico delle stesse. Oltre a ciò, nei maggiori insediamenti urbani - come ad Oporto, con il nuovo stadio del Dragone - si sono fatte profonde riqualificazioni residenziali e commerciali. Ad Aveiro, Braga, Coimbra gli stadi omonimi conterranno ognuno circa 30.000 spettatori, stessa capienza dello stadio Algarve di Faro-Loulè , dell’impianto Magalhaes Pessoa di Leira e dello stadio Dom A.
Henriques di Guimaraes. Cambiano i numeri nelle due grandi città, Lisbona ed Oporto, entrambe con due impianti. Nella capitale lo stadio Alvalade conterrà 50.000 spettatori (si giocheranno 5 gare ed una semifinale); il da Luz 65.000 (massima capienza, dove si giocheranno 5 gare e la finalissima); ad Oporto il das Antas ne conterrà 52.000 (previste 5 gare e l’altra semifinale) ed il Do Bessa XXI ospiterà 30.000 spettatori. Le città turistiche come Fao e Loulè utilizzeranno il loro nuovo impianto (Algarve) per grandi eventi musicali; a Coimbra pensano invece a manifestazioni culturali, mentre a Leira l’impianto sarà utilizzato anche per altri sport, primo fra tutti l’atletica. Tutti gli stadi diventeranno “business center”, con ampie superfici commerciali, uffici ed imprese.
Le principali società li gestiranno nell’ottica “inglese” di strutture aperte tutto l’anno al di là dei novanta minuti della partita: Vitoria Guimaraes, Porto, Benfica, Sporting Lisbona, Boavista, sono pronte a gestire in modo assolutamente nuovo gli impianti sportivi che saranno consegnati dal campionato Europeo. La nazionale azzurra debutterà il 14 Giugno, affrontando la Danimarca, allo stadio Dom Alfonso Henriques di Guimaraes, la città dove nel 1140 è nato il Portogallo unito e indipendente. Ma prima del via ufficiale ci sarà una amichevole contro i padroni di casa che farà da “prova generale” : esattamente a fine mese, Portogallo ed Italia si affronteranno tenendo a battesimo lo stadio più spettacolare dei prossimi europei. E’ lo stadio di Braga, costruito scavando il fianco di una montagna già sede di una cava.
La vista della struttura è imponente non tanto per le due tribune coperte da 15.000 posti ognuna, ma per la montagna che le sovrasta. Le fondamenta poggiano sulla pietra a 25 metri di profondità e per realizzare l’intero complesso sono stati utilizzati 120 mila metri cubi di cemento e 16 mila tonnellate di acciaio. Il costo complessivo per costruirlo è stato di 84 milioni di euro. Alla parete rocciosa di granito, scavata per fare spazio alle rampe che portano alla tribuna ovest, sarà appeso il più grande maxi schermo del mondo con i suoi 270 metri quadrati. Questo tabellone così grande non è stato ancora completato: si illuminerà ufficialmente mercoledì 31 Marzo con le foto ed i nomi di Totti e Vieri da un lato e Rui Costa e Figo dall’altro. Da quel momento per gli organizzatori inizierà il conto alla rovescia del grande appuntamento continentale, che prenderà il via il 12 Giugno con la cerimonia di apertura allo stadio das Antas di Oporto. Le altre amichevoli della nazionale azzurra saranno il 28 Aprile con la Spagna (probabilmente a Genova) e il 31 maggio in trasferta contro la Tunisia o la Libia. Possibile, prima della partenza per Lisbona già fissata per il 7 Giugno, anche una sfida a scopo benefico con l`Iraq Venerdì 4 Giugno (lo stadio Franchi di Firenze in pole position come sede). AS