FIRENZE- Il pacco esplosivo recapitato oggi al sindaco Domenici era un ordigno con meccanismo cosiddetto a trappola, ma non avrebbe potuto uccidere. Aprendo il contenitore di plastica della videocassetta sarebbe stata tirata una cordicella che avrebbe azionato l'innesco, facendo venire a contatto due puntine da disegno, collegate ad una batteria da nove volt a sua volta unita ad una lampadina senza vetro che chiudeva un contenitore di plastica con una cinquantina di grammi di miscela di polvere pirica.
La fiammata che ne sarebbe seguita avrebbe potuto provocare danni alle mani e al volto di chi avesse aperto il pacco, ma non uccidere. Nella miscela di polvere pirica, infatti, non c'erano pezzi di metallo o bulloni. La videocassetta era stata chiusa con carta da pacchi gialla. L'indirizzo, scritto al computer, era stato stampato su carta incollata poi come un'etichetta e conteneva un errore nel cognome del sindaco, chiamato Dominici e non Domenici. Nessun mittente. Il pacco sarebbe stato spedito da Firenze.
Solidarieta' a Domenici e' stata espressa da tutto il mondo politico.
Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per esprimere «la sua preoccupazione e la sua ferma condanna di fronte al gravissimo episodio che si è verificato stamani in Palazzo Vecchio dove è arrivata una busta-bomba indirizzata al sindaco».
«Solo l'accortezza di alcune impiegate, tra cui le componenti della segreteria del sindaco - si legge nel documento - ha evitato che qualche persona subisse delle mutilazioni.
Da mesi, in giro per l'Italia, viaggiano pacchi bomba, indirizzati a personalità politiche, istituzionali, alle forze dell'ordine. E' un fatto grave e desolante». L'assemblea di Palazzo Vecchio «rileva come il nostro Paese stia vivendo una fase molto delicata in cui spunti evidenti di antipolitica abbassano il livello della dialettica democratica e si pongono l'obiettivo di isolare le istituzioni democratiche dalla società civile. Terroristi, provocatori, fautori di un clima di paura generalizzato cercano di portare la violenza nelle sedi della partecipazione e della rappresentanza democratica».
Il consiglio comunale, esprimendo «solidarietà piena e sincera al sindaco Leonardo Domenici e alla sua segreteria», dichiara «di sostenere il clima di apertura politica e di confronto di idee presente in città» e di essere «impegnato a evitare con i mezzi della partecipazione e del rapporto con i cittadini e con la vigilanza democratica il crearsi di un qualsiasi clima di scontro e di violenza».
Il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, una mozione di solidarietà al Sindaco di Firenze Leonardo Domenici vittima di un vile attentato terroristico.
Considerato che nelle ultime settimane sono avvenuti in Toscana preoccupanti atti di terrorismo e di intimidazione nei confronti di Sindaci e rappresentanti delle istituzioni; appresa la grave notizia che questa mattina il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici è stato fatto oggetto di un attentato terroristico il Consiglio provinciale di Firenze esprime ferma e decisa condanna per tutte queste azioni che puntano a minare la civile convivenza democratica nella nostra Regione.
Manifesta piena solidarietà al Sindaco Domenici e ai suoi collaboratori oltreché a tutti gli amministratori locali toscani che sono stati oggetto di simili e ignobili azioni terroristiche.
Solidarietà al sindaco di Firenze, fermezza nella condanna, unità contro ogni forma di terrorismo. Sono questi i punti principali del messaggio di solidarietà del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, al sindaco di Firenze Leonardo Domenici. ‘’Un atto – sottolinea Nencini – che è il segno tangibile della lunga scia di intimidazioni contro istituzioni e contro esponenti della società civile e della politica che si stanno susseguendo.
A Domenici – conclude Nencini - va la solidarietà di tutto il Consiglio Regionale e insieme la condanna di un gesto che legittima la nostra preoccupazione e sollecita l’ impegno di tutti a vigilare e a battersi uniti contro chi attenta alla democrazia’’.
“Sono sgomento e senza parole di fronte a episodi di questa gravità, che minacciano le persone e le istituzioni. Ho espresso personalmente al sindaco Leonardo Domenici tutta la mia solidarietà per questo vile attentato e grave provocazione con cui si vorrebbe alimentare un clima di paura nella vita civile e democratica di Firenze e della Toscana”.
Questa la reazione del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alla notizia del pacco-bomba indirizzato stamani al sindaco di Firenze, Leonardo Domenici. “Si tratta di un episodio - sottolinea il presidente - ancor più allarmante per la coincidenza con l’anniversario dell'uccisione dell'agente Petri, che ricorre domani. E’ necessario che queste manifestazioni vengano isolate e condannate da tutta l'opinione pubblica senza distinzione di appartenenza politica. In Toscana sapremo reagire contro chi vuole creare un clima di scontro e di violenza che non appartiene alle tradizioni di civile confronto, che da sempre contraddistinguono la nostra regione.
Confidiamo in una risposta immediata ed efficace da parte di tutte le istituzioni, delle forze dell’ordine e della magistratura. Mi auguro – conclude Martini - che i responsabili vengano al più presto individuati e assicurati alla giustizia”.