Questo il testo dell'intervento di Alessio Papini, capogruyppo dei Verdi:
«Il documento prodotto recentemente dal Forum per Firenze, il Forum costituito da molte associazioni (Lilliput, ARCI, Altracittà, IREOS, Legambiente, Pax Christi e molti altri) dai partiti dell'Ulivo con i Verdi e anche Rifondazione Comunista e Italia dei Valori rappresenta una importante novità in città per la profondità delle riflessioni eseguite, la qualità delle proposte e l'ampiezza della partecipazione a questa importante occasione di democrazia partecipativa.
Tanto sforzo non deve essere vanificato dall'amministrazione comunale e quindi chiediamo al sindaco Domenici e al candidato alla presidenza provinciale per il centrosinistra di porre come base del programma elettorale dell'Ulivo a Firenze il documento prodotto dal Forum, in una situazione in cui per ora i partiti del centrosinistra hanno dibattuto forse più di nomi che di obiettivi politici per la prossima legislatura. In particolare, sono estremamente importanti le posizioni circa la richiesta di una politica urbanistica che cambi radicalmente il rapporto tra pubblico e imprenditori soprattutto per il riuso delle aree dimesse.
E' evidente a tutti che le notevoli costruzioni e le previsioni di nuove abitazioni anziché calmierare il mercato dei prezzi hanno avuto effetto contrario perché sono stati immissione sul mercato a prezzi altissimi. Questa situazione ha determinato anche la scarsa produzione di spazi di socializzazione e di produzione culturale. Anche i tentativi di "progettazione partecipata" sono stati appena abbozzati e in alcuni casi con soluzioni già preconfezionate. Questi temi, maggior ragione, sono importanti per il recupero degli edifici del centro storico che si stanno svuotando e per i quali è opportuno chiedere una destinazione pubblica a uso culturale, museale, universitario, dove possibile residenza pubblica e non nuovi poli attrattori commerciali.
Il giudizio negativo dato dal Forum per Firenze sul progetto del cosiddetto "tubone", la circonvallazione Est-Ovest, concorda interamente con la posizione del nostro gruppo e deve far riflettere sull'opportunità di inserire questa opera, su cui la discussione è tutt'altro che chiusa, tra le "invarianti" del Piano Strutturale. E' necessario invece puntare sugli investimenti nel trasporto pubblico soprattutto su rotaia, anche con nuove fermate metropolitane per i treni lungo le direttrici ferroviarie e su una vera ed efficiente rete di piste ciclabili per ridurre la necessità dell'utilizzo dell'automobile e non sprecare centinaia di miliardi di vecchie lire per opere che vanno in direzione opposta.
Al contrario, rimane ancora molto da fare per realizzare nuove corsie preferenziali per i bus, per introdurre "car pooling" e "car sharing", per i taxi collettivi e per un piano di distribuzione delle merci. Condividiamo anche le perplessità evidenziate circa le ipotesi di un aumento del numero di voli all'aeroporto di Peretola che sarebbe incompatibile con standard di qualità di vita accettabili per i residenti in ampie aree molto popolate della città come Castello, Brozzi, Le Piagge, Peretola e Quaracchi.
E' interessante anche la proposta di individuare nuovi metodi di allestimento dei cantieri che attualmente vengono realizzati in modo quasi selvaggio con interesse assai modesto per la mobilità di pedoni e biciclette oltre che per gli alberi. Per risolvere questi problemi proponiamo un nuovo disciplinare per le imprese. In generale il documento prodotto dal Forum per Firenze rappresenta una punta avanzata della riflessione sulla città dal basso: il centrosinistra non può non tenere conto di questo sforzo importante.
Si dovrà valorizzarlo anche alle prossime elezioni amministrative come espressione della volontà politica della sua stessa base elettorale».