"Dopo la nostra mobilitazione, alla fine il governo ha accolto le richieste che i Comuni avanzavano ormai da anni, e ha riportato ai livello del 2000 gli stanziamenti destinati ai buoni-casa. L'impegno degli amministratori di tante città, Firenze in testa, è stato premiato". Lo afferma il sindaco Leonardo Domenici, anche in veste di presidente dell'Associazione dei comuni italiani (Anci), in riferimento alla notizia della integrazione di 120 milioni di euro al fondo per il sostegno alla locazione.
"Si trattava di una questione ormai annosa - spiega Domenici - che avevamo segnalato più volte al governo. L'ultima proprio quattro giorni fa, quando assieme al sindaco di Roma Veltroni sono tornato a ribadire al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, a nome dei Comuni italiani, l'urgenza del ripristino di una dotazione del Fondo pari almeno a quella del 2000: ovvero integrarla di 120 milioni di euro. Oggi possiamo registrare con soddisfazione che le nostre richieste si sono tradotte in atti ufficiali.
Le politiche di sostegno alla locazione potranno contare su fondi maggiori, evitando di costringere i Comuni a tagliare i buoni-casa. Senza l' intervento dell'Anci quest'ultima ipotesi sarebbe stata una drammatica realtà". Grande soddisfazione é stata espressa anche dall'assessore alla Casa Tea Albini, che è anche responsabile della Consulta casa dell'Anci. "Questo è il primo risultato della straordinaria mobilitazione di questi mesi, culminata con la giornata nazionale per l'affitto e la casa popolare dello scorso lunedì primo marzo, a cui hanno aderito amministratori di Comuni di ogni colore politico.
La stessa gionata in cui Domenici ha consegnato alla presidenza del Consiglio, della camera e del senato il documento che sollecitata interventi urgenti". L'assessore però ha anche una raccomandazione da rivolgere al governo: "Alla decisione del Consiglio dei ministri - dice - dovranno fare seguito il prima possibile atti concreti: siano dati ai Comuni i fondi stanziati". Tea Albini sostiene che bisogna avere la certezza che "ci sia disponibilità di cassa, la copertura da parte della ragioneria".
I 366 milioni di euro che gli 8 mila Comuni italiani otterranno per i buoni casa, arriveranno nelle tasche degli aventi diritto non prima di dicembre. Da qui l'urgenza - sottolinea Albini - di passare agli "atti concreti". I finanziamenti, una volta disponibili, passeranno dal governo alle Regioni che li distribuiranno ai Comuni secondo criteri precisi (innanzitutto la densità abitativa); poi i Comuni li assegneranno alle famiglie in base al reddito e al costo dell'affitto. Ricordiamo che per l'anno 2003 i richiedenti del contributo in conto affitto a Firenze sono stati 1649: 1312 cittadini italiani, 64 albanesi, 44 marocchini, 29 egiziani, 30 peruviani, 7 somali, 7 tunisini, mentre il numero restante di varia nazionalità.
Le famiglie con soggetti con invalidità superiore a 2/3 erano 193, mentre quelle composte da genitore solo e unico percettore di reddito erano 175; 702 invece i nuclei familiari con la presenza di almeno un ultrasessantacinquenne.